Da 77 a 560 km, la gittata dei missili occidentali forniti a Kiev
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Zelensky: "Voglio vedere le proposte di Trump". Putin firma una legge "spazza-debiti" per chi combatterà contro Kiev
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.005. Secondo il Financial Times, la Russia sta reclutando centinaia di yemeniti per mandarli a combattere in Ucraina, segno di un rapporto sempre più stretto fra Mosca e i ribelli sciiti yemeniti filoiraniani Houthi. Intanto nella notte le forze di difesa aerea avrebbero abbattuto 50 dei 73 droni lanciati sull'Ucraina. Zelensky è pronto a "vedere le proposte del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. Penso che accadrà a gennaio e credo che avremo un piano per porre fine a questa guerra". Putin ha firmato una legge "spazza-debiti" per chi combatterà in Ucraina.
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La Russia ha rimosso un comandante di alto rango dal suo incarico per aver rilasciato false dichiarazioni sull'andamento della guerra in alcune parti dell'Ucraina orientale. Lo riporta la Cnn citando alcuni blogger militari e media russi secondo i quali il colonnello generale Gennady Anashkin, comandante del South Forces Group, è stato licenziato dopo aver fornito informazioni fuorvianti sui progressi della Russia nei pressi dell'insediamento di Siversk, nella regione orientale di Donetsk. Il media russo Rbc ha riferito della rimozione di Anashkin, citando fonti anonime all'interno del ministero della Difesa russo che hanno affermato che è stato sollevato dall'incarico come parte di una rotazione pianificata. Non c'è stata alcuna conferma ufficiale da parte di funzionari russi.
Un media ucraino ha riportato che circa 500 soldati nordcoreani sarebbero stati uccisi in un attacco missilistico condotto da Kiev nella regione occidentale di Kursk, in Russia. Lo riferisce l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Citando il Global Defense Corp., un editore di notizie sulla difesa, Rbc Ukraine ha riferito che i soldati nordcoreani sono stati uccisi "in seguito all'attacco con missili Storm Shadow nella regione di Kursk". La Corea del Nord - secondo le intelligence sudcoreana e Usa - avrebbe inviato 10-12mila soldati in Russia per combattere il conflitto ucraino. Fonti ucraine hanno detto nelle scorse settimane di essere già entrate in contatto con soldati nordcoreani. Non ci sono fonti russe o nordcoreane che confermino la notizia.
Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con Recep Tayyip Erdogan. Lo ha reso noto il Cremlino, spiegando che i due leader hanno discusso di varie questioni, tra cui la cooperazione economica. "In seguito alla conversazione tenutasi a Kazan il 23 ottobre (al vertice Brics), sono state discusse in dettaglio questioni rilevanti dell'agenda bilaterale con un'enfasi sul miglioramento dell'efficacia della cooperazione commerciale ed economica", si legge nella nota della presidenza russa.
La chiusura degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli da parte della Turchia, in conformità con la Convenzione di Montreux, ha impedito alla Russia di conquistare Odessa, Mykolaiv e altri territori nelle prime fasi dell'invasione dell'Ucraina. Lo ha affermato l'ambasciatore ucraino in Turchia, Vasyl Bodnar, in un'intervista all'agenzia "Ukrinform". "Una delle fasi chiave della difesa dell'Ucraina è stata la chiusura da parte della Turchia degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli", perché questo "ha impedito alla Russia di usare la sua superiorità in mare per catturare Odessa, Mykolaiv e altri territori che, secondo i piani di Mosca, dovevano essere occupati a seguito di operazioni dal mare", ha detto Bodnar.
La Russia sta reclutando centinaia di yemeniti per mandarli a combattere in Ucraina, secondo quanto scrive oggi il Financial Times, che cita fonti informate: reclutamenti che evidenziano come ci sia un rapporto sempre più stretto fra Mosca e i ribelli sciiti yemeniti filoiraniani Houthi, che combattono contro Israele, gli Stati Uniti e l'Occidente, lanciando missili e droni contro navi occidentali e creando gravi problemi al traffico commerciale nel Mar Rosso. Il quotidiano finanziario britannico scrive di aver interpellato alcune di queste reclute yemenite, afflitte dalla povertà estrema e dalla guerra in patria, che affermano di aver viaggiato in Russia dietro la promessa di impieghi ben pagati e persino della cittadinanza. Ma una volta arrivati, grazie a enti collegati agli Houthi - scrive il Ft -, sono stati invece reclutati a forza nelle forze armate russe e inviati a combattere sul fronte ucraino, con pochi volontari fra loro.
Almeno per la giornata di oggi, l'Ucraina, gravemente penalizzata dai massicci attacchi missilistici russi contro le infrastrutture energetiche dello scorso 17 novembre, importa elettricità da cinque Paesi confinanti: Polonia, Slovacchia, Romania, Ungheria e Moldavia. Lo riferisce il Ministero dell'Energia di Kiev, citato da Ukrinform. "Per oggi sono previste importazioni da Polonia, Slovacchia, Romania, Ungheria e Moldavia per un volume totale di 8.500 megawattora", si legge nel messaggio. Ukrinform scrive che non sono previste interruzioni di energia per le infrastrutture critiche, così come per le imprese che importano più dell'80% dell'elettricità per i loro bisogni. Il ministero ha esortato tutti i consumatori a utilizzare razionalmente l'elettricità. Il consumo economico consente di ridurre il carico sul sistema energetico. Ieri, aggiunge infine il ministero, è stato ripristinato l'allaccio alla rete elettrica per 39.358 consumatori che ancora erano al buio e al freddo a causa dei recenti attacchi russi.
Le forze di difesa aerea ucraine affermano di aver abbattuto durante la notte 50 dei 73 droni lanciati sull'Ucraina, mentre 19 droni sono caduti in zone aperte e di altri 4 si sono perse le tracce. Lo scrive Ukrinform. I droni erano per lo più di tipo Shahed, di fabbricazione iraniana, e altri di tipo sconosciuto, lanciati dalle regioni russe di Oryol e Bryansk.
"Gli attacchi della Russia alla produzione alimentare e alle catene di approvvigionamento ucraine sono attacchi all'intera comunità internazionale. Dobbiamo opporci congiuntamente ai tentativi russi di mettere a repentaglio la sicurezza alimentare". Lo ha detto il presidente estone, Alar Karis, intervenendo al terzo forum internazionale Grain from Ukraine dedicato alla sicurezza alimentare nel mondo, a Kiev.
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che consente a coloro che si arruoleranno per andare a combattere in Ucraina di condonare debiti fino all'equivalente di 92mila euro. Lo scrive Le Figaro.