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Ucraina, Kuleba all'Onu accusa la Russia di genocidio | Mosca: "L'Occidente pronto a far piombare il mondo negli abissi della guerra, bozza di risoluzione non aiuta la fine del conflitto"

Guterres: "Inaccettabili le minacce implicite dell'uso di armi nucleari". Nato: "Mosca non intaccherà la sicurezza Ue". Wang Yi: "Ruolo costruttivo della Cina". Venerdì bilaterale Tajani-Blinken

di Redazione online
23 Feb 2023 - 00:07
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La guerra in Ucraina giunge al 364esimo giorno. Il Cremlino dice di aver revocato il decreto sulla sovranità della Moldavia e l'ambasciatore russo Sergey Razov avverte l'Italia: "Fornendo armi a Kiev il Paese, forse contro la sua volontà, diventa parte in causa nel conflitto". Tajani annuncia per venerdì un bilaterale a New York con il segretario di Stato Usa Antony Blinken a margine delle iniziative Onu sull'Ucraina. Proprio durante l'assemblea generale alle Nazioni Unite, il ministro ucraino Kuleba accusa Mosca di genocidio. La replica dell'ambasciatore di Mosca all'Onu: "Bozza di risoluzione non aiuta la fine del conflitto, l'Occidente è pronto a far piombare il mondo negli abissi della guerra". Guterres: "Inaccettabili le minacce implicite dell'uso di armi nucleari".


"Siamo qui per discutere una risoluzione che promuove il dialogo e una pace duratura in Ucraina, in linea con la Carta Onu. L'invasione russa è un attacco al cuore della Carta Onu". Lo ha detto l'ambasciatrice Usa Linda Thomas-Greenfield, in assemblea generale, sottolineando che "questo voto è un'opportunità per la pace". Quindi ha ricordato che in questi giorni l'anno scorso "tutto quello che la Russia faceva era negare, negare e negare, come sta facendo oggi il delegato di Mosca", e ribadito l'accusa a Mosca di "crimini contro l'umanità".


Per il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, "ora è il momento di raddoppiare il nostro sostegno collettivo alla diplomazia per raggiungere" la pace in Ucraina. "Ora più che mai - ha detto intervenendo alla sessione di emergenza dell'assemblea generale dell'Onu - serve diplomazia, anche tenendo in considerazione le legittime preoccupazioni e le attese dei Paesi del Sud del mondo che stanno subendo le conseguenze di questo conflitto. L'Italia è pronta a fare la sua parte in questa direzione".


"Questa non è una questione europea. Non è l'Occidente contro la Russia. Questa guerra illegale riguarda tutti. Siamo qui per ribadire il sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale". Lo ha detto l'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri Ue, Josep Borrell, in assemblea generale Onu. "Il primo ovvio passo verso la pace è che la Russia fermi i suoi attacchi. Deve porre fine a tutte le ostilità e ritirare tutte le sue forze e attrezzature militari dall'Ucraina. Deve farlo immediatamente, completamente e incondizionatamente. Fino ad allora, l'Ue continuerà a fornire all'Ucraina il sostegno di cui ha bisogno per difendere la sua popolazione".


"La bozza di risoluzione proposta qui in assemblea generale non aiuterà la soluzione del conflitto". Lo ha detto l'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia, che ha poi chiesto di "supportare gli emendamenti introdotti dalla Bielorussia o votare no al testo attuale che è unilaterale" e non bilanciato. "Credere alle accuse contro la Russia di azioni non provocate contro l'Ucraina è possibile solo ignorando gli otto precedenti anni in cui il regime nazionalista criminale è arrivato a Kiev supportato dall'Occidente. Iniziare la storia nel 2022 è un'azione intenzionale dell'Occidente per confondere le persone", ha aggiunto Nebenzia. Quindi ha sottolineato che "non avevamo nessuna altra opzione per difendere le persone del Donbass".


"Nell'ultimo anno non solo abbiamo visto crescere sofferenza e devastazione, ma sta diventando più evidente quanto tutto possa ancora peggiorare. Le possibili conseguenze di un conflitto a spirale sono un pericolo chiaro e presente". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres alla sessione di emergenza dell'assemblea generale sull'Ucraina. "Abbiamo sentito minacce implicite di usare le armi nucleari - ha aggiunto -. Il cosiddetto uso tattico delle armi nucleari è assolutamente inaccettabile. È giunto il momento di fare un passo indietro dal baratro".


"Il traguardo di un anno dall'invasione russa dell'Ucraina è una triste pietra miliare. L'invasione è un affronto alla nostra coscienza collettiva, una violazione della Carta Onu e del diritto internazionale. L'attacco russo sfida i principi e i valori fondamentali del nostro sistema multilaterale". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in assemblea generale. "Oggi le prospettive possono sembrare fosche, ma una pace duratura deve basarsi sulla Carta Onu - ha aggiunto -. Più a lungo continuano i combattimenti, più difficile sarà questo lavoro".



Genocidio: è l'accusa lanciata contro la Russia dal  ministro degli Esteri Dmytro Kuleba mentre introduceva all'assemblea generale la risoluzione per una pace giusta nel suo Paese, dopo l'invasione di Mosca.


Il viceministro degli Esteri ucraino Andriy Melnyk ritiene che non ci siano ancora i presupposti per dei negoziati con la Russia. "Saremmo disposti a negoziare, ma questo non è il momento", ha spiegato Melnyk in un'intervista a Rtl. "La chiave per porre fine alla guerra è al Cremlino. Se Mosca è disposta a tenere dei colloqui, allora ci saremo anche noi. Ma il momento della diplomazia non è ancora arrivato", ha aggiunto l'ex ambasciatore ucraino in Germania. Secondo Melnyk, il discorso tenuto ieri dal presidente russo Vladimir Putin all'Assemblea federale "non è di buon auspicio" per l'Ucraina.


"La Russia combatte secondo Vladimir Putin per le sue 'frontiere storiche' in Ucraina". Lo ha detto Vladimir Putin, intervenendo al concerto patriottico allo stadio Lushniki di Mosca. 


"La parte cinese, come in precedenza, aderirà fermamente a una posizione obiettiva e imparziale e svolgerà un ruolo costruttivo nella soluzione politica della crisi". Lo ha affermato Wang Yi, capo dell'Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, durante il suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin, come riporta Tass.


Manca ancora l'accordo sul decimo pacchetto di sanzioni che l'Ue punta a mettere in campo entro il 24 febbraio. A quanto si apprende da fonti europee la riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 (Coreper II), chiamata a dare via libera alle misure, è stata aggiornata a giovedì pomeriggio. Bruxelles, a questo punto ha solo la giornata di giovedì per vedere concretizzarsi l'ok al decimo pacchetto entro il 24, come annunciato da Ursula von der Leyen. Sulle misure permangono le divergenze nell'Ue: l'Ungheria ha minacciato il veto mentre c'è chi, come i Baltici e la Polonia, punterebbe a sanzioni più estese, anche al nucleare.


Il presidente russo Vladimir Putin ha revocato, di fronte ai "profondi cambiamenti nelle relazioni internazionali", il decreto sulle linee di politica estera risalente al 2012 in cui metteva tra gli obiettivi la cooperazione con la Ue per la creazione di "un unico spazio economico e umano dall'Atlantico all'Oceano Pacifico" e lo sviluppo delle "relazioni con la Nato". Lo si legge sul sito del Cremlino. Tra gli obiettivi indicati vi era anche la "soluzione del problema della Transnistria basato sul rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale" della Moldavia, anch'essa revocata con il decreto.


"Non sappiamo quando la guerra finirà ma di certo non possiamo più permettere che la Russia intacchi la sicurezza europea, dobbiamo spezzare questo ciclo di aggressioni di Mosca". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo al summit B9 a Varsavia e ricordando i conflitti in cui, "da quello in Georgia nel 2008", è stata coinvolta la Russia.


"Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin, è ancora più importante restare uniti". Lo ha detto Joe Biden, parlando alla riunione con i leader del fianco est della Nato a Varsavia. "Voi siete al fronte, e sapete bene cosa c'è in gioco. Gli Stati Uniti difenderanno ogni centimetro del territorio della Nato".


La sospensione del trattato New Start per la limitazione delle armi nucleari da parte della Russia è "un grave errore".Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in visita a Varsavia. 


Il presidente russo Vladimir Putin, incontrando il direttore dell'Ufficio centrale per gli Affari esteri della Cina, Wang Yi, ha dichiarato: "Stiamo aspettando che il Presidente della Repubblica popolare cinese (Xi Jinping) visiti la Russia, lo abbiamo già concordato: capiamo che ci sono questioni di politica interna (cinese)". Putin ha auspicato che le difficolta' "dovrebbero essere risolte" e che l'incontro "darà un ulteriore slancio" alle relazioni.


Il presidente russo Vladimir Putin incontrando il direttore dell'Ufficio centrale per gli Affari esteri della Cina, Wang Yi, ha dichiarato: "Le relazioni internazionali non sono migliorate dopo il crollo del sistema bipolare (Usa - Urss), anzi, si sono acuite. La cooperazione in ambito internazionale tra la Repubblica Popolare Cinese e la Federazione Russa, come abbiamo più volte sottolineato, è molto importante per stabilizzare la situazione internazionale". Putin in merito alle relazioni Mosca-Pechino ha poi aggiunto: "Cooperiamo in tutte le altre aree della sfera umanitaria delle organizzazioni internazionali tra cui, ovviamente, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di cui siamo membri permanenti, la Brics, l'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai". Cgi


Le relazioni tra Mosca e Pechino non sono soggette a pressioni da parte di terzi. Lo ha dichiarato Wang Yi, capo dell'ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, durante l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin a Mosca. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. "Le nostre relazioni non sono rivolte a Paesi terzi, non sono soggette a pressioni da parte di terzi. Abbiamo una solida base nell'economia, nella politica e nella cultura", ha dichiarato Wang.


La Cina è pronta ad approfondire la fiducia politica reciproca e la cooperazione strategica con la Russia. Lo ha detto il capo della diplomazia cinese Wang Yi durante l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin.


Dopo la Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, anche la Camera alta, il Consiglio della Federazione, ha approvato la legge che sospende il trattato New Start con gli Usa per la limitazione delle armi nucleari. La legge, approvata all'unanimità, entrerà in vigore al momento della pubblicazione. Ne dà notizia l'agenzia Tass. 


Il capo del Gruppo di mercenari Wagner, l'oligarca russo Yevgeny Prigozhin, ha esortato i russi a fare pressione sull'esercito affinché fornisca munizioni ai suoi combattenti. Un appello senza precedenti, che evidenzia la portata delle tensioni tra i mercenari e lo Stato maggiore russo. Da giorni Prigozhin attacca il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, sostenendo che Mosca "non stava più fornendo munizioni e i suoi militari stanno subendo enormi perdite". E l'ha anche accusato di essere un "traditore".


Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, venerdì avrà un bilaterale con il segretario di stato Usa Antony Blinken a margine delle iniziative Onu sull'Ucraina. Lo ha annunciato lo stesso Tajani parlando con i giornalisti a New York


La Spagna invierà sei carri armati Leopard all'Ucraina. Lo annuncia il ministro della Difesa spagnolo.


"Fornendo armi a Kiev, l'Italia, forse contro la propria volontà (perlomeno contro la volontà di gran parte dei suoi cittadini), si fa trascinare in una contrapposizione militare, diventando parte in causa nel conflitto". Lo dice l'ambasciatore russo Sergey Razov. "In termini di prospettiva - sottolinea il diplomatico russo - rifornire il regime di Kiev di armi ed equipaggiamenti militari sempre più sofisticati non avvicina la pace, anzi non fa che alimentare e inasprire la guerra, moltiplicando le vittime, la distruzione e la sofferenza".


È cominciato l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il capo della diplomazia cinese Wang Yi.


Per la Russia una guerra nucleare rimane "inammissibile". Lo ha detto il vice ministro degli Esteri, Sergei Ryabkov, commentando la decisione di Mosca di sospendere l'adesione al trattato nucleare New Start. Secondo Ryabkov, è "impossibile sconfiggere una potenza nucleare" e ciò spiega "l'inammissibilità di una guerra nucleare".


Il presidente russo Vladimir Putin riceverà in giornata il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass. 


Il capo della diplomazia cinese Wang Yi ha detto al ministro degli Esteri russo Serghey Lavrov che la Cina rimane "impegnata a sviluppare le relazioni con la Russia nonostante la situazione instabile nel mondo". Lo riporta la Tass. L'inviato cinese ha detto che l'alto diplomatico si aspetta di "raggiungere nuovi accordi" con Mosca. 


La Russia e la Cina stanno "dimostrando coesione e l'intenzione di difendere gli interessi reciproci nel rispetto della legge internazionale e del ruolo centrale delle Nazioni Unite". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov incontrando a Mosca il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi. Lo riferisce la Tass.


La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato la sospensione del trattato nucleare New Start. Lo riferisce l'agenzia Tass


E' cominciato a Mosca l'incontro tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il capo della diplomazia del Partito comunista Wang Yi. Lo riporta Ria Novosti.


Vladimir Putin ha revocato un decreto del 2012 che in parte sosteneva la sovranità della Moldavia nell'ambito delle politiche sul futuro della Transnistria, regione separatista sostenuta da Mosca che confina con l'Ucraina e dove la Russia ha le sue truppe. Lo riporta il Guardian. Il decreto, che comprendeva una componente moldava, delineava la politica estera russa di 11 anni fa che presupponeva relazioni più strette con Ue e Usa. La revoca è stata pubblicata sul sito del Cremlino e afferma che la decisione è stata presa per "garantire gli interessi russi in relazione ai cambiamenti nelle relazioni internazionali". 


"È giunto il momento di includere gli arsenali nucleari strategici di Gran Bretagna e Francia nel Trattato di riduzione e limitazione delle armi strategiche offensive (New START): la sospensione (finora) è legata proprio a questo". Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, come riporta la Tass.


Le perdite totali della Russia hanno già superato 145mila militari. Lo ha riferito lo Stato maggiore ucraino in un messaggio su Facebook, precisando che nell'ultimo giorno le forze ucraine hanno eliminato 620 militari russi. Inoltre, sono stati distrutti otto carri armati, sette veicoli corazzati da combattimento, sette sistemi di artiglieria, tre droni e due automobili. Secondo lo Stato maggiore, mentre la Russia continua a concentrare gli sforzi nelle direzioni di Kupjansk, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Shaktarsk, le truppe di Kiev hanno respinto gli attacchi nelle località di Kuzemivka e Dibrova nella regione di Luhansk e Fedorivka, Yagodne, Berkhivka, Bakhmut e Kurdyumivka nella regione di Donetsk.


"La Russia sarà fatta a pezzi se interromperà l'operazione speciale senza vincere. Se gli Stati Uniti smettono di fornire armi al regime di Kiev, la guerra finirà". Lo ha dichiarato il vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev, citato da Ria Novosti. "Se gli Stati Uniti vogliono la sconfitta della Russia, allora abbiamo il diritto di difenderci con qualsiasi arma, compreso il nucleare: è ovvio a tutte le forze ragionevoli che se gli Stati Uniti vogliono la sconfitta della Russia, allora siamo sull'orlo di un conflitto globale".


La Russia ha effettuato lunedì, mentre il presidente americano Biden stava arrivando a Kiev, un test di un missile balistico intercontinentale Sarmat, soprannominato Satana II, che sembra essere fallito. La Russia ha notificato in anticipo agli Stati Uniti il lancio attraverso le linee di deconfliction: un funzionario americano ha affermato alla Cnn che il test non ha rappresentato un rischio per gli Usa e che non è considerato un'escalation.


Il sistema ucraino di difesa antiaerea ucraino è entrato in azione nella notte a Sumy: la popolazione della città ha avvertito una forte esplosione, e successivamente l'amministrazione militare regionale ha fatto sapere che "l'attacco è stato respinto" dalla difesa aerea.


"L'Italia ci ha sostenuto nella nostra lotta per l'indipendenza in modo deciso e potente. C'è un nuovo pacchetto di supporto alla difesa, inclusa la difesa aerea. L'Italia eèpronta a collaborare con noi per attuare la Formula della Pace. E questo include un punto cosi' importante come la giustizia. Ciò significa un tribunale per l'aggressore e un meccanismo di risarcimento per l'Ucraina. Oggi abbiamo anche discusso di nuove sanzioni contro la Russia". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale pubblicato sul sito ufficiale della presidenza ucraina.