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Ucraina, Trump "deluso" dalle proteste di Zelensky sull'esclusione dai colloqui con la Russia | Mercoledì nuova riunione a Parigi

Lavrov: "Bisogna far ragionare il presidente ucraino con una bacchettata sulle mani". Dopo il vertice di Riad tra Usa e Mosca, Rubio ha chiamato Italia, Francia, Germania e Gb

di Redazione online
18 Feb 2025 - 22:59

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.091. Dopo il vertice a Riad tra la delegazione russa e quella americana per gli accordi di pace, è giallo sul presunto piano in tre fasi, che non è stato confermato da Mosca ma nemmeno dagli Usa. "Se i Paesi europei vogliono inviare truppe in Ucraina" dopo l'accordo "agli Stati Uniti va bene", ha detto Trump, che si è detto "deluso" dalle proteste di Zelensky per l'esclusione dai colloqui. Il leader ucraino, che non ha preso parte ai colloqui di Riad, aveva commentato: "Non siamo stati invitati, è stata una sorpresa per noi". Lavrov: "Bisogna far ragionare il presidente ucraino con una bacchettata sulle mani". Il segretario di Stato americano Rubio ha assicurato che "al tavolo per la pace, a un certo punto, sarà presente anche l'Europa". E al termine del vertice proprio Rubio ha chiamato i ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania, Regno Unito più l'Alto rappresentante Ue Kallas. Intanto il presidente francese Macron ha confermato che mercoledì terrà una nuova riunione sull'Ucraina "con diversi Paesi europei e non europei".

Vertice sull'Ucraina, Usa e Russia dettano le condizioni

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato i colloqui tra Usa e Russia a Riad dicendo che Washington e Mosca trattano sulla guerra in Ucraina senza la partecipazione degli ucraini. Si stanno svolgendo colloqui "tra i rappresentanti della Russia e i rappresentanti degli Stati Uniti d'America. Sull'Ucraina, ancora sull'Ucraina, e senza l'Ucraina", ha detto Zelensky durante una visita ufficiale in Turchia.


Volodymyr Zelensky va fatto ragionare, ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass, al termine dei colloqui di Riad. 


Per la Russia è inaccettabile lo schieramento in Ucraina di forze di Paesi Nato in operazioni di peacekeeping. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, citato da Interfax.


La Russia ha ragione di ritenere che gli Usa hanno cominciato ad ascoltare meglio le posizioni di Mosca. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Ria Novosti, dopo i colloqui di Riad.


Gli Usa mirano ad una fine "equa e durevole" del conflitto in Ucraina: lo ha detto il segretario di stato Marco Rubio dopo i colloqui a Riad con i russi.



Il piano di pace degli Stati Uniti e della Russia prevede anche nuove elezioni in Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando il post su X di una giornalista di Fox. Il piano ha tre fasi: il cessate il fuoco, le elezioni in Ucraina e un accordo finale.


"Anche l'Europa ha imposto sanzioni" alla Russia "e quindi anche l'Europa dovrà sedersi al tavolo dei negoziati" sull'Ucraina, "ma prima di tutto dobbiamo mettere fine a questo conflitto e Trump è l'unico leader al mondo che può riuscirci". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Marco Rubio dopo i colloqui con la delegazione russa a Riad.


"E' utile ricordare che quando l'Ucraina con il consenso della Russia divenne indipendente disponeva di una grande quantità di armi nucleari. Su sollecitazione di Usa e Russia l'Ucraina ha consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleari. A fronte di quello nel trattato sottoscritto l'Ucraina registrava l'impegno di questi Paesi a rispettarne e garantirne indipendenza e integrità territoriale, Noi vorremmo che si ripristinassero quegli impegni ed accordi". Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


La Russia e gli Usa cominceranno "a tempo debito" negoziati sull'Ucraina. Lo ha detto il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, al termine dei colloqui a Riad. "Sarà il presidente Putin a decidere quando i colloqui con gli Usa sull'Ucraina cominceranno", aggiunge Ushakov, come riporta Interfax.


Volodymyr Zelensky ha detto di volere una fine del conflitto con la Russia che possa avere delle garanzie sulla sicurezza fornite dagli Stati Uniti, dall'Unione europea e dalla Turchia. "Vogliamo la pace. Vogliamo che la guerra finisca. Però, vogliamo che la fine di questa guerra si basi su alcune garanzie di sicurezza. Ci aspettiamo che queste garanzie sulla sicurezza siano fornite dagli Usa, dall'Ue, dalla Turchia e da tutta l'Europa", ha detto Zelensky, come riferisce Daily Sabah, inaugurando il nuovo edificio dell'ambasciata di Kiev ad Ankara, dove si trova per colloqui con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, e annunciando la nomina di Neriman Celal come nuovo ambasciatore ucraino in Turchia. "Non riconosceremo i nostri territori temporaneamente occupati come parte della Russia. Sono parte dell'Ucraina", ha sottolineato. 


"I negoziati con gli Usa vanno bene, le parti hanno avuto conversazioni molto serie su tutte le questioni". E' quanto afferma il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, presente al tavolo tra russi e statunitensi a Riad. Ushakov ha aggiunto che è "improbabile" che l'incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump si svolga la prossima settimana ma che si lavora all'organizzazione, secondo quanto riportano le agenzie russe. 


"L'auspicio è che si raggiunga una pace giusta in Ucraina e che non sia fittizia o fragile". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Cettigne in Montenegro dopo i colloqui con il presidente montenegrino Yakov Milatovic.


"L'auspicio è che la Russia torni a svolgere un ruolo di rilievo nel rispetto della sovranità di ogni stato, è un auspicio che ho sempre fatto nel rispetto del diritto e della carta delle nazioni Unite". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso di dichiarazioni alla stampa al termine dei colloqui con il presidente montenegrino Milatovic.


"Per il rispetto doveroso alla libera stampa. Da tre anni a questa parte la posizione dell'Italia che ho sempre espresso è nitida, limpida, chiarissima: quella del rispetto del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato. Questa ferma, vigorosa affermazione è stata la base del sostegno che l'Italia ha assicurato all'Ucraina. Posizione sempre accompagnata dall'auspicio che la Russia torni a svolgere il suo ruolo nella comunità internazionale". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Cettigne in Montenegro dopo i colloqui con il presidente montenegrino Yakov Milatovic.


I 500 miliardi di dollari di "accordi economici" evocati pubblicamente nei giorni scorsi dal presidente Donald Trump come compensazione che gli Usa si attendono dall'Ucraina a fronte degli aiuti forniti in tre anni di guerra con la Russia risultano indicati nero su bianco anche in una bozza inviata da Washington a Kiev il 7 febbraio. A scriverlo è il britannico Daily Telegraph, che ha potuto visionarne una copia al pari di altri giornali.


Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito che Vladimir Putin è pronto anche ad avere colloqui con quello ucraino Volodymyr Zelensky, ma resta l'incognita della legittimità di quest'ultimo. "Putin ha detto più volte che, se necessario, sarebbe anche pronto a negoziati con Zelensky - ha detto Peskov, citato dall'agenzia Interfax -. Allo stesso tempo, la formalizzazione legale di accordi deve essere discussa approfonditamente, considerando la realtà che lascia spazio a dispute sulla legittimità dello stesso Zelensky". Il mandato come presidente ucraino è finito nel maggio del 2024 senza elezioni per la legge marziale. 


"Se le recenti dichiarazioni delineano il nostro futuro, possiamo aspettarci di essere lasciati in gran parte soli a garantire la sicurezza in Ucraina e nella stessa Europa". Lo ha detto Mario Draghi in un passaggio del suo intervento all'European Parliamentary Week 2025 sulle sfide per l'Europa e la sua competitività.


Nel corso del bilaterale con l'inviato Usa per l'Ucraina Keith Kellogg, Ursula von der Leyen ha sottolineato "il ruolo fondamentale dell'Ue nel garantire la stabilità finanziaria e la difesa dell'Ucraina, con un impegno totale di 135 miliardi di euro, più di qualsiasi altro alleato. L'Ue sta fornendo la sua assistenza militare all'Ucraina ed è pronta a fare ancora di più", ha proseguito il presidente della Commissione, esprimendo "la volontà dell'Unione europea di lavorare a fianco degli Usa per porre fine allo spargimento di sangue e contribuire a garantire una pace giusta e duratura".  


Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa, quando mancavano poche ore all'inizio delle trattative a Riad tra le delegazioni americana e russa, con una raffica di 176 droni di vario tipo, inclusi gli Shahed kamikaze di fabbricazione iraniana: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina, aggiungendo che 103 velivoli senza pilota sono stati abbattuti e altri 67 droni-esca sono caduti in zone aperte. I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernigov, Cherkasy, Kiev, Kirovohrad, Vinnytsia, Zhytomyr, Dnipropetrovsk, Kherson e Mykolaiv.


A Riad sono cominciate le trattative tra la delegazione americana e quella russa. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti. 


La Cina accoglie con favore l'avvio dei colloqui di pace per porre fine alla guerra in Ucraina, avviati dagli Stati uniti, ma osserva che "tutti gli attori" devono esservi coinvolti. L'ha affermato l'ambasciatore cinese presso le Nazioni unite Fu Cong, secondo il South China Morning Post. Fu ha dichiarato durante il briefing al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite sull'Ucraina che la questione sta per raggiungere un momento critico.  


Il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto dei colloqui telefonici con gli omologhi di Stati Uniti e Ucraina, rispettivamente Donald Trump e Volodymyr Zelensky, dopo la riunione informale tenutasi ieri a Parigi. Lo ha annunciato Macron su X. "Vogliamo una pace solida e duratura in Ucraina. A questo scopo la Russia deve porre fine alla sua aggressione e questo deve accompagnarsi con garanzie di sicurezza forti e credibili per gli ucraini. In caso contrario il rischio sarebbe quello di vedere il cessate il fuoco finire come gli accordi di Minsk", ha scritto il presidente francese. "Ci lavoreremo con tutti gli europei, gli statunitensi e gli ucraini. Questa è la chiave", ha aggiunto il capo dello Stato. "Siamo convinti che gli europei dovranno investire meglio, di piu' e insieme per la loro sicurezza e la loro difesa, per oggi e per domani", ha poi scritto Macron. 


"Dopo aver riunito diversi leader europei, ho appena parlato con il presidente Trump, poi con il presidente Zelensky. Vogliamo una pace solida e duratura in Ucraina. A tal fine, la Russia deve porre fine alla sua aggressione e ciò deve essere accompagnato da garanzie di sicurezza forti e credibili per gli ucraini. Altrimenti il rischio sarebbe quello di vedere finire questo cessate il fuoco come è avvenuto con gli accordi di Minsk. Lavoreremo su questo con tutti gli europei, gli americani e gli ucraini. Questa è la chiave". Lo scrive in un messaggio pubblicato a tarda notte su X il presidente francese, Emmanuel Macron.

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