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Nato: "Sulle relazioni con la Russia non si tornerà indietro". Usa: "Se la Cina fornirà armi ai russi, ci saranno conseguenze". Spazio aereo su San Pietroburgo chiuso per un'ora per un'esercitazione
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al 370esimo giorno. Un drone è precipitato vicino a Kolomna, a un centinaio di chilometri da Mosca. "La fine di questa guerra non prevede un ritorno alla normalità nelle relazioni con la Russia, non si torna indietro", ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto sapere che per le truppe ucraine la situazione a Bakhmut, nell'est del Paese, si sta facendo "sempre più complicata" mentre gli Usa, per bocca del portavoce del Consiglio della Sicurezza nazionale John Kirby, avvertono la Cina: "Se Pechino fornirà armi alla Russia ci saranno delle conseguenze". Ma per il capo dell'intelligence ucraina non ci sarebbe alcun segnale che Pechino stia valutando l'invio di armi a Mosca. Il ritorno della Crimea all'Ucraina "è impossibile", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov spiegando di ritenere invece valide le proposte di Pechino per una soluzione pacifica. La chiusura, durata circa un'ora, dello spazio aereo su San Pietroburgo era dovuta a un'esercitazione. Moldavia: i filorussi provano a entrare nella sede del governo.
L'allarme aereo è scattato in diverse regioni dell'Ucraina, anche a Kiev. Le sirene, scrive Unian, stanno suonando inoltre nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Poltava, Kharkiv, Poltava, Cherkasy, Kirovohrad e nel distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Poltava, Dmytro Lunin, ha riferito su Telegram che un veicolo aereo senza pilota russo è stato abbattuto sopra la regione di Poltava.
"Ci stiamo occupando della situazione al fronte. La più difficile è a Bakhmut, dove l'intensità dei combattimenti non fa che aumentare". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale.
Centinaia di manifestanti del partito filorusso Sor sono scesi in piazza a Chisinau, capitale della Moldavia, chiedendo le dimissioni del governo della presidente Maia Sandu e le elezioni anticipate. Una parte del corteo, scrivono media moldavi, tra cui Newsmaker, ha cercato di fare irruzione nella sede del governo: dopo essere stati fermati dalla polizia, i dimostranti si sono diretti verso il municipio della città. Alcuni di loro sono stati arrestati.
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Il drone UJ-22 di fabbricazione ucraina abbattuto vicino a Mosca "probabilmente era un tentativo di prendere di mira le infrastrutture civili". A dirlo sul suo canale Telegram è il governatore regionale Andrei Voroyov, anche se l'Ucraina non ha rivendicato la responsabilità degli attacchi in Russia. Il drone è caduto nei prezzi di Guabastovo, nella reionge di Kolomna, a 100 chilometri da Mosca, vicino a una sede di Gazprom, ma il gigante russo ha fatto sapere che le sue operazioni nella regione non sono state interrotte. "Non ci sono vittime o danni sul terreno", ha aggiunto Vorobyov. "L'Fsb (il servizio di sicurezza russo) e altre autorità competenti stanno indagando".
"I crimini commessi dalla Federazione russa nei territori dell'Ucraina non devono rimanere impuniti, tutti i colpevoli devono essere assicurati alla giustizia". Lo ha affermato Volodymyr Zelensky in un incontro con il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan, secondo il canale Telegram del presidente citato da Ukrinform. Dell'incontro ha dato conto la stessa presidenza, sottolineando anche che Zelensky ha rimarcato l'importanza dell'apertura prevista a breve dell'ufficio del procuratore della Corte penale internazionale in Ucraina, affermando che Kiev è pronta a facilitare il suo lavoro in ogni modo possibile.
La Finlandia ha iniziato i lavori per costruire un muro al confine con la Russia. Lo riporta il quotidiano locale Yle spiegando che sono stati rimossi gli alberi ai lati del valico di frontiera di Imatra che saranno sostituiti da tre chilometri di recinzione. Il porgoetto finale di Helsinki prevede una recinzione di 200 chilometri con filo spinato, sensori con visori notturni, luci e altoparlanti.
Il presidente Vladimir Putin ha firmato e promulgato oggi la legge che prevede la sospensione da parte della Russia del New Start, l'ultimo trattato bilaterale con gli Usa sulla limitazione delle armi nucleari. Lo riferiscono le agenzie russe. La legge era stata approvata all'unanimità dalle due camere del Parlamento su proposta dello stesso presidente.
I russi stanno fortificando le strade che portano in Crimea con barriere e trincee. Lo ha riferito l'American Enterprise Institute. Le immagini satellitari dell'area, scattate il 25 febbraio, mostrano barriere difensive lungo le strade. Nel 2014, le forze sostenute dal Cremlino hanno conquistato la Crime e l'hanno illegalmente annessa togliendola all'Ucraina.
I servizi di sicurezza interni russi devono essere vigili per sventare i tentativi della "feccia" che cerca di provocare divisioni interne usando le armi del "separatismo, del nazionalismo, del neonazismo e della xenofobia". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, incontrando i vertici dell'Fsb, avvertendo che stanno aumentando in Russia i pericoli derivanti da questi fenomeni. Lo riferisce l'agenzia Tass.
Vladimir Putin ha ordinato ai servizi di sicurezza interni di continuare a neutralizzare le attività di chi cerca di dividere la Russia. Lo riferisce l'agenzia Tass.
"La fine di questa guerra non prevede un ritorno alla normalità nelle relazioni con la Russia, non si torna indietro: so che è difficile spendere di più in difesa perché c'è meno spazio per altre cose che reputiamo importanti, come la salute e l'istruzione, lo capisco. Ma non c'è nulla di più importante della nostra sicurezza, dunque dobbiamo spendere di più. Sono felice che la maggior parte degli alleati ora veda il 2% del Pil nella difesa come un punto di partenza e non di arrivo". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parlando al summit delle nazioni nordiche.
Un drone "è precipitato" vicino a Kolomna, un centinaio di chilometri a sud-est di Mosca. Lo ha detto il governatore della regione della capitale, Andrei Vorobyov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
L'agenzia statale russa Ria Novosti scrive che lo spazio aereo su San Pietroburgo, poi riaperto, era stato chiuso a causa di un oggetto volante non identificato. L'agenzia cita i servizi d'emergenza della città.
"Il 22 febbraio, un'influente organizzazione non governativa americana ha tenuto una conferenza sugli eventi in Ucraina. Durante questo evento, l'ex ambasciatore Usa in Russia John Sullivan ha rilasciato una dichiarazione: 'Le truppe russe stanno pianificando l'uso di armi chimiche nella zona di un'operazione militare speciale'. Consideriamo questa informazione come l'intenzione degli Stati Uniti e dei loro complici di effettuare una provocazione in Ucraina utilizzando sostanze chimiche tossiche". Lo ha detto il capo delle truppe di protezione contro le radiazioni, la chimica e la biologia delle Forze armate della Russia, il tenente generale Igor Kirillov, durante un briefing di cui riferisce l'agenzia di stampa russa Tass. Secondo Kirillov, i preparativi per la provocazione "sono in pieno svolgimento".
"Per i russi una pausa operativa è essenziale per rigenerarsi e prepararsi a una guerra di lungo corso. Mosca cerca di sfruttare questo periodo di relativa stasi per riavviare le attività del complesso militare-produttivo russo che, pur restando significativo per capacita' produttive, inizia a risentire dell'impatto delle sanzioni occidentali". Così la relazione annuale dell'intelligence al Parlamento. L'anno, aggiunge, "si è chiuso anche con il riconoscimento da parte del Presidente Putin delle difficoltà incontrate nel Donbass per contrastare le forze ucraine, segnale che, collegato alla proposta di ristrutturazione delle forze armate russe - con un incremento dell'organico totale fino a 1,5 milioni di soldati - conferma l'intento di proseguire il conflitto fino al conseguimento degli obiettivi cardine ricercati da Mosca"
Il ministero della Difesa russo ha detto che due droni ucraini sono stati neutralizzati la notte scorsa dai sistemi di difesa elettronica mentre erano diretti contro infrastrutture civili nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. In precedenza Ukrainska Pravda aveva riferito che esplosioni erano state udite nella regione, seguite da un incendio in una locale raffineria del colosso petrolifero controllato dal governo russo, Rosneft.
La chiusura dello spazio aereo sui cieli di San Pietroburgo questa mattina è stata realizzata nell'ambito di un'esercitazione. Lo afferma una nota del ministero della Difesa di Mosca, riportata dalle principali agenzie di stampa russe tra cui la Tass. "Il 28 febbraio, le forze di servizio della zona occidentale di responsabilità della difesa aerea hanno condotto una sessione di addestramento sull'interazione con le autorità civili di controllo del traffico aereo", ha riferito il ministero. "Durante l'addestramento, le forze di difesa aerea in servizio hanno risolto problemi di rilevamento, intercettazione e identificazione del presunto obiettivo dell'intruso, oltre che di interazione con i servizi di emergenza e le forze dell'ordine in caso di una situazione di emergenza".
"Quando la guerra finirà, dobbiamo essere sicuri che la storia non si ripeta e che Putin non possa invadere l'Ucraina un'altra volta". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parlando della necessità di rafforzare le capacità di autodifesa di Kiev. "Gli alleati hanno stabilito che il futuro dell'Ucraina è nella Nato, ma si tratta di una prospettiva di lungo termine".
Il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, ha smentito le affermazioni secondo cui la Cina starebbe valutando la possibilità di fornire armi alla Russia, dicendo ai media statunitensi di non avere visto "segni che tali cose siano state discusse". Alti funzionari statunitensi hanno espresso la preoccupazione sul fatto che la Cina starebbe prendendo in considerazione la possibilità di fornire attrezzature letali a Mosca. "Non condivido questa opinione", ha commentato Budanov. "Al momento non credo che la Cina accetterà il trasferimento di armi alla Russia. Non vedo alcun segno che si stia discutendo di queste cose", ha insistito.
Le proposte cinesi per riportare la crisi ucraina nei binari di un percorso di soluzione pacifica, in termini di garanzia della sicurezza è coerente con l'approccio della Russia. L'ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista al quotidiano Izvestia. Peskov inoltre ha sostenuto che per tornare alla partecipazione della Russia al Nuovo Trattato START per la riduzione delle arme strategiche, l'Occidente guidato dagli Stati uniti deve cambiare il suo approccio comprendendo le preoccupazioni di sicurezza della Russia. "Questo è un punto molto importante nel piano cinese, che è certamente coerente con il nostro approccio", ha detto il portavoce.
Il governo del Giappone ha aggiunto altri 143 individui ed entità' alla lista dei soggetti vicini alla Russia sanzionati a seguito del conflitto in Ucraina. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri giapponese tramite una nota. La lista include tra gli altri il produttore di armamenti Concern Kalashnikov, Rosbank, istituti dell'Accademia russa delle scienze e la milizia privata Wagner Group. Tra gli individui aggiunti alla lista delle sanzioni figurano invece il viceministro della Difesa russo Viktor Goremykin, il presidente di Kalashnikov Alan Lushnikov e una serie di funzionari dello stato maggiore congiunto delle forze armate russe. L'annuncio delle nuove sanzioni segue di pochi giorni l'accordo raggiunto dai ministri delle Finanze del G7 per un ulteriore inasprimento del regime sanzionatorio a carico della Russia.
Gli Usa, per bocca del portavoce del Consiglio della Sicurezza nazionale John Kirby, avvertono la Cina. "Non è nel migliore interesse di Pechino fornire armi alla Russia - ha detto in una intervista alla Cnn -: abbiamo detto loro chiaramente che ci sarebbero delle conseguenze". Kirby lo ha affermato rispondendo a una domanda sulla possibile reazione americana nel caso in cui la Cina fornisse armi alla Russia per la guerra in Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso nel suo consueto discorso serale che la situazione per le truppe ucraine intorno a Bakhmut, nell'est del Paese, sta diventando molto difficile. "La situazione sta diventando sempre pù complicata", ha detto. "Il nemico sta sistematicamente distruggendo tutto ciò che può essere utilizzato per proteggere le nostre posizioni", ha aggiunto, definendo i soldati ucraini impegnati nella battaglia "veri eroi". Zelensky ha poi ringraziato "tutti coloro che aiutano i nostri soldati e fanno di tutto per garantire che i nostri difensori abbiano quante più armi possibili, armi a lungo raggio, armi potenti".