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Mosca: "Mig slovacchi? Nato e Ue continuano la loro escalation". Il Gruppo Wagner smentisce il ritiro. L'esercito ucraino avverte i russi: "Pronti al contrattacco a Bakhmut"
di Redazione online© Ufficio stampa
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La guerra in Ucraina giunge al 393esimo giorno. Zelensky annuncia che nel Paese invaso aprirà un ufficio di rappresentanza della Corte penale internazionale. Il Consiglio Ue si rinnova il sostegno a Kiev: "Pieno sostegno per tutto il tempo necessario". Secondo Ursula von der Leyen, la Russia ha rapito 16mila bambini ucraini. I primi quattro caccia Mig-29 donati dalla Slovacchia all'Ucraina sono partiti dal territorio slovacco. Immediata la reazione di Mosca: "I Paesi della Nato e dell'Ue continuano il percorso verso l'escalation del conflitto". Intanto il capo della Wagner smentisce la notizia diffusa da Bloomberg che annunciava il ritiro del Gruppo dall'Ucraina. L'esercito ucraino avverte i russi: "Pronti al contrattacco a Bakhmut".
È stato firmato un accordo per aprire un ufficio di rappresentanza della Corte penale internazionale in Ucraina. "Questo passo consentirà alla giustizia internazionale di diventare ancora più attiva nelle indagini sui crimini di l'esercito russo sul nostro suolo ucraino". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Gli occupanti sono ancora temporaneamente a Nova Kakhovka. Le informazioni sul presunto ritiro del nemico da questo insediamento sono state rese pubbliche a causa dell'uso scorretto dei dati disponibili". Lo afferma lo Stato maggiore ucraino su Facebook, ammettendo di aver commesso un errore nell'annunciare il ritiro delle truppe russe dalla città della regione di Kherson.
Nel suo intervento al Consiglio europeo, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha espresso l'intenzione di organizzare un vertice sul piano di pace proposto da lui. Lo riferiscono fonti diplomatiche europee, aggiungendo che il capo di Stato ucraino avrebbe voluto che si tenesse a Kiev, ma per ragioni di sicurezza, ha chiesto che il summit si svolgesse in una delle capitali europee.
Le truppe russe rimangono a Nova Kakhovka. Lo dicono le autorità filorusse della regione di Kherson, smentendo quanto affermato dallo stato maggiore di Kiev che ha annunciato il ritiro russo dalla città. "Dichiaro ufficialmente che tutti i militari russi a Nova Kakhovka, cosi' come in altri luoghi di schieramento sulla riva sinistra del Dnepr, rimangono al loro posto", ha detto il governatore filorusso di Kherson, Vladimir Saldo. "I propagandisti ucraini hanno lanciato un'altra disinformazione" sul ritiro da Nova Kakhovka. Naturalmente si tratta di una bugia", ha detto il capo filorusso del distretto della città, Vladimir Leontiev.
Dal 22 marzo tutte le unità dell'esercito russo "di stanza nell'insediamento di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson, hanno lasciato la città". La località è situata nella parte orientale del fiume Dnipro. Lo scrive lo stato maggiore delle forze armate di Kiev su Facebook. Prima di andarsene, le forze russe hanno 'confiscato' alla popolazione civile grandi quantità di apparecchiature domestiche ed elettroniche, gioielli, articoli di abbigliamento e telefoni cellulari. Lo stato maggiore ha anche aggiunto che il nemico sta ora conducendo operazioni difensive nelle direzioni Kherson e Zaporizhzhia.
Il Consiglio europeo ribadisce la sua "ferma condanna della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina", che "costituisce una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite". E' quanto si legge nelle conclusioni del summit sull'Ucraina, appena approvate. Il Consiglio ribadisce il "fermo sostegno dell'Unione europea all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti e al suo diritto intrinseco di autodifesa contro l'aggressione russa" e "alla formula della pace del presidente Zelensky. L'Unione europea continuerà a lavorare con l'Ucraina sul piano di pace in 10 punti". "La Russia - si legge ancora nel documento - deve fermare la sua aggressione e ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari e delegati dall'intero territorio dell'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Il diritto umanitario internazionale, compreso il trattamento dei prigionieri di guerra, deve essere rispettato".
"L'Unione europea e gli Stati membri stanno aumentando gli sforzi per contribuire a soddisfare le pressanti esigenze militari e di difesa dell'Ucraina. Tenendo conto degli interessi di tutti gli Stati membri in materia di sicurezza e di difesa, il Consiglio europeo accoglie con favore l'accordo raggiunto in sede di Consiglio per la consegna urgente all'Ucraina di munizioni terra-terra e di artiglieria e, se richiesto, di missili". Lo si legge nelle conclusioni riferite all'Ucraina.
Le forze armate ucraine sono pronte a lanciare un imminente contrattacco su Bakhmut. Lo dice il comandante delle forze di terra di Kiev, Oleksandr Syrsky, aggiungendo che le truppe russe vicino alla città, teatro della battaglia più lunga e sanguinosa dall'inizio dell'invasione, sono "stremate". "L'aggressore non ha perso la speranza di prendere Bakhmut a tutti i costi, nonostante le perdite di uomini e attrezzature, molto presto approfitteremo di questa opportunità, come abbiamo fatto vicino a Kiev, Kharkiv, Balakliya e Kupiansk", ha detto Syrsky, riferendosi alle controffensive ucraine riuscite lo scorso anno.
"Sembra che Bloomberg sappia meglio di noi quello che faremo. Fino a quando il nostro Paese ha bisogno di noi, rimarremo a combattere in Ucraina". Lo ha detto su Telegram il capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, smentendo quanto scritto dall'agenzia americana, secondo la quale la compagnia privata russa sarebbe in procinto di ritirare le proprie forze dall'Ucraina per spostarle in Africa.
Il Gruppo Wagner sarebbe pronto a disimpegnarsi dalla zona del Donbass, in Ucraina, per spostare le sue forze in Africa a seguito della scelta dei capi militari russi di tagliare le forniture di uomini e munizioni. A riportare la notizia è Bloomberg, che cita fonti che "hanno familiarità con la questione".
Il trasferimento da parte della Slovacchia del primo lotto di caccia Mig-29 in Ucraina "è ancora un altro passo che indica che nella questione ucraina i Paesi della Nato e dell'Ue continuano il percorso verso l'escalation del conflitto, cercando di trascinarlo e di combattere fino all'ultimo ucraino". Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko parlando alla Tass
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel rivolgersi ai leader Ue riuniti al Consiglio, ha detto che ogni ritardo nello sforzo congiunto di battere la Russia fa aumentare i rischi di un prolungamento della guerra. Lo riporta un alto funzionario europeo. In particolare Zelensky ha menzionato cinque punti critici: il ritardo nella consegna di missili a lungo raggio, jet da combattimento, un nuovo parcchetto di sanzioni (che devono essere ampliate e non addolcite), l'attuazione della formula di pace avanzata da Kiev nonché l'inizio delle negoziazioni per l'ingresso del Paese nell'Ue.
I primi quattro caccia Mig-29 donati dalla Slovacchia all'Ucraina sono partiti dal territorio slovacco. Lo ha reso noto il ministero della difesa slovacco. La Slovacchia intende donare all'Ucraina in totale 13 caccia di questo tipo. "Ringrazio tutte le forze coinvolte per il fantastico lavoro professionale. La Slovacchia e' dalla parte giusta e con questo gesto, noi come Paese, ci siamo iscritti a caratteri cubitali nella storia del mondo moderno, che parla di assistenza tempestiva, solidarieta' sincera e grandezza della nazione", ha commentato il ministro della Difesa, Jaroslav Nad.
E' evaso dai domiciliari, dopo aver rotto il braccialetto elettronico, Artem Uss, l'imprenditore russo e figlio del governatore di una regione siberiana bloccato il 17 ottobre, su mandato d'arresto internazionale dell'autorità giudiziaria di New York, nei cui confronti, due giorni fa, la Corte d'Appello di Milano ha concesso l'estradizione negli Stati Uniti. Da quanto si è appreso, l'uomo, in attesa di impugnare il provvedimento dei giudici, è scomparso dalla abitazione nel Milanese dove era agli arresti domiciliari ieri pomeriggio. I carabinieri lo stanno cercando.
L'Ungheria non arresterebbe Vladimir Putin se mettesse piede sul suo territorio. Lo ha detto Gergely Gulyas, capo di gabinetto del premier ungherese, Viktor Orban. Sebbene Budapest abbia aderito alla Corte penale internazionale, ha spiegato, il trattato "non è stato ancora promulgato" poichè "contrario alla Costituzione". Il mandato di arresto, ha aggiunto Gulyas, è "infelice" perché ostacola ulteriormente la fine della guerra. Ma, secondo un portavoce della Cpi, l'Ungheria "ha ratificato il trattato nel 2001" e ha "l'obbligo di cooperare con la Corte nel quadro dello Statuto di Roma".
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che un razzo vettore Soyuz-2.1a è decollato giovedì mattina dal cosmodromo di Plesetsk e ha messo in orbita un satellite militare russo 'Kosmos-2567'. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Il veicolo spaziale ha raggiunto l'orbita prefissata all'ora prevista ed è stato preso sotto controllo dalle strutture di terra delle forze spaziali", ha affermato il ministero di Mosca.
Le forze russe mirano presumibilmente a riconquistare la città di Kupyansk, nella regione di Kharkiv (est), che è anche un hub logistico. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Da inizio mese sono continuati pesanti combattimenti in alcune parti del settore Svatove-Kreminna della linea del fronte nel nord della regione di Lugansk, osserva il ministero nel suo rapporto pubblicato su Twitter. La Russia ha parzialmente ripresa il controllo delle immediate vicinanze della città di Kreminna, proseguono gli esperti di Londra, sottolineando che in alcuni punti le truppe di Mosca hanno "guadagnato fino a diversi chilometri".
Un arresto del presidente russo all'estero ai sensi del mandato della Corte penale internazionale diventerebbe un casus belli. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. "Immaginiamo - ovviamente questa è una situazione che non si verificherà mai - ma immaginiamo che accada effettivamente. Un presidente in carica di una potenza nucleare viene, per esempio, in Germania, e viene arrestato. Cosa sarebbe questo? Una dichiarazione di guerra contro la Federazione Russa! In questo caso, tutti i nostri mezzi volerebbero al Bundestag, all'ufficio del Cancelliere e così via".
Due persone sono morte nella notte durante un attacco missilistico russo contro la città di Avdiivka, nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. "Nel cuore della notte, i russi hanno bombardato Kramtorsk e la periferia della città - ha scritto Kyrylenko -. Nella direzione di Donetsk, due persone sono morte ad Avdiivka. La città è stata colpita da un missile: tre missili puntavano sul territorio dell'AKHZ", ha aggiunto il governatore riferendosi all'impianto chimico Avdiivka Coke and Chemical Plant.
"I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l'umanità sull'orlo di un Armageddon nucleare": lo ha detto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, rispondendo alle dichiarazioni di alti funzionari statunitensi secondo cui le munizioni all'uranio impoverito sarebbero armi utilizzate da decenni e non presenterebbero alcun rischio elevato. "Le autorità statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili", ha detto Antonov.
È salito a nove il bilancio delle vittime dell'attacco di droni russi lanciato ieri contro la città di Rzhyshchiv, nella regione di Kiev. Lo ha affermato il Servizio statale dell'Ucraina per le emergenze, una volta completati i lavori di ricerca e soccorso. Il bombardamento che ha colpito un edificio scolastico di un liceo professionale e due dormitori ha causato anche il ferimento di nove persone.
Le sirene di allarme anti-aereo risuonano in tutto il territorio dell'Ucraina secondo quanto scrive il Guardian. Allarme anche nella capitale Kiev.
Per Ron DeSantis, probabile candidato per la nomination repubblicana 2024, Vladimir Putin è un "criminale di guerra" e va "processato" per l'invasione dell'Ucraina. De Santis lo ha detto nel programma "Piers Morgan Uncensored", che verrà trasmesso venerdì da Fox Nation. Il governatore della Florida ha cambiato decisamente registro rispetto ai recenti commenti, nei quali aveva definito il conflitto una "disputa territoriale" tra Mosca e Kiev, nella quale gli usa non dovrebbero lasciarsi più coinvolgere.
Le forze armate ucraine hanno abbattuto un drone russo nel nord del Paese. Lo ha riferito il Comando operativo Nord su Telegram, secondo quanto riportato da Ukrinform. "I soldati delle forze di difesa nell'area di Sivershchyna hanno abbattuto un Uav nemico, presumibilmente un Orlan-10", ha dichiarato il comando. Nella notte tra martedì e mercoledì, i russi hanno lanciato contro il Paese un attacco con droni che ha colpito anche la regione di Kiev, provocando sette morti.
"Risponderemo sicuramente all'occupante per ogni attacco alle nostre città... Gli attacchi russi di oggi a Zaporizhzhia, l'attacco notturno alla regione di Kiev... Tutti gli attacchi russi riceveranno una risposta militare, politica e legale. La Russia perderà questa guerra". Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. "Nel Donbass, nella regione di Kharkiv, ovunque sia arrivato il male russo, è ovvio che lo stato terrorista non può essere fermato da nient'altro che da una cosa: la nostra vittoria. La garantiremo" e "faremo di tutto per restituire una vita normale a tutta la nostra terra, da Donetsk al confine".