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Ucraina: "Messo a segno l'attacco più massiccio contro le strutture militari russe" | Per i combattimenti chiude la miniera di Pokrovsk

Il Cremlino insiste sui contatti Trump-Putin: "Sono necessari". Mosca accusa: Kiev ha lanciato contro di noi missili occidentali, risponderemo. Rutte: missione Nato nel Baltico con droni sottomarini

di Redazione online
14 Gen 2025 - 16:30

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.056. Kiev rivendica l'attacco "più massiccio contro la Russia" mai messo a segno dall'inizio della guerra, mentre chiude la miniera di Pokrovs, pilastro dell'industria siderurgica, a causa degli scontri con Mosca che si stanno sempre più avvicinando alla località. Il Cremlino insiste sui contatti Trump-Putin dicendo che "sono necessari". Lavrov chiarisce che il suo Paese studierà il piano di pace del presidente eletto Usa quando sarà stato formulato. Inoltre, Mosca accusa Kiev di aver lanciato in Russia missili occidentali e assicura: "Risponderemo". Intanto, Rutte annuncia una "missione Nato nel Baltico con droni sottomarini".  

Mattarella riceve Zelensky al Quirinale

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Il gruppo ucraino Metinvest ha annunciato la chiusura della miniera di Pokrovsk, pilastro economico fondamentale per l'industria siderurgica, e l'evacuazione del suo personale, a causa degli scontri con l'esercito russo che si sta avvicinando a questa località. "Metinvest annuncia la sospensione delle operazioni nella miniera di Pokrovsk a causa (...) del deterioramento della situazione della sicurezza", ha affermato la società in una nota. È l'unica miniera sotto il controllo di Kiev a produrre coke, un carbone necessario per produrre acciaio, il secondo prodotto di esportazione dell'Ucraina.


L'Ucraina ha rivendicato di aver effettuato questa notte "il più massiccio attacco contro le strutture militari" russe dall'inizio della guerra. In una nota, lo Stato maggiore ucraino ha riferito di aver colpito "a una distanza compresa tra 200 e 1.100 km nel profondo della Federazione Russa" le regioni di Bryansk, Saratov, Tula e della Repubblica del Tatarstan. Tra gli obiettivi colpiti ci sono "una base di stoccaggio del petrolio Kombinat Crystal a Engels, nella regione di Saratov", e "lo stabilimento chimico nella città di Seltso" a Bryansk, dove sono stati colpiti anche due complessi missilistici antiaerei nemici. 


L'esercito russo ha accusato l'Ucraina di aver lanciato missili occidentali contro la Russia in un attacco che "non rimarrà senza risposta". Lo afferma il ministero della Difesa, come riferiscono le agenzie russe.


"Abbiamo visto tentativi di destabilizzare la nostre società, compresa la possibilità di sabotaggi ai cavi nel Mar Baltico: le indagini sono in corso ma ci sono ragioni per una grave preoccupazione". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte a Helsinki per il summit dei Paesi del Baltico, co-organizzato dalla Finlandia e dall'Estonia. La Nato dunque lancerà una nuova missione nel Baltico, con nuove navi e aviazione dedicata, e nuova tecnologia a supporto, compresa "una piccola flotta di droni sottomarini. Abbiamo aumentato la vigilanza negli ultimi 2 anni ma serve fare di più". 


La Russia studierà il piano del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sull'Ucraina quando lo formulerà dopo il suo insediamento. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, in conferenza stampa. "Quando Trump formulerà la sua posizione finale sulla questione ucraina, una volta entrato in carica, ovviamente la studieremo", ha detto Lavrov, aggiungendo che Mosca si aspetta iniziative concrete sull'Ucraina dalla nuova amministrazione americana.


Restrizioni temporanee ai voli civili sono state introdotte negli aeroporti russi di Kazan, Kaluga, Saratov, Tambov, Penza, Ulyanovsk e Nizhnekamsk: lo riporta la Tass, secondo cui si tratta di misure adottate per attacchi di droni in Russia, precisando che le limitazioni sono già state cancellate negli scali di Kaluga, Tambov e Penza.


Un attacco con un drone ucraino ha provocato un grave incendio a un sito energetico della Russia. Nella periferia di Kazan, capitale della repubblica russa del Tatarstan, regione del Volga, "un serbatoio di gas ha preso fuoco a seguito di un attacco con un drone", ha affermato il governo locale su Telegram, assicurando che "nessuno è rimasto ferito". Secondo i media locali, che hanno trasmesso le immagini di una grande fiamma e di una colonna di fumo nero che si levava al cielo, l'attacco aveva come obiettivo un deposito di gas liquefatto nei pressi di un impianto chimico. 


Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte 16 droni nella regione di Tula: lo ha reso noto il governatore, Dmitry Milyayev, aggiungendo che diverse auto e un edificio residenziale sono state danneggiati, come riporta la Tass. "I frammenti di droni caduti hanno danneggiato diverse auto e le finestre di un edificio residenziale. I sistemi di difesa aerea del ministero della Difesa russo in servizio hanno respinto l'attacco. Secondo i rapporti preliminari, sono stati abbattuti 16 droni", ha detto Milyayev.


Nella tarda serata del 13 gennaio si sono verificate esplosioni a Kiev e nella regione della Capitale. Le difese aree si sono attivate, colpendo i droni russi. Lo riferisce Rbc-Ucraina, citando il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko. L'aeronautica delle forze armate ucraine ha invitato i residenti della Capitale e quelli di Brovary e Vyshgorod, a rimanere nei rifugi.


 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato oggi di aver discusso con il suo omologo francese Emmanuel Macron del sostegno all'Ucraina e di un possibile "dispiegamento di contingenti militari stranieri" nel Paese, un'idea sollevata negli ultimi mesi dagli alleati di Kiev. "La conversazione è stata piuttosto lunga e dettagliata. Abbiamo discusso del sostegno alla difesa. (...) Abbiamo anche discusso dello spiegamento di contingenti partner e dell'addestramento dei nostri militari", ha precisato Zelensky nel suo consueto discorso serale.


Tre anni dopo l'invasione dell'Ucraina, "Putin ha fallito tutti i suoi obiettivi strategici. L'Ucraina è ancora un Paese libero e indipendente". Lo ha detto Joe Biden nel suo ultimo discorso di politica estera al dipartimento di Stato esortando l'America e i suoi alleati a "non abbandonare" Kiev.

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