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Ucraina, media: "Biden autorizza attacchi in Russia con armi americane"

Dopo Polonia e Finlandia, anche la Danimarca: "Kiev può usare i nostri F-16 per colpire il nemico"

di Redazione online
30 Mag 2024 - 22:15

La guerra in Ucraina giunge al giorno 827. Secondo Politico, Joe Biden ha "segretamente"autorizzato Kiev a colpire in territorio russo con armi fornite dagli Usa, ma solo nell'area confinante con Kharkiv e non a lungo raggio. "L'Ucraina potrà utilizzare gli F-16 forniti dalla Danimarca per colpire obbiettivi militari in territorio russo", ha affermato il ministro degli Esteri danese Rasmussen. Stesse dichiarazioni erano state fatte in precedenza dal governo polacco e da quello finlandese. Anche il presidente americano Biden starebbe valutando il via libera a Kiev per attacchi in Russia con le armi a corto raggio fornite dagli Usa. Ci saranno "serie conseguenze", ha detto Putin. Il cardinale Parolin, segretario di Stato della Santa Sede: la possibilità di utilizzare armi fornite dalla Nato anche sul territorio russo "credo che debba preoccupare ogni persona che abbia a cuore le sorti del nostro mondo. Questo potrebbe comportare un'escalation che nessuno potrà più controllare: è una prospettiva davvero inquietante". Stoltenberg: "Kiev può ancora prevalere ma solo con il forte sostegno dagli alleati Nato". 

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Joe Biden ha dato all'Ucraina il permesso di colpire obiettivi in territorio russo, esclusivamente attorno all'area confinante con Kharkiv, usando le armi fornite dagli Stati Uniti. È quanto riporta il sito americano Politico, citando un funzionario americano e altre due persone a conoscenza della decisione. "Il presidente americano ha recentemente ordinato alla sua squadra di garantire che l'Ucraina sia in grado di utilizzare le armi statunitensi a scopi di contrattacco a Kharkiv, in modo che possa rispondere alle forze russe colpendole o preparandosi a colpirle". La posizione Usa sugli attacchi a lungo raggio all`interno della Russia "non è comunque cambiata".


"C'è un impegno da parte dell'Ucraina a rispettare gli accordi e l'utilizzo delle armi è sotto controllo e devono sempre comunicare all'Italia come usano le armi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Praga. 


Sul tema dell'uso delle armi occidentali in Russia, nella Nato "non c'è una decisione congiunta, il minimo comune denominatore è aiutare l'Ucraina, poi ogni Paese decide come far utilizzare le proprie armi. Per noi la Costituzione impedisce di fare la guerra ad altri Paesi, quindi le armi italiane devono essere usate nel territorio ucraino per difendersi". Lo ha detto Antonio Tajani a Praga.


"Vediamo che i russi possono stare sul lato russo del confine con una visione che è più o meno la stessa della linea del fronte. Possono essere lì con l'artiglieria, i loro lanciamissili e gli aerei per munizioni e carburante, più sicuri di quanto sarebbero stati se avessero potuto essere attaccati con le armi più avanzate che l'Ucraina ha ricevuto. E quindi credo che sia giunto il momento di considerare alcune di queste restrizioni per consentire agli ucraini di difendersi davvero". Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa in apertura della ministeriale Esteri informale della Nato a Praga.


"La Cina sostiene l'economia di guerra della Russia, con l'export di tecnologia dual use: il 90% delle parti elettroniche che Mosca usa sono state importate l'anno scorso dalla Cina e questo significa che, senza Pechino, la Russia non sarebbe stata in grado di sostenere il conflitto". Lo ha detto Jens Stoltenberg alla Conferenza "75 anni di Nato: come mantenere la rotta?". 


"Quando i leader si incontreranno a luglio, al vertice Nato, prenderanno importante decisioni: le sfide che affronta l'Ucraina sono molteplici e può ancora prevalere ma solo con il forte sostegno dagli alleati Nato". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a Praga nel corso di una dichiarazione con il premier ceco Peter Fiala.


L'Ucraina potrà utilizzare gli F-16 forniti dalla Danimarca per colpire obbiettivi militari in territorio russo: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri danese, Lars Lokke Rasmussen. "Non è una politica nuova, fa parte delle clausole di fornitura: quando abbiamo discusso la questione in Parlamento abbiamo messo in chiaro fin dall'inizio che una parte dell'autodifesa consiste anche nel poter attaccare le strutture militari nel territorio dell'aggressore", ha concluso.


"Stiamo facendo passi avanti sulla rimozione delle restrizioni sull'uso delle armi da parte di Kiev". Lo ha detto il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Jan Lipavski', ospite della ministeriale Nato che si apre oggi a Praga. "Uso l'opportunità per chiedere a tutti gli alleati di avere una strategica unica sulla deterrenza della Russia e stiamo avendo una seria discussione su come garantire sostegno di lungo termine per l'Ucraina", ha aggiunto. "Capisco i timori da parte di alcuni Paesi, certe armi hanno una lunga gittata, ma dobbiamo usare la logica: è meglio abbattere un aereo piuttosto che i missili che porta".


Volchansk è in fiamme, la battaglia non si ferma neanche un minuto: lo ha riferito il servizio stampa della brigata ucraina Lyut, che ha anche pubblicato video della cittadina nella regione di Kharkiv che le truppe russe prendono d'assalto da settimane. Secondo Lyut, "i russi vogliono prendere il controllo di Volchansk, ma incontrano una forte resistenza da parte delle Forze di Difesa. Le forze nemiche cercano di insediarsi nelle case, ma soprattutto i soldati del reggimento d'assalto Tsunami della brigata Lyut della Guardia nazionale ucraina stanno respingendo il nemico e scacciando gli invasori casa per casa".


Gli eserciti di Cina e Russia "approfondiranno ulteriormente la fiducia reciproca e la cooperazione, amplieranno la portata delle esercitazioni congiunte e terranno regolarmente pattuglie congiunte marittime e aeree". Lo assicura il portavoce del ministero della Difesa di Pechino Wu Qian, respingendo le accuse di Usa e Gb di assistenza diretta allo sforzo bellico di Mosca contro l'Ucraina. "La parte cinese adotta sempre un atteggiamento prudente e responsabile sull'export di prodotti militari e gestisce rigorosamente quello di articoli a duplice uso", ha obiettato Wu nel briefing mensile. 


Gli Stati Uniti e la Nato intendono continuare la guerra con la Russia, e ciò causerà loro grandi danni. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.


La Russia darà risposte "proporzionate" e garantirà la sicurezza sulla questione del possibile uso di armi fornite dalla Nato a Kiev per colpire il suo territorio. Lo afferma il ministero degli Esteri, citato dalla Tass. 


Via libera dei ministri Ue ai dazi maggiorati sulle importazioni di prodotti agricoli - finora in gran parte esentati - dalla Russia e dalla Bielorussia, a partire dal primo luglio. Lo annuncia il commissario Ue per il Commercio, Valdis Dombrovskis. La misura punta a "impedire che il grano russo destabilizzi il settore agricolo europeo, limitare le entrate della Russia per finanziare la sua guerra contro l'Ucraina e contrastare le esportazioni illegali russe di grano rubato dall'Ucraina nei mercati dell'Ue", sottolinea Dombrovskis.


"In teoria" è possibile accelerare una soluzione politica al conflitto in Ucraina se l'Occidente smetterà di inviare armi a Kiev. Lo afferma il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, ribadendo una posizione già espressa in passato da Mosca. 


L'esercito russo sta aumentando il numero delle truppe nell'area degli insediamenti di Strelech-Liptsy e Volchansk, nella regione di Kharkiv, ma queste forze non sono sufficienti per un'offensiva su vasta scala. Lo ha dichiarato il comandante in capo delle forze armate ucraine Alexander Syrsky su Facebook. "Il nemico continua a rafforzare il raggruppamento delle sue truppe in direzione dell'attacco principale di Strelech-Liptsy e nella regione di Volchansk, trasferendo reggimenti e brigate aggiuntivi", ha scritto. "Tutttavia, queste forze ora non sono sufficienti per un'offensiva su vasta scala e per una svolta nella nostra difesa". 


La Russia adotterà misure nel campo della deterrenza nucleare se gli Usa schiereranno missili a medio e corto raggio in Europa e nella regione Asia-Pacifico. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, citato da Ria Novosti. 


"Il pacchetto di aiuti della Svezia all'Ucraina comprende due aerei di sorveglianza e controllo (ACS890) che aiuteranno a identificare obiettivi a grande distanza", ha detto Tom Samuelsson, portavoce del primo ministro svedese, citato da Rbc-Ukraine. 


La Russia, oltre ad abbandonare la moratoria unilaterale sullo spiegamento di missili a medio e corto raggio, può adottare misure nel capo della deterrenza nucleare se gli Stati Uniti dispiegheranno i loro missili in Europa o nella regione Asia-Pacifico. Lo afferma il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista a Ria Novosti. "L'attuazione da parte degli americani dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione - ha spiegato -. Non escludiamo ulteriori passi nel campo della deterrenza nucleare". Secondo Lavrov lo spiegamento di missili terrestri americani a medio e corto raggio in Europa e nella regione dell'Asia-Pacifico "creerà una seria sfida alla sicurezza per la Russia" ma tali azioni "diventeranno un problema non solo per Mosca". 


Nella notte le forze russe hanno attaccato la regione di Kharkiv, in Ucraina, dove si sono sentite esplosioni. Secondo il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, le forze militari russe hanno colpito la zona almeno cinque volte. Il sindaco della città di Khakiv, Igor Terekhov, ha riferito che 4 persone sono rimaste ferite ed è stata colpita un'infrastruttura critica.


Le forze armate dell'Ucraina hanno perso in un giorno fino a 190 militari, due carri armati T-64 e una stazione di guerra elettronica nella zona operativa del gruppo di forze russo "Ovest". Lo ha riferito alla TASS il capo del centro stampa del gruppo, Ivan Bigma. "Le perdite del nemico ammontano a 190 militari, due carri armati T-64, 11 veicoli, una stazione di guerra elettronica e 15 punti di controllo UAV", ha detto Bigma, aggiungendo che "i sistemi di difesa aerea del gruppo hanno distrutto 7 droni".

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