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Ucraina, Trump: "Presto avremo delle riposte dalla Russia" | Il Cremlino: "Kiev e l'Ue mostrino che vogliono la pace"

Il presidente ucraino in precedenza aveva promesso vendetta per l'attacco: "Bastardi, la pagherete". Rubio e Witkoff a Parigi dal 16 al 18 aprile per avviare con l'Europa trattative di pace

di Redazione online
17 Apr 2025 - 20:09

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.149. "Molto presto avremo notizie da Mosca", ha annunciato Donald Trump parlando dallo Studio Ovale durante l'incontro con Giorgia Meloni.  La Russia si aspetta dall'Europa e dall'Ucraina "un orientamento verso la soluzione pacifica" del conflitto. Lo dichiara il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov parlando delle consultazioni di oggi a Parigi tra ucraini, europei e americani. Poi afferma: "La responsabilità di quanto accaduto a Sumy è certamente di Zelensky". Una risposta alle parole del presidente ucraino che, in precedenza aveva promesso vendetta a Mosca per l'attacco: "Dobbiamo rispondere agli attacchi russi, e non lasceremo in pace su questa terra questi bastardi che hanno ucciso il nostro popolo", aveva detto. Intanto il segretario di Stato americano, Marco Rubio, e l'inviato speciale Usa, Steve Witkoff, "si recheranno a Parigi dal 16 al 18 aprile per colloqui con le controparti europee per promuovere l'obiettivo del presidente Trump di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e fermare lo spargimento di sangue".

Ucraina, raid russo sulla città di Kryvyi Rih: bimbi tra le vittime

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L'Ucraina e gli Stati Uniti hanno firmato un memorandum che dimostra l'intenzione di finalizzare e concludere un accordo sulle terre rare. Lo annuncia il vice primo ministro e ministro dell'Economia ucraina Yulia Svyrydenko, come riporta "Ukrainska Pravda". "Oggi - ha detto - abbiamo compiuto un passo avanti verso un accordo di partenariato economico congiunto con gli Usa. Il memorandum dimostra il costruttivo lavoro congiunto e l'intenzione di finalizzare e concludere un accordo vantaggioso per entrambi i nostri popoli". Oggi Donald Trump ha detto che l'intesa sui minerali, negoziata per mesi, sarà firmata "giovedì prossimo". 


Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha avuto una conversazione telefonica con il segretario di Stato Usa Marco Rubio, che lo ha informato sull'esito dei colloqui di Parigi con i rappresentanti dell'Ucraina, della Francia e altri Paesi europei. Lo fa sapere il ministero degli Esteri di Mosca.


"Non do la colpa al presidente Zelensky, ma non sono un suo fan". Così il presidente americano Donald Trump parlando del conflitto in Ucraina durante il punto stampa con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Casa BIanca. "È una guerra che non sarebbe mai cominciata se fossi stato presidente", ha detto. "Ho parlato con Putin e mi disse che non l'avrebbe mai fatto. Abbiamo milioni di persone che muoiono ogni giorno. Non sono felice per lui (riferendosi a Zelensky) e con nessuno dei soggetti coinvolti".


"Molto presto avremo notizie dalla Russia". Lo ha detto Donald Trump parlando della guerra in Ucraina, dall'interno dello Studio Ovale con Giorgia Meloni.


Le missioni di pace "sono sempre benvenute". Lo ha detto Donald Trump a proposito dell'eventualità di una missione di pace europea in Ucraina. Alla domande se anche l'Italia dovrebbe parteciparvi, il presidente americano ha risposto che "sarà una decisione dell'Italia".


L'accordo con Kiev sui minerali sarà firmato giovedì prossimo: lo ha detto Donald Trump nello studio Ovale con Giorgia Meloni. 


"Insieme possiamo fare meglio, possiamo difendere la libertà dell'Ucraina e costruire una pace giusta e duratura". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando nello Studio Ovale per l'incontro con Donald Trump. 


"Oggi è stato fatto un eccellente lavoro, di qualità, sulla sostanza. C'è una convergenza sui temi della pace in Ucraina tra europei e americani. La Francia ha avviato una dinamica per una tregua solida e una pace stabile in Ucraina": lo hanno detto fonti dell'Eliseo al termine della giornata di incontri a Parigi fra i vertici di Francia, GB e Germania, con esponenti del governo americano ed emissari di Trump e due ministri del governo ucraino.


"L'Italia è stata molto uttile nel sostegno all'Ucraina". Lo ha detto Donald Trump a Giorgia Meloni sottolineando che "siamo vicini alla fine della guerra ma vedremo nei prossimi giorni". 


L'Ucraina è pronta a spendere 15 miliardi di dollari per acquistare dieci sistemi di difesa aerea Patriot prodotti negli Stati Uniti, con l'obiettivo di proteggere le città densamente popolate dagli attacchi missilistici e con droni lanciati dalla Russia. Lo ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista rilasciata alla CBS News. Zelensky ha affermato di aver fatto la proposta direttamente all'ex presidente Donald Trump, e in precedenza anche all'amministrazione Biden: "L'ho detto molto chiaramente al presidente Trump: ecco cosa possiamo fare," ha riferito. Le autorità ucraine sollecitano da tempo un maggiore sostegno in termini di difesa aerea da parte degli alleati occidentali, avvertendo che le forniture attuali non sono sufficienti a contrastare l`intensità degli attacchi russi.


L'Ucraina e gli Stati Uniti potrebbero firmare in modalità online un memorandum d'intenti sulla futura conclusione di un accordo sui minerali. Lo ha riferito Volodymyr Zelensky, evidenziando che l'incontro tecnico svoltosi la scorsa settimana a Washington è stato produttivo e positivo.


La Cina fornisce armi alla Russia per la sua guerra contro l'Ucraina. "Kiev ha ricevuto informazioni rilevanti in merito alla loro cooperazione", ha affermato Volodyymyr Zelensky. Si tratterebbe, in particolare, di polvere da sparo e artiglieria.


È attualmente in corso il secondo ciclo di incontri all'Eliseo, questa volta con un gruppo più ampio di partner europei. Il segretario di Stato americano Marco Rubio e l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff hanno parlato con alti rappresentanti delle amministrazioni britannica, franco-tedesca e ucraina. Lo riporta il Guardian. 


La via principale per arrivare a una soluzione del conflitto in Ucraina sono i colloqui tra Russia e Usa, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Il filo conduttore principale su cui si sta lavorando per arrivare a una soluzione in Ucraina sono i contatti russo-americani, che continuano", ha detto il portavoce, citato dall'agenzia Tass.  


"La responsabilità di quanto accaduto a Sumy è certamente di Zelensky". E' quanto ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass. La portavoce ha poi accusato Kiev di "continuare a ignorare la moratoria sugli attacchi agli impianti energetici". "Mosca ha già registrato più di 80 attacchi di questo tipo da parte di Kiev dal 18 marzo", ha sostenuto.


Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito che le quattro regioni ucraine parzialmente occupate di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia sono "parte integrante della Federazione Russa". Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. 


La Russia si aspetta dall'Europa e dall'Ucraina "un orientamento verso la soluzione pacifica" del conflitto. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov parlando delle consultazioni di oggi a Parigi tra ucraini, europei e americani. "Purtroppo dagli europei vediamo un orientamento verso la continuazione del conflitto", ha aggiunto. 


Mentre una delegazione ucraina di alto livello arrivava a Parigi per incontrare funzionari europei e americani, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto che vengano fatte "pressioni" sugli "assassini" affinché "pongano fine" all'invasione russa del suo Paese. "Dobbiamo fare pressione sugli assassini 'russi' affinché pongano fine a questa guerra e garantiscano una pace duratura", ha affermato su Telegram.


Il principale collaboratore di Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, e i ministri degli Esteri e della Difesa ucraini Andriy Sybiga e Rustem Umerov sono a Parigi per incontrare "rappresentanti" americani ed europei nell'ambito degli sforzi per un cessate il fuoco. Lo fa sapere il capo di gabinetto di Zelensky, mentre il segretario di Stato americano Marco Rubio e l'inviato presidenziale Steve Witkoff sono ancora attesi nella capitale francese. L'annuncio di Yermak sui social media precisa che hanno in programma di incontrare "rappresentanti di Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti", senza specificare chi. 


Sale a tre morti il bilancio del raid russo a Dnipro. Lo ha reso noto il Servizio di emergenza statale ucraino, come riporta Ukrainska Pravda, aggiungendo che tra loro c'è anche un bambino. 


"Le truppe russe hanno attaccato massicciamente in serata la città di Dnipro con i droni kamikaze Shahed. I bombardamenti hanno provocato diversi incendi". Lo ha riferito Rbc-Ucraina, citando il presidente del Consiglio regionale di Dnipropetrovsk, Mykola Lukashuk e il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Serhiy Lysak. Il bilancio provvisorio del raid è di una persona è morta e altre sette sono rimaste ferite, tra cui due bambini.

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