Offensiva ucraina a Kursk, prosegue l'evacuazione dei civili
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Kiev: "A Kursk catturati fino a 150 prigionieri al giorno". L'Ucraina annuncia la distruzione di un secondo ponte nella regione
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 907. Prosegue l'offensiva ucraina a Kursk dove, dicono le autorità di Kiev, "abbiamo catturato fino a 150 prigionieri al giorno". L'Ucraina annuncia inoltre di aver distrutto un secondo ponte: l'obiettivo di Kiev è bloccare o rallentare i rifornimenti militari russi. Zelensky intanto sollecita i partner: "La guerra non va in vacanza". Per il Washington Post, l'attacco a Kursk blocca i piani per i colloqui previsti entro fine mese su una tregua parziale. Allarme dell'Aiea: "La situazione della sicurezza nucleare presso la centrale di Zaporizhzhia sta peggiorando a seguito di un attacco con droni che ha colpito la strada intorno al perimetro del sito nucleare".
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Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso serale, ha ribadito la necessità di accelerare la fornitura di armi e proiettili da parte dei Paesi partner. "Per quanto riguarda le consegne" di armi "ai nostri partner è richiesta un'accelerazione. Davvero. La guerra non ha vacanze. Servono soluzioni, serve una logistica tempestiva per i pacchetti annunciati. Mi rivolgo ora soprattutto agli Stati Uniti, alla Gran Bretagna, alla Francia".
L'Ucraina ha catturato fino a 150 prigionieri russi in alcuni dei giorni dell'operazione militare a Kursk, in Russia. L'ha affermato un alto funzionario civile ucraino parlando al Guardian. Oleksii Drozdenko, capo dell'amministrazione militare della città ucraina di Sumy, ha dichiarato che l'attacco è andato meglio del previsto e che ci sono stati solo 15 feriti che hanno avuto bisogno di cure ospedaliere nel primo giorno.
Oltre 120mila soldati ucraini sono schierati al confine bielorusso-ucraino. Lo ha detto il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko in un'intervista per il programma Notizia della settimana sul canale tv Rossiya 1. "Poiché abbiamo visto la loro politica aggressiva - ha aggiunto " abbiamo schierato i nostri militari lungo tutto il confine".
Le forze russe hanno rivendicato di aver preso il controllo del villaggio di Sviridonovka nella regione di Donetsk, in Ucraina orientale, eliminando oltre 500 militari di Kiev. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russa, secondo i media di Mosca. "Come risultato delle operazioni attive, le unità del gruppo di forze Tsentr hanno liberato il villaggio di Svirikonovka nella Repubblica popolare di Donetsk", ha affermato il ministero. Kiev avrebbe perso due veicoli corazzati da combattimento, cinque veicoli, un obice M777 di fabbricazione statunitense, oltre a un obice Msta-B, tre unità di artigliera semovente Gvosdika, tre obici D-30, due cannoni anticarro Rapira e un sistema radar mobile AN/TPQ-38 di fabbricazione Usa, ha aggiunto il ministero.
La Russia sta lottando per rafforzare le sue difese dopo più di una settimana dallo shock provocato dall'attacco fulminante dell'Ucraina oltre il confine, nella regione meridionale di Kursk. Funzionari statunitensi hanno fatto sapere che la Russia ha dirottato migliaia di soldati dai territori occupati all'interno dell'Ucraina per contrastare la minaccia interna. Lo si legge nel sito online della Cnn. Vladimir Putin, continua la tv americana, ha dovuto richiamare i soldati di leva, venendo meno alla promessa fatta di non utilizzarli in prima linea. Una trincea considerevole è stata scavata nella campagna vicino alla città di Selektsionnyi, a circa 45 chilometri dal confine, a Kursk, come mostrano le immagini satellitari.
"Continuiamo a pregare perché strade di pace si possano aprire in Medioriente, Palestina, Israele, come pure nella martoriata Ucraina, in Myanmar, e in ogni zona di guerra, con l'impegno del dialogo e del negoziato, e astenendosi da azioni e reazioni violente". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus.
L'aeronautica militare ucraina ha colpito un altro ponte sul fiume Seim nella regione russa di Kursk. Lo ha annunciato su Telegram il comandante dell'aeronautica militare ucraina, il tenente generale Mykola Oleshchuk, riferisce Ukrinform. "Direzione Kursk. Un altro ponte in meno!" ha scritto. Secondo Oleshchuk, "gli aerei dell'aeronautica continuano a privare il nemico delle capacità logistiche con attacchi aerei di precisione, il che influisce in modo significativo sul corso delle operazioni di combattimento". Il ponte, che si troverebbe vicino al villaggio di Zvanoe. Non è chiaro se sia stato distrutto.
Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto otto droni d'attacco Shahed russi e cinque missili la scorsa notte e stamattina: lo ha annunciato su Telegram il comandante dell'aeronautica militare ucraina, il tenente generale Mykola Oleshchuk, riferisce Ukrinform. Secondo l'alto ufficiale, nella notte del 18 agosto i russi hanno attaccato l'Ucraina con missili balistici lanciati dalle regioni russe di Kursk e Voronezh, missili da crociera e droni d'attacco Shahed lanciati dalla regione di Kursk.
Il Ministero della Difesa russo afferma che sono stati intercettati e distrutti cinque droni ucraini in tre regioni russe la notte scorsa. "Durante la scorsa notte, il tentativo di attacco terroristico del regime di Kiev contro strutture nel territorio russo con l'uso di veicoli aerei senza pilota è stato sventato. Le difese aeree - si legge in una nota del ministero diffusa dalla Tass - hanno intercettato e distrutto cinque droni ucraini, tra cui due nella regione di Belgorod, uno nella regione di Kursk e due nella regione di Rostov".
"Nel sud-est della regione di Rostov - scrive su Telegram il governatore regionale Vasily Golubev - le forze di difesa aerea hanno respinto l'attacco di un drone. A seguito della caduta di detriti sui magazzini industriali a Proletarsk, il gasolio ha preso fuoco". Il governatore ha detto che i vigili del fuoco erano impegnati nello spegnimento dell'incendio, ma che le operazioni erano state sospese per un nuovo attacco da parte di un drone. Successivamente, i vigili del fuoco hanno ripreso le operazioni. Non si registra nessuna vittima.
La situazione della sicurezza nucleare presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina sta peggiorando a seguito di un attacco con droni che ha colpito la strada intorno al perimetro del sito della centrale. Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, Rafael Mariano Grossi. "Ancora una volta assistiamo a un'escalation dei pericoli per la sicurezza e la protezione nucleare che minacciano la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Rimango estremamente preoccupato e rinnovo il mio appello per la massima moderazione da parte di tutte le parti e per il rigoroso rispetto dei cinque principi concreti stabiliti per la protezione della centrale", ha affermato Grossi.