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Ultimo aggiornamento: 10 mesi fa

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Ucraina, l'esercito si ritira da Avdiivka | Biden chiama Zelensky: "Continueremo a sostenervi" | Gli Usa trasferiscono fondi russi confiscati per aiutare Kiev

I russi issano bandiere nella città ucraina e catturano soldati nemici. Putin: "Ancora ci preoccupa che l'Ucraina entri nell'Alleanza atlantica"

di Redazione online
17 Feb 2024 - 21:39

La guerra in Ucraina giunge al giorno 724. Le forze russe hanno preso la città di Avdiivka. Dopo violenti scontri le forze armante di Kiev hanno annunciato il ritiro. Bandiere russe sono state issate nel centro della città del Donetsk e l'esercito di Kiev ha anche reso noto che diversi soldati ucraini sono stati fatti prigionieri. Il presidente americano Biden chiama l'omologo Zelensky per ribadire il sostegno alla causa ucraina. Gli Usa trasferiranno inoltre all'Estonia 500mila dollari in fondi russi confiscati affinché siano utilizzati a sostegno del Paese invaso. La morte dell'oppositore russo Alexei Navalny in una colonia penitenziaria nell'Artico scatena le reazioni dei leader occidentali. Zelensky: "Putin ha solo due opzioni: finire al tribunale dell'Aja o venire ucciso da chi adesso uccide per lui".


Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con le forze armate per "l'importante vittoria" ottenuta nella città di Avdiïvka, nell'Ucraina orientale, dopo essere stato informato della campagna militare dal ministro della Difesa Sergei Shoigu.


Il presidente americano Joe Biden ha chiamato l'omologo ucraino Volodymr Zelensky "per sottolineare l'impegno degli Stati Uniti a continuare a sostenere l'Ucraina, in vista del secondo anniversario della brutale invasione della Russia". Il leader ucraino ha ammonito che l'esercito di Kiev è stato costretto a ritirarsi da Avdiivka, dopo che i soldati ucraini hanno dovuto razionare le munizioni a causa della diminuzione delle scorte a causa dell'inazione del Congresso, cosa che ha permesso alla Russia i primi notevoli guadagni sul terreno da mesi".


Gli Usa trasferiranno all'Estonia fondi russi confiscati perché siano utilizzati a sostegno dell'Ucraina. Lo ha annunciato il Dipartimento di Giustizia americano, lanciando così la prima operazione del genere dall'invasione russa del febbraio 2022. Si tratta di quasi 500mila dollari derivanti da "una rete di approvvigionamento illegale che tentava di importare in Russia una macchina utensile di alta precisione di origine statunitense con usi nei settori della difesa e della proliferazione nucleare". I fondi vengono trasferiti a Tallin perché la normativa non consente un trasferimento diretto all'Ucraina.


"Bisogna capire che c'è un Paese che vuole la guerra ed è la Russia. E non vuole fermarsi. Per questo la produzione di munizioni è fondamentale. Servono munizioni. Ce lo confermano le notizie dal fronte". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, durante il suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Kuleba ha sottolineato l'importanza di "agire insieme" perché "così siamo molto più forti". "Produzione collettiva e grandi quantità" di munizioni sono tra i requisiti per consentire a Kiev di sconfiggere la Russia, ha aggiunto. 


Il ministero della Difesa russo ha affermato oggi che la notte scorsa ha abbattuto 33 droni ucraini in cinque regioni del Paese: lo riporta Ukrainska Pravda. "La notte scorsa è stato fermato un tentativo del regime di Kiev di condurre un attacco terroristico utilizzando 33 Uav (droni, ndr) di tipo aereo contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa", si legge in un comunicato. Quattro droni sono stati distrutti sulla regione di Belgorod, altri quattro sulla regione di Voronezh, uno sulla regione di Kursk, 18 sulla regione di Bryansk e sei sulla regione di Kaluga.


In un documento del ministro Antonio Tajani a conclusione della riunione informale Esteri G7 a Monaco "abbiamo anche dedicato un messaggio chiaro affinché non si superino alcuni limiti nello spazio, dopo aver avuto notizie di possibili iniziative nucleari spaziali da parte della Russia". Il vicepremier lo ha dichiarato alla stampa alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 


"C'è un vitale e urgente bisogno che gli Usa decidano su un pacchetto per l'Ucraina perché Kiev ha bisogno di quel sostegno". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parlando alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 


Il ritiro dell'esercito ucraino dalla città di Avdiivka è stato "una decisione giusta" per "salvare quante più vite possibili", mentre i soldati ucraini lottavano per resistere all'assalto delle truppe russe. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.


"Putin ha solamente due opzioni: finire all'Aia (presso la Corte penale internazionale) o essere ucciso da una delle persone che lo circondano e che ora uccidono per lui". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 


"Se non agiamo adesso, Putin riuscirà a rendere i prossimi anni catastrofici, anche per altre nazioni". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Non c'è nessuno in Europa per cui questa guerra non sia una minaccia. Dobbiamo fare della sicurezza una realtà. Altrimenti vivremo in un mondo in cui le guerre locali non rimarranno tali, ma diverranno catastrofi", ha insistito.


"Il 24 febbraio 2022 poteva segnare la fine del mondo che conosciamo, un mondo di regole per proteggere la vita" e "il 2024 deve diventare il tempo in cui ristabilire completamente un ordine mondiale basato sulle regole". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "La Russia che non rispetta le regole deve restare nel passato, possiamo assicurarlo non facendo qualcosa, ma facendo tutto il necessario", ha aggiunto.


"Solo se saremo credibili Putin capirà che non ci sarà una pace dettata da Mosca. Non ci sarà una pace imposta per volere di Mosca". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando a Monaco di Baviera in apertura della seconda giornata della Conferenza sulla sicurezza e riferendosi all'impegno finanziario a sostegno dell'Ucraina.


"Le forze armate ucraine si ritirano da Avdiivka". Lo ha dichiarato - secondo quanto riportato dalla Tass - Oleksandr Syrskyy, comandante delle forze armate di Kiev. "Sulla base della situazione operativa che si è sviluppata attorno ad Avdiivka, al fine di evitare l'accerchiamento e per preservare la vita e la salute del personale militare, ho deciso di ritirare le nostre unità dalla città e passare alla difesa su linee più vantaggiose ", ha scritto Syrsky sulla sua pagina Facebook.


Proseguono i "violenti combattimenti nella città di Avdiivka" nell'est dell'Ucraina, dove "il nemico continua a infliggere fuoco di artiglieria e massicci bombardamenti, praticamente cancellando la città dalla faccia della terra". E' quanto ha scritto su Telegram il generale Oleksandr Tarnavsky, riferendo anche della cattura di diversi soldati ucraini durante manovre per abbandonare "posizioni distrutte e trincerarsi lungo nuove linee di difesa". "Lotteremo per ottenere il rilascio di tutti i nostri fratelli", ha scritto Tarnavskyi.

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