Meloni: "A Zelensky dirò che l'Italia c'è". Il ministro Urso e il presidente di Confindustria Bonomi sono andati a Kiev per parlare di cooperazione e ricostruzione
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 324. Dopo i violenti combattimenti nella città di Soledar, le truppe di Kiev si stanno ritirando. E' quanto fa sapere il corrispondente della Cnn. Secondo gli Usa, anche se la città di Bakhmut alla fine dovesse cadere in mano di Mosca, la circostanza non avrebbe impatto sul conflitto. La Gran Bretagna ha accusato Putin di ricorrere al lavoro dei detenuti per aumentare la produzione". Il ministro delle Imprese Adolfo Urso e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi si sono recati a Kiev per parlare di "cooperazione e ricostruzione" con i vertici del governo.
In Ucraina si continua a combattere nella regione del Donetsk. "La battaglia per Bakhmut e Soledar, per Kreminna, per altre città e villaggi nell'est del nostro Stato continua - ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto messaggio serale -. Sebbene il nemico abbia concentrato le sue maggiori forze in questa direzione, i nostri soldati, le forze armate dell'Ucraina, tutte le forze di difesa e sicurezza, stanno proteggendo lo Stato".
A Soledar "la battaglia continua". Lo sostiene lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine: "In direzione di Bakhmut il nemico ha bombardato Spirne, Bilogorivka, Rozdolivka, Yakovlivka, Soledar, Krasna Gora, Klishchiivka, Kurdyumivka, Druzhba e la regione settentrionale di Donetsk".
La Germania continuerà a "valutare con estrema attenzione" e a consultarsi con gli alleati in merito a qualsiasi fornitura bellica all'Ucraina: lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, assicurando che Berlino manterrà il proprio "ruolo di primo piano" come uno dei principali sostenitori di Kiev, ma non ha intenzione di subire pressioni su "questioni gravi che hanno a che vedere con la pace e la guerra, con la sicurezza del nostro Paese e dell'Europa".
L'assalto finale alla città di Soledar è stato compiuto "con successo dai volontari della Wagner". Lo ha riconosciuto il ministero della Difesa di Mosca, rendendo omaggio all'azione "generosa" del gruppo militare.
Le truppe di Kiev si stanno ritirando "in maniera ordinata" da Soledar. Lo scrive la Cnn, citando il loro corrispondente presente sul posto.
L'esercito ucraino smentisce la caduta di Soledar nelle mani dei russi. "Combattimenti violenti sono ancora in corso", precisa il portavoce dell'esercito di Kiev.
Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che le truppe russe hanno conquistato la città di Soledar, in Ucraina. Lo riferisce l'agenzia Tass.
L'Ucraina è ormai "di fatto un membro della Nato" e presto riceverà armi come carri armati e aerei da combattimento che finora l'Alleanza atlantica ha rifiutato di fornirle per il timore di una escalation con Mosca. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Olekskii Reznikov, in un'intervista alla Bbc. "Queste preoccupazioni per una escalation per me sono solo una questione di etichetta", ha aggiunto.
Mosca prevede di creare un esercito di 2 milioni di soldati: lo afferma l'intelligence della difesa ucraina (Gur) in base alla portata della mobilitazione in corso in Russia. Nel primo reclutamento sono state arruolate 300mila persone, ha ricordato l'intelligence di Kiev. Il Gur non esclude ora che Mosca annunci un'altra mobilitazione nei prossimi giorni e ritiene che questa volta altri 500mila russi si uniranno alle forze armate. L'entità di queste misure indica, secondo il Gur, i piani di Mosca di creare un esercito di circa due milioni di persone rispetto al precedente obiettivo di 1,5 milioni di soldati.
Dall'inizio della guerra in Ucraina i russi hanno ucciso "453 bambini e ne hanno feriti 880". Lo ha reso noto l'ufficio del procuratore generale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform.
Sono complessivamente 740 i soldati russi uccisi nelle ultime 24 ore. Lo ha sostenuto il governo dell'Ucraina. Nel loro aggiornamento giornaliero sulle perdite nemiche, le forze armate di Kiev hanno sottolineato che 114.130 militari russi sono morti da quando è partito il conflitto. Hanno inoltre aggiunto che 3.098 tank, 286 aerei e 2.086 sistemi di artiglieria sono stati distrutti. Non è possibile ottenere verifiche indipendenti sui dati diffusi dall'esercito di Kiev.
Le forze ucraine stanno resistendo a un'offensiva russa "ad alta intensità" a Soledar: lo ha detto il viceministro della Difesa ucraina, Hanna Maliar. "Il nemico ha inviato quasi tutte le sue forze principali in direzione della regione di Donetsk e sta mantenendo un'offensiva ad alta intensità", ha dichiarato Maliar su Telegram. "Questa è una fase difficile della guerra - ha aggiunto -. I combattimenti continuano".
Due civili sono morti a causa di bombardamenti russi nella regione del Donetsk. Lo ha riferito su Telegramm il governatore regionale, Pavlo Kyrylenko. "Il 12 gennaio due civili sono stati uccisi dai russi - scrive -: a Blahodatne e Avdiivka. Altre due persone nella zona sono rimaste ferite".
La Russia sta probabilmente ricorrendo all'"utilizzo del lavoro dei detenuti" nel settore manifatturiero della difesa per tenere il passo con le richieste di produzione in tempo di guerra. Lo ha affermato il ministero della Difesa britannico. Nel suo ultimo aggiornamento di intelligence, il ministero della Difesa ha spiegato che il più grande produttore di carri armati della Russia, Uralvagonzavod (UVZ), ha dichiarato ai media locali che a novembre ricorrerà al lavoro di 250 prigionieri. Ha aggiunto che "la popolazione carceraria fornisce una risorsa umana unica" alla Russia nel corso della sua invasione dell'Ucraina, soprattutto quando "i volontari rimangono scarsi".
Volodymyr Zelensky ha riferito che i soldati ucraini che occupano posizioni a Soledar, nella regione del Donetsk, stanno infliggendo perdite significative ai russi.
Anche se Bakhmut "dovesse cadere" in mano russa, questo "non avrà un impatto strategico" sulla guerra e "non fermerà" gli ucraini nel loro sforzo per la riconquista dei territori occupati. Lo ha detto il presidente del Consiglio per la Sicurezza Usa, John Kirby, sottolineando che si tratta di un ragionamento "ipotetico".
"A Zelensky dirò che l'Italia c'è, come c'è stata dall'inizio". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aggiungendo: "Vorrei però parlare anche di futuro, di ricostruzione. Non rinunciamo a fare la nostra parte per arrivare a una soluzione del conflitto".