Von der Leyen: "Il mondo è diventato più pericoloso e l'Ue si deve svegliare". Borrell: "Preparare i cittadini alla guerra? Non bisogna spaventare, non è imminente". Orban si congratula con Putin per la rielezione
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina è giunta al giorno 757. Nelle conclusioni del Consiglio europeo c'è l'articolo sulla necessità "imperativa" di preparare i cittadini Ue al rischio di guerra "in vista di una futura strategia di prontezza". La presidente Ursula von der Leyen aveva spiegato: "Il mondo è diventato più pericoloso e l'Ue si deve svegliare, sappiamo che le ambizioni di Putin non si fermano all'Ucraina". Ma Borrell aveva chiesto di abbassare i toni: "Non bisogna spaventare, la guerra non è imminente". Michel chiede un cambio di paradigma sulla difesa: "Abbiamo deciso di rafforzare il pilastro europeo". Intanto Zelensky bacchetta l'Ue: "La scarsa fornitura di munizioni è umiliante". Il premier ungherese Viktor Orban invece si congratula con Vladimir Putin "per la sua rielezione, sottolineando che la cooperazione tra Ungheria e Russia, basata sul rispetto reciproco, consente importanti discussioni anche in contesti geopolitici difficili".
"Le munizioni sono una questione vitale. Sono grato per la creazione del Fondo di assistenza all'Ucraina, che ammonta a 5 miliardi di euro, e per il sostegno all'iniziativa della Repubblica Ceca di acquistare munizioni per i nostri soldati. Tutto questo ci aiuterà. Grazie. Purtroppo l'uso dell'artiglieria in prima linea da parte dei nostri soldati è umiliante per l'Europa, nel senso che l'Europa può fornire di più. Ed è fondamentale dimostrarlo ora". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento al vertice Ue.
"Credo profondamente a un cambiamento di paradigma del progetto europeo, che era fondato sulla cooperazione e la prosperità, mentre la difesa era affidata alle competenze nazionali, oggi abbiamo deciso di rafforzare il pilastro europeo". Lo ha detto Charles Michel al termine del Consiglio Europeo.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato di aver proposto dei dazi sull'importazione dei cereali russi all'interno dell'Ue.
L'articolo sulla prontezza alle crisi è nelle conclusioni del Consiglio Europeo, ma in una sezione diversa (a sé stante) rispetto alla bozza pre-vertice. La formulazione viene dunque confermata, con i leader che sottolineano "la necessità imperativa" di una "preparazione militare-civile rafforzata" e di una "gestione strategica" delle crisi nel contesto dell'evoluzione del panorama delle minacce.
L'accordo raggiunto dai 27 per utilizzare i proventi provenienti dagli asset russi congelati potrà consentire di avere a disposizione per quest'anno tre miliardi di euro da spendere per l'acquisito di equipaggiamenti militari da fornire a Kiev. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al termine della prima giornata del vertice Ue.
"Soprattutto nel Donbass e nelle zone ucraine dove c'è l'occupazione è stata una farsa, e non è che siano state elezioni così trasparenti in altre parti della Russia, abbiamo visto le immagini di soldati che entravano mentre la gente votava. Ci sono sistemi un po' più democratici nel mondo". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Dritto e Rovescio su Rete4 rispondendo a una domanda sulle presidenziali in Russia.
"L'appello rivolto agli europei affinché siano consapevoli delle sfide che ci troviamo ad affrontare è positivo, ma non dobbiamo nemmeno esagerare. La guerra non è imminente. Ho sentito alcune voci dire: 'La guerra è imminente'. Ebbene, grazie a Dio, la guerra non è imminente. Viviamo in pace. Sosteniamo l'Ucraina. Non facciamo parte di questa guerra, sosteniamo semplicemente l'Ucraina. E dobbiamo prepararci per il futuro, aumentare le nostre capacità di difesa, aumentando le capacità di difesa della nostra industria". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell al suo arrivo al Consiglio europeo.
Dopo i risultati ufficiali delle elezioni, il premier ungherese Viktor Orban, in una lettera, si è congratulato con Vladimir Putin "per la sua rielezione, sottolineando che la cooperazione tra Ungheria e Russia, basata sul rispetto reciproco, consente importanti discussioni anche in contesti geopolitici difficili". È quanto rende noto il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs.
Quasi tutti i missili da crociera e balistici con cui la Russia ha attaccato Kiev erano puntati contro gli obiettivi della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa dell'Ucraina (Gur). Lo scrive l'Ukrainska Pravda citando una fonte dell'intelligence militare di Kiev.
"Sono abbastanza sicuro che stiamo inviando un segnale molto chiaro: Putin ha sbagliato i calcoli se ritiene che non saremo in grado di sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario e l'utilizzo dei profitti" degli asset russi immobilizzati "è un piccolo ma importante elemento fondamentale". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al consiglio europeo a Bruxelles.
L'Ucraina ai Paesi dell'Ue non ha "chiesto truppe ma istruttori militari". Lo ha detto in un'intervista a El País il premier ucraino Denys Shmyhal. "Non abbiamo chiesto truppe. Abbiamo le nostre forze militari e di difesa. E abbiamo truppe a sufficienza", ha spiegato il leader, sottolineando che Kiev è molto grata all'Ue e ai suoi partner per aver addestrato decine di migliaia di soldati ucraini in Europa. "Proponiamo ai nostri partner europei di inviare addestratori sul territorio ucraino, per accelerare questo processo, in quanto faciliterebbe la logistica e la comunicazione. Sono certo che il presidente francese Emmanuel Macron si riferisca a questo tipo di cooperazione", ha commentato Shmyhal.
L'invio di contingenti militari di Paesi Nato in Ucraina può portare a "conseguenze molto negative, persino irreparabili". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Il ministero della Difesa russo ha detto che le forze di Mosca hanno conquistato un altro centro abitato nel Donbass ucraino, quello di Tonenkoye, presso Avdiivka.
La Russia utilizzerà tutti i possibili meccanismi giudiziari e sceglierà altri metodi per rispondere se la Ue deciderà di confiscare i proventi dai suoi capitali congelati in Europa per destinarli a Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
"I terroristi russi non hanno missili tali da poter aggirare la difesa dei Patriots e di altri importanti sistemi mondiali. Ora questa protezione è necessaria qui in Ucraina. Da Kiev a Kharkiv, da Sumy a Kherson, da Odessa alla regione di Donetsk. Ciò è del tutto possibile se i partner hanno sufficiente volontà politica". Lo scrive su Telegram Volodymyr Zelensky alla luce dell'attacco missilistico russo della notte scorsa sulla capitale ucraina, durante il quale sono stati abbattuti, sottolinea, più di 30 missili, incluso uno ipersonico.
Indicatori finanziari, economici e militari russi suggeriscono che Mosca si sta preparando per un conflitto su larga scala con armi convenzionali con la Nato, non imminente ma probabilmente in un arco temporale più breve di quello che alcuni analisti occidentali avevano inizialmente ipotizzato. Lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw). La Russia, rileva il centro studi statunitense, non sembra aver affrontato una crisi finanziaria e l'aumento delle spese militari è diventato il più grande cambiamento nella politica di bilancio del Paese. Pertanto, secondo gli analisti, gli sforzi per garantire il futuro finanziario della Russia saranno più probabilmente mirati a creare condizioni di lungo termine che a risolvere problemi finanziari immediati.
Il Consiglio Europeo, nella bozza di conclusioni, sottolinea la necessità "imperativa" di una "preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata" e di una "gestione strategica delle crisi nel contesto dell'evoluzione del panorama delle minacce". Invita quindi il Consiglio a portare avanti i lavori e la Commissione, insieme all'Alto Rappresentante, a proporre "azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell'Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza". E per il presidente Ue Ursula von der Leyen "è chiaro che non c'è più spazio per le illusioni, il mondo è diventato più pericoloso e l'Ue si deve svegliare: sappiamo che le ambizioni di Putin non si fermano all'Ucraina". Mentre il presidente del Consiglio europeo Charles Michel aveva ammonito: "Se vogliamo la pace, dobbiamo preparare la guerra".
È di almeno dieci feriti il bilancio dell'attacco missilistico russo di stamattina su Kiev, secondo il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko. "Sei persone sono rimaste ferite nel quartiere Shevchenkivskyi e quattro in quello Sviatoshynskyi", ha scritto su Telegram.
Diverse esplosioni si sono verificate nel centro della capitale ucraina Kiev dopo un allarme aereo innescato da missili e droni lanciati dalla Russia. Vengono segnalati anche incendi. A partire dalle 5 ora locale si sono sentite decine di forti deflagrazioni e il fuoco della difesa aerea. "Frammenti di razzi sono caduti su un asilo nel distretto di Sviatoshynskyi", ha detto su Telegram il sindaco Vitali Klitschko aggiungendo che un condominio e alcune auto in altre zone erano in fiamme.
Ancora nessun annuncio da parte Usa sull'invio all'Ucraina dei missili a lungo raggio Atacms. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, che ha visitato a sorpresa Kiev. "Non ho nulla da annunciare oggi", ha detto rispondendo alla domanda di una giornalista. "Abbiamo avuto discussioni molto costruttive sul nostro sostegno militare e sulle capacità necessarie per garantire che tale sostegno sia quanto più efficace possibile", ha aggiunto Sullivan riferendo dei suoi colloqui con la leadership ucraina.