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Putin: "L'Ucraina sta per cedere con la sua difesa aerea" | Kiev: "Il Cremlino mente sui negoziati, vuole la nostra resa"

Mosca: "Preferiremmo il dialogo, ma Kiev non lo vuole". Tajani: "Continueremo a sostenere l'Ucraina anche inviando armi" 

di Redazione online
05 Set 2024 - 19:48

La guerra in Ucraina giunge al giorno 925. Dopo giorni di violenti bombardamenti su Leopoli e Poltava, la Russia dà nuovo impulso alla sua propaganda. "Mosca preferirebbe il dialogo, ma è Kiev a non volere la pace", fanno sapere dal Cremlino. Putin in persona afferma poi che le truppe russe hanno iniziato a respingere gli invasori dal Kursk e che gli ucraini, nella loro offensiva, gli ucraini "hanno impegnato una gran quantità delle loro forze migliori, e questo potrebbe portare al collasso delle loro linee difesa in altre aeree, in particolare nel Donbass". Donbass che resta, aggiunge il presidente russo, "il principale obiettivo" di Mosca. Immediata la replica di Kiev: "Putin mente sui negoziati, vuole la nostra resa". Alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina nel formato Ramstein, Zelensky chiederà altri missili a lungo raggio e sistemi di difesa aerea. Il ministro Tajani ribadisce: "Continueremo a sostenere Kiev anche inviando armi, ma non devono essere usate oltre i confini ucraini".

Ucraina, attacco russo su Leopoli: morti e feriti

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© Volodymyr Zelensky / Twitter © Volodymyr Zelensky / Twitter © Volodymyr Zelensky / Twitter © Volodymyr Zelensky / Twitter

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"Questo ruolo della democrazia a livello globale appare oggi una sfida ancora più importante. L'aggressione russa all'Ucraina cerca di distruggere quel che nel tempo abbiamo costruito, ovvero un ordine internazionale fondato sul diritto, sul dialogo, sulla pace, per valori condivisi. Un ordine purtroppo violato in numerose altre occasioni". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'inaugurazione del G7 dei Parlamenti, a Verona. 


Olga Stefanishyna è stata nominata ministra della Giustizia dal parlamento ucraino durante il rimpasto di governo voluto dal presidente ucraino VOlodymyr Zelensky. Stefanishyna ricopriva il ruolo di vice prima ministra per l'integrazione europea ed euro-atlantica dell'Ucraina. Lo riporta Rbc-Ukraine. Sempre nell'ambito del rimpasto, le nuove nomine sono: Vitalii Koval come ministro della Politica agraria e dell'Alimentazione, Herman Smetanin come ministro per le Industrie strategiche, Nataliya Kalmykova come ministra per gli Affari dei veterani, Mykola Tochytsky come ministro della Cultura, Matviy Bidny come ministro della Gioventù e dello Sport, Svitlana Grynchuk come ministra dell'Ambiente e della Protezione delle risorse naturali e Oleksiy Kuleba come ministro per lo Sviluppo delle comunità e dei territori. Lo riporta Rbc-Ukraine.



Andry Sybiga è il nuovo ministro degli Esteri ucraino. Sybiga ha ricevuto il via libera del Parlamento.


"Il paravento della 'pace' di Putin. Non dobbiamo confondere i concetti di pace e di resa, perché è la resa dell'Ucraina che Putin vuole. È Putin che rivendica i nostri territori e li annette alla Russia. Abbiamo bisogno di pace, ma di una pace giusta, secondo il diritto internazionale, per la quale Putin non è pronto. Tutti i discorsi su Istanbul 2022 non riporteranno indietro la Bakhmut distrutta, quindi sta mentendo. Ha bisogno della nostra resa". Lo scrive su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, Andriy Kovalenko, rispondendo alle dichiarazioni odierne del presidente russo.


Il presidente russo Vladimir Putin afferma di essere disposto a intavolare negoziati con Kiev se l'Ucraina lo richiederà. "Siamo pronti a negoziare con loro? Non abbiamo mai rifiutato", ha detto Putin in un forum economico a Vladivostok. "Se emergesse il desiderio di negoziare in Ucraina, non rifiuteremo", ha aggiunto, affermando tuttavia che i colloqui devono basarsi sulle conclusioni dei negoziati che hanno avuto luogo nella primavera del 2022 a Istanbul.


Le forze di Mosca hanno cominciato a "spingere gradualmente" quelle ucraine fuori dalla regione di Kursk. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che "l'obiettivo principale" della Russia è la conquista del Donbass.


Volodymyr Zelensky parteciperà domani alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina nel formato Ramstein. L'incontro si terrà in Germania e vedrà riuniti i ministri della Difesa dei Paesi sostenitori di Kiev. Il presidente ucraino vuole fare appello ai partner occidentali per la fornitura di altre armi per combattere la Russia. In particolare, di missili a lungo raggio e sistemi di difesa aerea.


Nella loro offensiva nella regione russa di Kursk, gli ucraini hanno impegnato una gran quantità delle loro forze migliori, e questo potrebbe portare al "collasso" delle loro linee difesa in altre aeree, in particolare nel Donbass. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.


"L'Ucraina non si sta battendo soltanto per se stessa, ma anche per scoraggiare altre aggressioni". Lo ha affermato l'ex primo ministro britannico Tony Blair in un'intervista al Corriere della Sera. Quanto alla possibilità che Kiev possa utilizzare armi europee per colpire in territorio russo. "È giusto supportare qualsiasi soluzione, qualsiasi tattica che faccia sì che Putin non possa proseguire la sua politica aggressiva, e sia invece indotto a venire a patti. Non possiamo abbandonare l'Ucraina", ha aggiunto.


Il Cremlino non si aspetta un cambiamento nella politica ucraina con la sostituzione del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba.


"L'Italia continuerà a sostenere l'Ucraina, anche inviando armi per tutto il tempo necessario, nella consapevolezza che difendere l'Ucraina oggi significa difendere i confini delle democrazie di tutta l'Europa". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista al Foglio. "Ci sono paesi che le armi non le vogliono inviare come l'Ungheria, e ci sono paesi, come il nostro, che hanno scelto di inviare armi ponendo una condizione: non si possono usare fuori dai confini dell'Ucraina".


La Russia preferirebbe raggiungere con mezzi pacifici gli obiettivi che ora cerca di raggiungere con un'invasione militare in Ucraina, ma dalla parte opposta non vede alcuna disponibilità al dialogo: lo ha detto il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe. "Fin dall'inizio, il presidente Putin ha ribadito che siamo pronti per una soluzione politica e diplomatica, poiché l'operazione militare speciale è una misura estrema", ha detto Peskov in un'intervista rilasciata al quotidiano Izvestia.


Cinque civili sono rimasti feriti in un bombardamento delle forze di Kiev sulla città di Gorlovka, nella regione ucraina contesa di Donetsk. A renderlo noto è stato il sindaco filorusso Ivan Prikhodko, citato dall'agenzia di stampa Tass. Mercoledì tre persone erano rimaste uccise e altre cinque ferite in un altro bombardamento ucraino su un mercato del capoluogo dell'oblast, secondo le autorità dell'autoproclamata repubblica filorussa del Donetsk.


Secondo le autorità locali citate dai media di Kiev, almeno sette persone sono rimaste ferite nei bombardamenti russi di mercoledì sulla regione ucraina di Sumy. Mosca avrebbe in particolare sganciato una bomba aerea guidata Kab sulla comunità di Yampil, mentre quella di Svesy sarebbe stata colpita da un attacco missilistico. 

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