Financial Times: "Ipotesi Kiev nella Nato se cede territori alla Russia"

L'Ucraina e suoi alleati starebbero valutando un possibile compromesso che prevede l'ingresso di Kiev nella Nato in cambio di una soluzione diplomatica sui territori occupati dalla Russia. Lo riporta il Financial Times. Diplomatici occidentali e un numero crescente di funzionari ucraini sarebbero infatti propensi a credere che significative garanzie di sicurezza potrebbero costituire la base di una soluzione negoziata in cui la Russia mantenga "de facto, ma non de jure" il controllo su tutto o parte del territorio ucraino che attualmente occupa. Allo stesso tempo si sottolinea come, quanto all'ingresso di Kiev nell'Alleanza, resti lo scetticismo anche da parte degli Stati Uniti che avrebbero paura a portare Kiev "sotto l'egida dell'articolo 5" prima che la guerra sia finita. 

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che presenterà il suo "piano della vittoria" al vertice Ramstein del 12 ottobre, in cui si incontrano i Paesi che forniscono armi a Kiev. "Presenteremo il piano di vittoria: passi chiari e concreti verso una fine giusta della guerra. La determinazione dei nostri partner e il rafforzamento dell'Ucraina sono ciò che può fermare l'aggressione russa", ha scritto Zelensky su X, aggiungendo che il 25esimo incontro di Ramstein sarà il primo a svolgersi a livello di leader. Zelensky ha presentato il suo piano al presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Washington la scorsa settimana. Il suo contenuto non è stato reso pubblico, ma è noto che il piano include l'adesione dell'Ucraina alla Nato e la fornitura di missili a lungo raggio per colpire all'interno della Russia.

Più di 20 militari, tra cui sei ufficiali della Corea del Nord, sono stati uccisi in un attacco missilistico nel Donetsk occupato dalla Russia. Lo riferiscono fonti dell'intelligence militare di Kiev a Interfax-Ucraina. Secondo le stesse fonti, altri tre militari nordcoreani sono rimasti feriti. Il Gur aveva riferito in precedenza dell'arrivo di un piccolo contingente di personale militare da Pyongyang, in particolare unità di ingegneria, ricorda l'agenzia, sottolineando "la cooperazione attiva tra Russia e Corea del Nord" nella guerra all'Ucraina. Il raid sarebbe avvenuto il 3 ottobre scorso.

 I media libanesi hanno riferito di nuovi raid aerei israeliani nei quartieri meridionali di Beirut, in Libano. Secondo l'agenzia di stampa libanese Nna, attacchi israeliani sono in corso anche contro le città di Maroun al-Ras, Yaroun, Aitaroun e Bint Jbeil, nel sud del Paese.

Dieci droni ucraini sono stati distrutti stanotte sulle regioni russe di Belgorod, Kursk e Voronezh: lo rende noto il ministero della Difesa di Mosca. Una persona è rimasta ferita nel Voronezh quando un gruppo di droni ha attaccato alcune "aziende civili", secondo il governatore Alexander Gusev.

Le forze dell'ordine ucraine hanno "prove credibili" che almeno 93 prigionieri di guerra ucraini sono stati giustiziati dalle forze russe. A sostenerlo è Yuri Belousov, capo del dipartimento della Guerra presso l'ufficio del procuratore generale ucraino, citato da Ukrinform. "Ora abbiamo informazioni su 93 dei nostri soldati che sono stati giustiziati sul campo di battaglia", ha detto Belousov, sottolineando che l'80% dei prigionieri di guerra ucraini sono stati giustiziati quest'anno. "Ci sono stati cambiamenti nell'atteggiamento dei militari russi nei confronti dei nostri prigionieri di guerra, in peggio", ha detto Belousov.

Le autorità ucraine temono problemi di approvvigionamento idrico nell'oblast orientale di Donetsk, devastato dai combattimenti, a seguito dei grandi attacchi aerei russi sull'area. I problemi di approvvigionamento idrico potrebbero colpire circa 260mila residenti nella regione settentrionale del Donetsk "per un periodo indefinito", ha dichiarato il governatore regionale Vadym Filachkin. Gli attacchi russi hanno "gravemente danneggiato" due infrastrutture idriche nella regione.