Affluenza oltre il 73%. Applausi per Yulia Navalnaya fuori dall'ambasciata russa a Berlino: "Ho scritto il nome di Alexei"
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina è giunta al giorno 753. Attacchi con droni sono stati registrati nella notte in numerose località della Russia. Alle elezioni presidenziali russe l'affluenza ha superato il 73% e a vincerle è Vladimir Putin con quasi il 90% dei voti. L'agenzia di stampa russa Tass lo annuncia a spoglio in corso perché il divario con gli avversari è ormai incolmabile. In giornata si sono formate code di elettori a numerosi seggi a Mosca nell'ora indicata per una protesta per Navalny e contro Putin. Applausi per Yulia Navalnaya fuori dall'ambasciata russa a Berlino: "Sulla scheda ho scritto il nome di Alexei", ha detto. Condanna da quasi tutto il mondo Occidentale verso delle elezioni considerate non regolari. In tutta la Russia sono state arrestate 74 persone. Mosca denuncia: "Droni ucraini contro un seggio elettorale a Zaporizhzhia".
La Russia è favorevole ai colloqui di pace con l'Ucraina, ma solo quando la parte opposta è veramente determinata a ricucire i rapporti e non stia semplicemente cercando di guadagnare tempo per la diminuzione delle scorte di munizioni. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Commentando la proposta del presidente francese Emmanuel Macron di dichiarare una tregua olimpica in Ucraina, Putin ha detto ai giornalisti: "Siamo pronti a considerare tutte le proposte, ma sempre, in ogni circostanza, saremo guidati dagli interessi nazionali e dalla situazione sul campo di battaglia". Quindi ha continuato: "L'ho già detto e lo ripeto: siamo favorevoli ai colloqui di pace, ma non se organizzati semplicemente perché il nostro avversario sta finendo le munizioni". A suo avviso inoltre i colloqui di pace sono possibili "se sono seriamente disposti a costruire relazioni pacifiche di vicinato tra i due paesi in una prospettiva a lungo termine e non cercano solo di prendersi una pausa di 18 o 24 mesi per il riarmo".
In caso di un conflitto su vasta scala tra Russia e Nato, il mondo sarà "ad un passo dalla terza guerra mondiale". Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, parlando con i media dal suo comitato elettorale. Lo riporta Ria Novosti. "Penso che tutto sia possibile nel mondo moderno, ma ho già detto, ed è chiaro a tutti, che questo porterebbe a un passo da una terza guerra mondiale su vasta scala. Penso che quasi nessuno sia interessato a questo", ha dichiarato.
Pronunciando il nome di Alexei Navalny in pubblico per la prima volta dopo anni durante una conferenza stampa trasmessa in tv, Vladimir Putin ha detto: "Per quanto riguarda il signor Navalny. Sì, è morto. Questo è un evento triste", quindi ha aggiunto: "Qualche giorno prima che il signor Navalny morisse, alcuni colleghi mi hanno detto... che c'era l'idea di scambiare il signor Navalny con alcune persone che sono in prigione nei paesi occidentali... Ho detto 'sono d'accordo'".
Putin vede ancora l'opportunità per la Francia di svolgere un ruolo positivo nel processo di pace Russia-Ucraina. Lo riferisce la Tass.
Le elezioni in Russia non sono state né libere né regolari ed hanno riguardato anche territori ucraini occupati illegalmente. Continuiamo a lavorare per una pace giusta che porti la Russia a terminare la guerra di aggressione all'Ucraina nel rispetto del diritto internazionale". Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
"Un evento triste". Così il presidente russo Vladimir Putin ha definito la morte del suo oppositore Alexei Navalny avvenuta in carcere circa un mese fa. Il presidente Vladimir Putin ha detto di essere stato informato dell'idea di liberare Alexei Navalny, giorni prima della morte del leader dell'opposizione. Il leader del Cremlino ha dichiarato di essere stato d'accordo con l'idea, a condizione che Navalny non tornasse più in Russia.
"I rapporti fra Russia e Cina sono molto stabili, si complementano. L'interazione continuerà". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rispondendo alle domande della stampa. Lo riporta Ria Novosti.
L'appello al voto del 'Mezzogiorno contro Putin "non ha avuto alcun effetto". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, rispondendo alle domande della stampa presso il suo comitato elettorale dopo la vittoria. "Anche io ho detto di andare a votare - ha aggiunto - se lo fa anche l'opposizione è comunque un appello al voto".
Vladimir Putin ha sottolineato che la sua vittoria alle elezioni consentirà alla Russia di consolidare la società e diventare "più forte ed efficace". "Nessuno sopprimerà mai la Russia quando saremo consolidati, siamo una famiglia unita", ha detto. "Non importa quanto abbiano cercato di spaventarci, di sopprimere la nostra volontà, la nostra coscienza, nessuno ci è mai riuscito nella storia. Hanno fallito ora e falliranno in futuro", ha aggiunto, tra l'esultanza dei suoi supporter. La mia vittoria, ha aggiunto, dimostra che la Russia ha fatto bene a scegliere la sua strada attuale.
"Chiunque voglia intimorirci, schiacciare la nostra volontà e la nostra coscienza, non ce la farà mai: mai è accaduto nella storia della Russia e mai accadrà", ha dichiarato Vladimir Putin. "Le elezioni non sono una formalità, la volontà unita del popolo è composta dalla voce dei cittadini russi e la fonte del potere in Russia è il popolo", ha detto. Putin ha aggiunto che "c'è tanto lavoro da fare, tanti compiti da portare a termine" e ha esaltato l'unità del popolo russo a suo avviso dimostrata dal voto: "in un Paese multietnico e multiconfessionale oggi tutti si sentono una famiglia sola". "Posso dire con certezza assoluta che tutti i piani grandiosi predisposti verranno tutti portati a termine, gli obiettivi saranno tutti raggiunti - ha sottolineato - ci aspettano tanti compiti concreti, il risultato delle elezioni significa fiducia da parte dei cittadini, la loro speranza che tutto verrà realizzato. Desidero ringraziare tutti voi e i cittadini per questa fiducia e sostegno".
"Il risultato delle elezioni rappresenta la totale fiducia dei cittadini, sul fatto che faremo tutto come da programma". Lo ha detto il presidente russo Putin parlando dal quartier generale della sua campagna elettorale a conclusione delle elezioni. Putin ha espresso un ringraziamento anche ai soldati che combattono in Ucraina.
"Ci sono le condizioni per avanzare ulteriormente, affinché la Russia sia più salda, più forte, più efficace", ha dichiarato Vladimir Putin dal quartier generale della sua campagna elettorale a Mosca, dopo la vittoria alle presidenziali che si sono concluse oggi con un plebiscito a suo favore.
Vladimir Putin ha ufficialmente vinto le elezioni presidenziali russe. Lo scrive l'agenzia Tass spiegando che, quando sono stati scrutinati il 60% delle schede l'attuale leader del Cremlino ha conquistato l'87,26% dei consensi ed è irraggiungibile dagli altri candidati. Al secondo posto si trova l'esponente del Partito Comunista Nikolai Kharitonov con il 4,11% dei voti, al terzo e quarto posto Vladislav Davankov (Popolo Nuovo) e Leonid Slutsky (LDPR) rispettivamente con il 4,01% e il 3,11%.
Vladimir Putin è in testa con l'87,34% alle elezioni presidenziali con il 50,02% delle schede scrutinate. Per il leader del Cremlino sono già stati espressi più di 33,95 milioni di voti come risulta dai dati pubblicati dalla Commissione elettorale centrale della Federazione Russa. Lo riporta la Tass.
"Queste elezioni sono state chiaramente né libere né giuste dato che Putin ha imprigionato gli oppositori politici prevenendo cosi' che corressero contro di lui". Lo afferma il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Londra deplora le elezioni "non libere ed eque" in Russia. "Le urne si sono chiuse in Russia, dopo lo svolgimento illegale delle elezioni sul territorio ucraino, la mancanza di scelta per gli elettori e l'assenza di un monitoraggio indipendente da parte dell'Osce. Non sono queste le caratteristiche di elezioni libere ed eque", ha scritto su X il ministro degli Esteri britannico David Cameron.
Il Ministero degli Interni russo non ha registrato alcuna violazione che possa influenzare i risultati delle elezioni presidenziali. Lo ha riferito il viceministro degli Interni, Alexander Gorovoy. Lo riporta Interfax."I dipendenti degli organi degli affari interni non hanno identificato alcuna violazione della legislazione elettorale che potrebbe influenzare direttamente i risultati elettorali nelle specifiche commissioni elettorali distrettuali", ha affermato.
La vittoria di Vladimir Putin, che sarebbe arrivata con un plebiscito nei suoi confronti, "non ha nulla a che fare con la realtà": lo ha denunciato Leonid Volkov, ex braccio destro di Alexei Navalny che nei giorni scorsi è stato aggredito a martellate in Lituania.
Vladimir Putin ottiene l'88% delle preferenze alle presidenziali in Russia quando sono stati scrutinati il 25% dei seggi. Lo rende noto la commissione elettorale, secondo quanto riporta la Tass.
Vladimir Putin è un uomo "malato di potere" che vuole "regnare per sempre". Lo dice scrive sui social Volodymyr Zelensky, mentre arrivano i primi dati che confermano il plebiscito nei confronti del leader russo. "È chiaro a tutti che questo personaggio, come è successo tante volte nella storia, è semplicemente ubriaco di potere e sta facendo tutto il possibile per regnare in eterno e non c'è male che non commetterà per prolungare il suo potere personale", ha detto il presidente ucraino, definendo il voto russo "senza alcuna legittimità".
Secondo i primi exit poll diffusi a conclusione delle elezioni presidenziali, Vladimir Putin ottiene l'87% dei voti. Nikolai Kharitonov ottiene il 4,6% dei voti, Vladislav Davankov il 4,2% e Leonid Slutsky il 3,0%.
L'affluenza alle urne di persona alle elezioni presidenziali russe ha raggiunto il 73,33% alla chiusura dei seggi. Lo riferisce la Tass, citando i dati della commissione elettorale centrale. I dati non includono l'affluenza alle urne online. A partire dalle 20 ora di Mosca (le 18 in Italia), i seggi elettorali sono chiusi in tutte le regioni del Paese, a eccezione dell'exclave più occidentale di Kaliningrad.
L'Occidente ha fallito nel suo tentativo di interferire nelle elezioni presidenziali in Russia. Lo ha affermato il ministero russo degli Esteri citato dalla Tass.
Yulia Navalnaya, moglie del defunto oppositore del presidente russo Vladimir Putin, Alexei Navalny, ha dichiarato di aver scritto il nome del marito sulla scheda elettorale. Navalnaya ha votato per le presidenziali russe a Berlino, acclamata dai suoi sostenitori.
Urne chiuse a Mosca e in gran parte della Russia europea. "Tutti e tre i giorni delle elezioni presidenziali russe a Mosca si sono trascorsi senza gravi violazioni che potrebbero influenzare i risultati finali delle votazioni", ha detto ai giornalisti Olga Kirillova, presidente della Commissione elettorale della città di Mosca.
La Moldavia ha smentito le notizie su un attacco con un drone nella regione separatista della Transnistria, affermando che si tratta solo di "un tentativo di provocare paura e panico". Le autorità locali avevano accusato l'Ucraina di aver attaccato una base militare a Tiraspol. "Le autorità di Chisinau, in contatto con la parte ucraina, non confermano alcun attacco alla regione della Transnistria", ha affermato il governo di Chisinau.
Un drone kamikaze ha attaccato una base militare in Transnistria, la regione separatista filo-russa in Moldavia. Lo affermano le autorità locali che accusano l'Ucraina. Immagini rilanciate sui social da media della regione mostrano i resti di un elicottero che sarebbe stato distrutto nell'attacco. Secondo il primo canale della tv locale, a seguito dell'esplosione è scoppiato un incendio nella base a Tiraspol, capitale della regione separatista. Per ora non sono segnalate vittime.
Secondo i dati pubblicati sul sito web della Commissione elettorale centrale, l'affluenza alle urne alle elezioni presidenziali russe alle 16:03 ora di Mosca (le 14.03 in Italia) è stata del 70,01%. Nelle quattro regioni dell'Ucraina attualmente sotto il controllo di Mosca (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia) l'affluenza alle urne ha superato l'80%. Lo riporta Ria Novosti.
È stata accolta da applausi e abbracci Yulia Navalnaya, la vedova di Aleksei Navalny, che ha scelto la fila degli elettori fuori dall'ambasciata russa a Berlino per celebrare l'iniziativa "Mezzogiorno contro Putin", rilanciata dal marito poco prima di morire. Come si vede da diversi account social, è apparsa rilassata e sorridente, con in mano un mazzo di fiori, mentre in tanti la salutano e le chiedono un selfie.
Sale a 74 il numero di persone arrestate in Russia per aver protestato fuori dai seggi in quest'ultima giornata elettorale. Lo rende noto la ong Ovd-Info.
"Viviamo in un momento senza precedenti. La democrazia e la libertà sono sotto attacco. Putin è in marcia sull'Europa e il mio predecessore si inchina a lui e gli dice di fare quello che vuole. Ma noi non ci inchineremo, io non mi inchinerò". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden riferendosi a Donald Trump. "Il veleno scorre nelle vene della nostra democrazia. La disinformazione è ovunque. C'è un ciclo tossico di rabbia e cospirazione", ha aggiunto.
L'ambasciatore russo a Roma, Alexei Paramonov, ha elogiato oggi le autorità italiane che, ha detto, "a differenza di numerosi altri leader dei Paesi occidentali, fin dall'inizio non hanno interferito con l'organizzazione dei seggi elettorali e lo svolgimento delle elezioni presidenziali russe in Italia". "È stata organizzata un'interazione costruttiva con le autorità e le forze dell'ordine al fine di prevenire possibili incidenti o provocazioni e anche di creare un ambiente favorevole e sicuro per il voto", ha detto il diplomatico, citato dalla Tass, mentre votava presso la sede dell'ambasciata.
Le forze russe affermano di aver conquistato un villaggio, quello di Mirnoye, nella regione ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha detto il ministero della Difesa, citato dall'agenzia Ria Novosti.
A metà della terza e ultima giornata delle presidenziali in Russia l'affluenza dei votanti ha superato il dato del 67,5% registrato nel 2018, quando le elezioni si tennero in un solo giorno. Lo riferisce la Commissione elettorale centrale, citata dalla Tass.
Una persona ha lanciato due bottiglie molotov contro l'ambasciata russa a Chisinau, in Moldavia, dove erano in corso le operazioni di voto per le presidenziali. "Due bottiglie molotov sono state lanciate nel cortile dell'ambasciata, l'aggressore è stato arrestato dalle forze dell'ordine", ha detto alla Tass il portavoce della missione diplomatica, Anatoly Loshakov.
Almeno 47 persone sono state fermate in Russia, nel corso della manifestazione "Mezzogiorno contro Putin" organizzata in occasione della giornata conclusiva delle elezioni presidenziali. Lo segnala l'ong Ovd-Info. Sette, precisa l'organizzazione, si registrano a Mosca, 5 a San Pietroburgo e 23 a Kazan.
Lunghe file si stanno formando davanti a diversi seggi elettorali nel centro di Mosca. Sulla storica via Arbat si è formata una coda di alcune centinaia di persone intorno a mezzogiorno, quando era in programma la protesta indetta dalla vedova di Navalny. La polizia, presente in forze, si limita a sorvegliare la situazione e regolare il flusso degli elettori. Diversi media e social mostrano anche file in altri seggi, fra cui uno a San Pietroburgo.
Più di 125mila persone hanno votato all'estero in 230 seggi elettorali in 111 Paesi. Lo ha annunciato il rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta l'agenzia Tass.
Nell'estremo oriente russo sono già stati chiusi i seggi per le elezioni presidenziali, dopo tre giorni di votazioni. Urne chiuse in Chukotka e in Kamchatka, due regioni dove il fuso orario è nove ore avanti rispetto a Mosca, e dove il dato sull'affluenza è molto differente: in Chukotka ha votato l'84,18% mentre in Khamchakta il 68,25%.
Le difese antiaeree sono entrate in azione nei pressi dell'aeroporto internazionale di Vnukovo a Mosca. Il sindaco della capitale, citato dalla Tass, ha detto che un drone è stato abbattuto nei pressi di un altro aeroporto internazionale, quello di Domodedovo. Non si registrano vittime.
Un razzo lanciato dalle forze ucraine ha colpito la città russa di Belgorod, vicino al confine ucraino, uccidendo una ragazza di 16 anni e ferendo un'altra persona. Lo afferma il governatore dell'Oblast russa, citato dall'agenzia Tass.
Attacchi con droni sono stati registrati nella notte in numerose località della Russia. Oltre a una raffineria nella regione di Krasnodar, sono state prese di mira numerose infrastrutture. Le forze armate russe, secondo quanto riporta la Tass, hanno abbattuto velivoli nel quartiere Domodedovo e nel quartiere di Stupinsky di Mosca, nel distretto di Ramensky vicino alla capitale, nella regione di Rostov e in quella di Belgorod, dove sono state danneggiate le linee elettriche e del gas. In totale, nella notte tra sabato e domenica, i sistemi di difesa aerea della Russia hanno intercettato e distrutto 35 droni in otto regioni.
L'affluenza totale alle elezioni presidenziali russe in tutto il Paese è stata del 60,04% alle ore 09:30 (orario di Mosca). Lo riferisce l'agenzia Tass riportando i dati sul sito ufficiale della Commissione elettorale centrale della Federazione Russa. I dati dell'affluenza non tengono conto del voto elettronico a distanza.
"Dobbiamo proseguire con gli aiuti militari ed economici a Kiev. Certe fughe in avanti, come la disponibilità a inviare truppe e i vertici a due o a tre, non servono a dimostrare la compattezza e l'unione dell'Europa. Anche a livello Nato. Con la decisione di non far entrare l'Ucraina si è dato un segnale preciso: un conto è difendere l'indipendenza di quello Stato, un conto è dichiarare guerra alla Russia, che nessuno vuole". Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista ad Avvenire.
Secondo Mosca, un attacco di drone ucraino ha colpito un seggio elettorale per le presidenziali russe nella parte della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata: lo scrive la Tass, citando un politico filorusso locale. L'attacco, scrive l'agenzia russa, è avvenuto nella cittadina di Kamenka-Dneprovskaya, vicino alla linea del fronte, e l'edificio colpito della locale Casa della Cultura, che ospitava il seggio, ha preso fuoco. Non ci sono vittime, ma il ministero russo per le emergenze afferma che non si è potuto intervenire per spegnere le fiamme perché "gli attacchi nemici continuavano".
Il presidente francese Emmanuel Macron ha riaffermato che operazioni sul terreno in Ucraina da parte occidentale potrebbero essere necessarie "a un certo punto". "Il nostro dovere è prepararci a tutti gli scenari. Sarebbe un errore, una colpa non farlo".