Putin... alla Zelensky: per la prima volta lo zar di Russia appare in mimetica
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Il Cremlino avverte: "Pericoloso parlare di invio di militari a sostegno di Kiev". Nyt: "Usa via dall'organismo che indaga sui crimini di guerra della Russia". Starmer: "Pronte truppe britanniche per missione di pace a lungo termine"
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.118. L'amministrazione Trump sta discutendo il riconoscimento della Crimea come russa nel tentativo di mettere fine alla guerra. Lo riportano alcuni media, secondo le quali comunque Donald Trump non ha preso ancora una decisione. "Parlerò con il presidente Putin della guerra in Ucraina. Molti elementi dell'accordo finale sono stati concordati, ma molto resta ancora da fare. Migliaia di giovani soldati sono uccisi. Ogni settimana porta 2.500 morti fra i soldati, da tutte e due le parti, e questo deve finire ora. Aspetto con impazienza di parlare con Putin", dichiara Trump. Il Cremlino avverte: "E' pericoloso parlare dell'invio di truppe nel Paese, l'Europa creerà ulteriori cause del conflitto". Secondo il New York Times, l'amministrazione Trump ha deciso di ritirarsi dall'organismo internazionale istituito nel 2023 dall'Unione europea per indagare sui leader responsabili dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Intanto, il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha dichiarato che la Gran Bretagna è pronta a inviare migliaia di soldati in Ucraina per una missione di pace a lungo termine, con un impegno "per tutto il tempo necessario", in coordinamento con gli alleati occidentali, allo scopo di garantire il cessate il fuoco e prevenire una nuova invasione russa. Come annunciato dalle autorità di Kiev, il missile Long Neptune ha superato i test e può colpire fino a Mosca.
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Donald Trump ha dichiarato che "molti elementi di un accordo definitivo" per la pace in Ucraina sono stati concordati, anche se "rimane molto da fare". In un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha detto di "attendere con ansia" la telefonata di domani con l'omologo russo, Vladimir Putin. "Migliaia di giovani soldati stanno morendo: deve finire", ha concluso.
"Continuare a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, fermo restando l'auspicio di una rapida conclusione dei negoziati di pace". È uno dei 12 impegni, a quanto si apprende, della bozza della risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue.
L'amministrazione Trump sta discutendo il riconoscimento della Crimea come russa nel tentativo di mettere fine alla guerra. Lo riporta Semafor citando alcune fonti, secondo le quali comunque Donald Trump non ha preso ancora una decisione. Secondo le stesse fonti, l'amministrazione Trump ha valutato la possibilità per gli Stati Uniti di premere sull'Onu affinché faccia lo stesso e riconosca la Crimea come territorio russo.
Il tema della "divisione dei territori" è parte delle discussioni che lo staff del presidente degli Stati Unit, Donald Trump, sta avendo con le controparti ucraine. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, durante un briefing con la stampa.
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt non ha voluto entrare nei dettagli della telefonata di martedì tra Trump e Putin ma è sembrata ottimista sul fatto che i colloqui possano aiutare ad avvicinarsi a un accordo per porre fine alla sua guerra in Ucraina. "Non voglio anticipare quei negoziati, ma posso dire che siamo sulla linea delle ultime 10 iarde dalla pace", ha detto nel suo briefing. "Non siamo mai stati più vicini a un accordo di pace di quanto lo siamo in questo momento. E il presidente, come sapete, è determinato a farne uno", ha aggiunto.
Tre bambini sono rimasti feriti in un attacco russo a Pokrovsk, nella regione di Donetsk. Lo ha riferito Vadym Filashkin, capo dell'amministrazione militare dell'Oblast di Donetsk, spiegando che i russi hanno colpito una casa dove alloggiavano i minori. "A seguito dell'attacco, un ragazzo di 12 anni e le sue due sorelle, di 8 e 15 anni, sono rimasti feriti", ha spiegato.
Aspri combattimenti sono in corso lungo la linea di contatto vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, con attacchi aerei che colpiscono l'area attorno all'impianto. Lo ha affermato il ceo di Rosatom, Alexei Likhachev, citato dai medi russi. "Ci sono ancora combattimenti molto pesanti sulla linea di contatto tra le truppe russe e l'esercito ucraino. Gli attacchi sulle nostre posizioni stanno avvenendo a poche centinaia di metri dal sito dell'impianto. Ci sono anche rischi per l'alimentazione elettrica della città di Energodar, per le sottostazioni e per i servizi che forniscono calore e acqua. Le tensioni alla centrale e nella città di Energodar non stanno diminuendo", ha affermato Likhachev.
Le discussioni in corso nei Paesi europei, particolarmente in Francia, sul possibile invio di un contingente in Ucraina rappresentano "una tendenza assolutamente pericolosa". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. L'invio di militari da Paesi Nato creerà "ulteriori cause di fondo del conflitto", ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti.
La Russia e gli Stati Uniti sono sulla strada per ripristinare le relazioni bilaterali, e la conversazione telefonica in programma domani tra i due presidenti è un passo importante. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass.
C'è "un ampio sostegno politico" da parte dei leader Ue per l'iniziativa di difesa per l'Ucraina da 40 miliardi di euro. Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell'Ue, Kaja Kallas, al termine del Consiglio Affari esteri Ue a Bruxelles. "Naturalmente, in questo momento la discussione si trova nella definizione dei dettagli", ha precisato Kallas.
"Il rafforzamento dell'esercito è una priorità immutabile e su questo tema non si può tornare indietro. Le forze di difesa e di sicurezza dell'Ucraina, il complesso industriale della difesa e l'interazione a più livelli con i partner costituiscono il fondamento della nostra indipendenza": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un incontro avuto oggi con il suo ministro della Difesa, Rustem Umerov, e il nuovo Capo di Stato Maggiore, il Generale Andriy Gnatov.
La proposta dell'alto rappresentante Ue Kaja Kallas per sostenere militarmente l'Ucraina nel 2025 "va approfondita", motivo per cui "oggi non si arriverà a una decisione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles, precisando che l'Italia "non è sola" nella richiesta di una riflessione maggiore. "Dobbiamo anche vedere cosa viene fuori dalla telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin", ha precisato.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che è in preparazione una conversazione telefonica tra Vladimir Putin e Donald Trump per domani.
Le condizioni poste dalla Russia per accettare un cessate il fuoco nel conflitto in Ucraina "dimostrano che Mosca non vuole veramente la pace". Lo ha dichiarato Kaja Kallas, capo della politica estera dell'Unione Europea. "Le condizioni che hanno presentato dimostrano che in realtà non vogliono la pace, perché stanno presentando come condizioni tutti gli obiettivi finali che vogliono raggiungere con la guerra".
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha dichiarato che il Regno Unito è pronto a inviare migliaia di soldati in Ucraina per una missione di pace a lungo termine, con un impegno "per tutto il tempo necessario", in coordinamento con gli alleati occidentali. L'obiettivo dichiarato è garantire il cessate il fuoco e prevenire una nuova invasione russa. I Paesi coinvolti nel piano includono anche Francia, Turchia, Canada e Australia, mentre altre nazioni contribuiranno con sostegno logistico e fornitura di armi. Come riporta il quotidiano "The Times", i vertici militari della "coalizione dei volenterosi" si riuniranno giovedì a Londra per discutere nel dettaglio la dislocazione delle forze, che potrebbero arrivare a 30mila unità.
L'amministrazione Trump ha deciso di ritirarsi dall'organismo internazionale istituito nel 2023 dall'Unione europea per indagare sui leader responsabili dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, tra cui il presidente russo Vladimir Putin: lo scrive il New York Times, che cita persone a conoscenza della situazione. La decisione è l'ultima indicazione dell'allontanamento dell'amministrazione Trump dall'impegno del presidente Biden di ritenere Putin personalmente responsabile dei crimini commessi contro gli ucraini, commenta il giornale.
"C'è un ampio sostegno politico" all'iniziativa per sostenere l'Ucraina militarmente nel 2025 con maggiori aiuti militari, sino a 40 miliardi, "ma ci sono molti dettagli che devono ancora essere studiati e devono essere coinvolti i ministri della difesa". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Affari Esteri.
"L'Italia è sempre decisa ad aiutare l'Ucraina", ma sul fondo per Kiev da 40 miliardi "ci sono ancora molti interrogativi, dovremo già investire molti soldi per adeguarci ai parametri della Nato e per il piano von der Leyen e dunque va fatta una valutazione complessiva". A dirlo, intervistato dalla Stampa, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Per Tajani, aumentare le spese per garantire la Difesa "è una necessità, oltre che un dovere imposto dalla Costituzione".
Il Regno Unito è disposto a dispiegare migliaia di truppe in Ucraina come forze di pace senza limiti di tempo per la loro permanenza. Lo ha riferito il quotidiano The Times, citando un'importante fonte governativa. "Sarebbe un impegno a lungo termine, stiamo parlando di anni. Per tutto il tempo necessario a preservare un accordo di pace e a scoraggiare la Russia", ha dichiarato la fonte. Il primo ministro britannico Keir Starmer si è rifiutato di confermare se la forza di pace sarà autorizzata a utilizzare la forza letale contro i soldati russi in caso di attacco, ha dichiarato il Times, aggiungendo che i vertici della difesa di diversi Paesi avevano in programma di incontrarsi questa settimana per discutere i dettagli dell'iniziativa.
Il presidente americano Donald Trump ha detto che ha intenzione di parlare con il suo omologo russo Vladimir Putin martedì e discutere della fine della guerra in Ucraina. "Parlerò con il presidente Putin martedì. Abbiamo lavorato molto nel weekend", ha detto Trump ai giornalisti sull'Air Force One durante un volo notturno di ritorno dalla Florida all'area di Washington. "Vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra. Forse ci riusciremo, forse no, ma penso che abbiamo ottime possibilità", ha aggiunto il tycoon. "Parleremo di terre. Parleremo di centrali elettriche", ha detto Trump quando gli è stato chiesto delle concessioni. "Penso che ne abbiamo già discusso molto da entrambe le parti, Ucraina e Russia. Ne stiamo già parlando, dividendo alcuni beni".