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Ucraina, Putin si dice pronto a "colloqui diretti con Trump" | Zelensky: il leader russo vuole manipolare il presidente Usa

Il ministero Esteri russo: "Relazioni in crisi, l'Italia non può partecipare al processo di pace" 

di Redazione online
24 Gen 2025 - 22:22

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.066. Putin si è detto pronto a colloqui diretti con Trump, avendo avuto sempre con lui "relazioni basate sul pragmatismo e sulla fiducia" e avendone elogiato "l'intelligenza". Secondo Zelensky, però, il leader russo starebbe tentando di "manipolare" il presidente americano con le sue dichiarazioni sulla disponibilità a colloqui con gli Stati Uniti. Dal ministero degli Esteri russo, intanto, arriva una bordata verso l'Italia: "Le relazioni stanno attraversando la crisi più profonda dalla Seconda guerra mondiale e Roma ne è responsabile: per questo non può partecipare al processo di pace". In generale Mosca poi ribadisce: "Nonostante tutte le dichiarazioni, non vi sono segnali che l'Ucraina e l'Occidente siano pronti ai negoziati di pace".

Mattarella riceve Zelensky al Quirinale

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© Quirinale
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ritiene che Vladimir Putin stia tentando di "manipolare" Donald Trump con le sue dichiarazioni sulla disponibilità a colloqui con gli Stati Uniti. "Vuole manipolare il desiderio del Presidente degli Stati Uniti d'America di raggiungere la pace," ha affermato Zelensky durante il suo discorso serale quotidiano sui social media. "Sono fiducioso che nessuna manipolazione russa avrà successo", ha aggiunto.


Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato oggi che a Donald Trump è stata "rubata la vittoria" nelle elezioni presidenziali del 2020. "Se fosse stato presidente, se non gli avessero rubato la vittoria nel 2020, allora forse non ci sarebbe stata la crisi che è avvenuta in Ucraina nel 2022", ha detto Putin in un'intervista al giornalista televisivo Pavel Zarubin, ripresa dalle agenzie russe.


Non potranno esserci negoziati fra Vladimir Putin e Donald Trump sulla guerra in Ucraina senza la partecipazione dell'Europa e della stessa Ucraina. Lo afferma la presidenza a Kiev.


Se Donald Trump fosse stato rieletto nel 2020, il conflitto in Ucraina "avrebbe potuto essere evitato". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.


Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di avere sempre avuto relazioni basate sul pragmatismo e la fiducia con Donald Trump, lodandone "l'intelligenza". Lo riferisce l'agenzia Inteerfax.


Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di essere pronto a trattative dirette con Donald Trump sull'Ucraina. Lo riferisce la Tass.


"Nonostante tutte le dichiarazioni, non vi sono segnali che l'Ucraina e l'Occidente siano pronti a negoziati di pace". Lo afferma il ministero degli Esteri russo citato dalla Tass. 


Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato che le relazioni fra Russia e Italia stanno attraversando la crisi più profonda dalla Seconda guerra mondiale, e Roma ne è responsabile. Lo riferisce la Tass. Vista la posizione anti-russa dell'Italia, aggiunge il ministero, Mosca ritiene che non possa partecipare al processo di pace in Ucraina.


L'esercito ucraino ha confermato che Kiev ha lanciato un attacco notturno con i droni contro la Russia, colpendo una raffineria di petrolio, una centrale elettrica e un impianto di elettronica. Lo Stato Maggiore ha dichiarato che la raffineria e la centrale elettrica sono state colpite nella regione di Ryazan, a sud di Mosca, e che l'impianto di microelettronica danneggiato si trovava nella regione occidentale di Bryansk - un attacco precedentemente riportato da funzionari regionali russi.


Il conflitto in Ucraina "non dipende dai prezzi del petrolio". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alle parole di Donald Trump, secondo il quale se i prezzi del greggio fossero più bassi, "la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente". "Questo conflitto avviene a causa della minaccia alla sicurezza nazionale della Federazione Russa, a causa della minaccia ai russi che vivono nei territori conosciuti, e a causa della riluttanza e del completo rifiuto da parte di americani ed europei di ascoltare le preoccupazioni russe", ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Interfax. 


Il Cremlino ha nuovamente dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin è "pronto" a eventuali colloqui con il presidente americano Donald Trump e che Mosca sta "attendendo segnali" in tal senso da Washington. Lo riporta la Tass citando il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. "Putin è pronto, stiamo aspettando segnali, tutti sono pronti, quindi è difficile indovinare le foglie di tè qui. Non appena succederà qualcosa, vi informeremo", ha detto Peskov secondo l'agenzia di stampa ufficiale di Mosca. 


Le forze russe hanno assunto il controllo dell'insediamento di Timofeevka, nella Repubblica Popolare di Donetsk. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo. "Le unità del gruppo di forze del Centro hanno proseguito l'avanzata nel profondo delle difese nemiche e hanno liberato gli insediamenti di Petropavlovsk, Vozdvizhenka, Volkovo, Solenoe, Timofeevka e Shevchenko nella Repubblica Popolare di Donetsk", ha affermato il comunicato.


La rinuncia dell'Ucraina a entrare nella Nato è per la Russia un "elemento chiave" per raggiungere un accordo per porre fine al conflitto. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, insistendo con gli Usa per avere "garanzie legali ferree che escludano ogni forma di appartenenza dell'Ucraina all'Alleanza Atlantica".


La Russia ha mezzi tecnici e altri strumenti sufficienti per garantire la sicurezza in ogni scenario. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri, Alexander Grushko. "La fiducia nelle nostre forze nucleari e l'emergere di nuove tecnologie nel nostro esercito ci consente di essere certi che la nostra capacità di difesa e la nostra sicurezza saranno garantite al 100%". La Nato testerà lo schema di dispiegamento delle forze in Europa nel 2025 "per infliggere una sconfitta strategica alla Russia", ha aggiunto il funzionario.


Raid di droni russi contro un edificio residenziale e un'abitazione hanno ucciso due persone nella regione di Kiev. Lo ha affermato su Telegram Mykola Kalashnyk, capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina. Almeno altre due persone sono rimaste ferite nell'incendio che ha interessato l'edificio residenziale. "L'elenco delle vittime dell'attacco è in fase di chiarimento e le persone stanno ricevendo tutta l'assistenza medica necessaria", ha affermato il funzionario ucraino. L'ubicazione precisa delle aree interessate non è stata comunicata. Ieri attacchi missilistici, aerei e con droni russi in Ucraina hanno causato almeno tre morti e più di 50 feriti in tre regioni del Paese. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato su Telegram di aver intercettato e distrutto un totale di 121 droni durante la notte, di cui sei nella regione di Mosca e uno sopra i cieli della capitale. 


La Corea del Nord sta accelerando i preparativi per l'ulteriore dispiegamento delle sue truppe in Russia, continuando il lavoro sui potenziali lanci di un satellite spia o di un missile balistico intercontinentale (Icbm). E' l'ultima valutazione del Comando dei capi di stato maggiore sudcoreano, ha riferito l'agenzia Yonhap, dopo che Washington e Seul hanno accusato Pyongyang di aver inviato circa 11.000 truppe per supportare la guerra di Mosca contro l'Ucraina. L'agenzia di spionaggio di Seul (Nis) ha affermato di recente di stimare che finora almeno 300 soldati nordcoreani siano stati uccisi e che circa 2.700 siano rimasti feriti.


Mosca afferma che le forze di difesa aerea hanno abbattuto stanotte 121 droni ucraini su 13 regioni della Russia. Secondo il ministero della Difesa russo si tratta del "più grande attacco" sul suo territorio "dall'inizio del 2025".


La difesa aerea russa ha respinto un attacco di droni che volavano verso Mosca nel distretto urbano di Kolomna e nel distretto urbano di Ramensky. Lo ha riferito su Telegram il sindaco della capitale Sergei Sobyanin, citato da Ria Novosti. 


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le risorse energetiche, in particolare il petrolio, sono tra gli strumenti più critici per costringere la Russia a cercare la pace. 

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