La popolazione è stata invitata ad andare nei rifugi. Mosca: "Noi rispettiamo il cessate il fuoco, loro bombardano". Kiev replica: "Mosca ha aperto il fuoco 14 volte nelle prime 3 ore della tregua".
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 318. Subito dopo l'entrata in vigore della tregua unilaterale voluta da Putin, secondo la Tass l'Ucraina ha attaccato a colpi di artiglieria l'area del Donetsk. Ma Kiev denuncia nuovi raid russi: "Mosca ha aperto il fuoco 14 volte nelle prime 3 ore della tregua". Zelensky: "La tregua russa era falsa, ci potrà essere pace solo quando gli invasori saranno respinti".
Dopo la fine della tregua dichiarata da Mosca, i russi sono tornati a colpire con missili l'Ucraina. "I russi stanno attaccando la regione di Kharkiv e in diverse regioni è stato dichiarato un allarme aereo", ha detto il presidente dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov. L'allarme anti-aereo è stato dichiarato nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Dnepropetrovsk, Zaporizhzhia e nel Lugansk.
"Il mondo è stato ancora una volta in grado di vedere oggi quanto siano false le parole di qualsiasi livello che provengono da Mosca. I russi hanno parlato di un presunto cessate il fuoco ma la realtà è che i proiettili russi hanno colpito di nuovo Bakhmut e altre postazioni ucraine. Solo l'espulsione degli invasori dalla terra ucraina significherà il ripristino della sicurezza e della pace". Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky.
Un'esplosione si è verificata nel gasdotto principale della città di Lutuhyne nell'autoproclamata repubblica di Luhansk. Lo riporta Ria Novosi. "È scoppiato un incendio, circa 11mila abbonati sono rimasti senza gas", ha detto l'agenzia locale dell'energia.
Dal 24 febbraio 2022 in Ucraina sono rimasti uccisi almeno 453 bambini e 877 sono rimasti feriti. Lo scrive su Telegram il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov. "Tuttavia, i numeri reali sono molto più alti - ha aggiunto -. La Russia ha commesso crimini di guerra e non ha intenzione di fermarsi".
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sospeso la cittadinanza a 13 sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca. Lo riporta Unian che cita il decreto firmato dal capo dello Stato ucraino, non pubblicato, spiegano i media ucraini, perché contiene informazioni personali. L'intelligence ucraina ha condotto perquisizioni in alcune chiese a seguito delle quali sono stati trovati sacerdoti con passaporti russi, contanti, materiale propagandistico russo e molto altro.
Russi e ucraini "sono una singola nazione" e la Chiesa deve fare tutto il possibile perché non diventino nemici: lo ha dichiarato il Patriarca di Mosca Kirill, intervistato dalla televisione di Stato russa. Secondo Kirill l'Ucraina sta cercando di creare "un prerequisito di civiltà" per separare le due popolazioni: "Ovviamente il futuro dipende da quanto successo avranno queste iniziative, ma la Chiesa deve fare tutto il possibile perché in nessun caso russi e ucraini diventino nemici", ha concluso.
La Russia "continua a osservare la tregua per il Natale ortodosso in Ucraina" malgrado "gli attacchi" da parte di Kiev in violazione di essa, secondo quanto afferma il ministero della Difesa, citato dalla Tass. Il portavoce della Difesa Igor Konashenkov dice che "l'insieme delle truppe russe nell'area dell'operazione speciale dalle 12 del 6 gennaio osserva il cessate il fuoco lungo l'intera linea di contatto" mentre "il regime di Kiev ha continuato a bombardare gli insediamenti e le posizioni russe il giorno precedente", scrive la Tass.
"Rivolgo di cuore il mio augurio alle comunità delle Chiese orientali che celebrano il Natale del Signore, in modo particolare al martoriato popolo ucraino. La nascita del Salvatore infonda speranza e ispiri passi concreti che possano finalmente condurre alla pace". Lo scrive su Twitter Papa Francesco.
L'esercito ucraino anche oggi, giorno del Natale ortodosso, ha violato il cessate il fuoco unilaterale proclamato dalla Russia, bombardando Donetsk, città del Donbass occupata e annessa dai russi, con almeno 10 missili da lanciatori multipli. Lo affermano le autorità dell'autoproclamata repubblica di Donetsk su Telegram, citate dall'agenzia russa Tass. Stando a Mosca, anche Petrovsky, nella stessa regione, è stata colpita da almeno 4 proiettili d'artiglieria ucraini.
La Gran Bretagna e l'Olanda si fanno promotori di una conferenza internazionale con l'intento di facilitare le indagini della Corte penale internazionale sui crimini di guerra commessi durante l'invasione russa dell'Ucraina. Lo ho reso noto ieri in tarda serata il ministero della Giustizia londinese, annunciando l'incontro a livello ministeriale nel mese di marzo, a Londra. Secondo una nota, la conferenza, alla conferenza sono attesi ministri della Giustizia da tutto il mondo e sarà' presente il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan.
Nonostante la tregua unilaterale dichiarata per il Natale ortodosso, le forze russe hanno ucciso due civili, ferendone altre sette con i raid condotti nelle ultime 24 ore nella regione del Donetsk. Lo afferma Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare del Donetsk, citato da Ukrinform. "Il 6 gennaio, i russi hanno ucciso due residenti della regione del Donetsk, a Bakhmut e Krasna Hora. Altre sette persone sono rimaste ferite", ha scritto sul suo canale Telegram, aggiungendo che è impossibile stabilire il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha.
Nella regione di Zaporizhzhia i russi hanno costretto circa 3mila lavoratori della centrale nucleare a prendere "i cosiddetti passaporti russi". Lo affermano i comandi militari ucraini, citati da Ukrinform. Secondo Kiev, la hryvnia è stata tolta dalla circolazione in città mentre gli imprenditori locali sono minacciati di multe e confisca dei beni per aver accettato la valuta ucraina. Il numero di locali residenziali sequestrati dagli occupanti e abbandonati da coloro che sono stati costretti a fuggire è aumentato in modo significativo.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha partecipato alla messa per il Natale ortodosso nella cattedrale dell'Annunciazione, una delle tante chiese sul terreno del Cremlino a Mosca. Il patriarca di Mosca Kirill ha invece celebrato la liturgia nella Cattedrale del Cristo Salvatore di Mosca. L'anno scorso, Putin aveva assistito alla funzione della notte del Natale ortodosso nella Chiesa dell'Immagine del Salvatore, situata nella sua residenza presidenziale a Novo-Ogaryovo, fuori Mosca.
La Russia si prepara a mobilitare altri 500mila coscritti a partire da gennaio. Lo ha affermato Vadym Skibitsky, vice capo dell'intelligence militare ucraina, secondo cui i nuovi soldati si andrebbero ad aggiungere ai 300mila richiamati a ottobre. L'intelligence dell'Ucraina ritiene che i coscritti verranno coinvolti in una serie di offensive russe durante la primavera e l'estate nell'est e nel sud del Paese.
Gli attacchi russi in Ucraina orientale hanno dimostrato che il cessate il fuoco annunciato dal presidente russo Vladimir Putin era uno "stratagemma cinico". Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price.