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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
Speciale Guerra Ucraina

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Ucraina: "Le nostre truppe penetrate nel Kursk da un altro punto"

Putin firma un decreto per l'aumento delle forze militari: ora salite a 1,5 milioni

di Redazione online
17 Set 2024 - 17:08

La guerra in Ucraina giunge al giorno 937. Truppe ucraine avrebbero sfondato le difese russe da qualche giorno, penetrando nella regione già invasa del Kursk da un altro punto. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che aumenta il numero dei militari delle forze armate a 1,5 milioni di uomini. Kiev e Mosca commentano il caso degli spari vicino alla residenza di Donald Trump a West Palm Beach, in Florida. "Sono felice che sia sano e salvo, no alla violenza politica", scrive su X il presidente ucraino Zelensky. "Giocare con il fuoco ha le sue conseguenze", commenta il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. 

Ucraina, attacco russo su Leopoli: morti e feriti

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© Volodymyr Zelensky / Twitter
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Truppe ucraine avrebbero sfondato le difese russe da qualche giorno, penetrando nella regione già invasa del Kursk da un altro punto, molti chilometri più a ovest della testa di ponte precedente, e da lì potrebbero accerchiare le truppe russe impegnate nella controffensiva. Lo annuncia l'unitù del Gruppo Khorne della 116esima brigata meccanizzata separata delle forze armate ucraine, citata da Rbc Ukraina, che afferma di aver attaccato la cittadina di Vesele, nel distretto di Glushkiv, riportando una nuova svolta "la scorsa settimana". Il portale di analisi DeepState quantifica la nuova area russa invasa in circa 40 chilometri quadrati. 


Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che l'ordine di Putin di aumentare di altri 180mila soldati il numero dei militari delle forze russe portandolo a un totale di 1,5 milioni di unità sia dovuto al "numero di minacce che esistono" per il Paese "lungo il perimetro" dei suoi confini. "Ciò è causato dalla situazione estremamente ostile ai confini occidentali e dall'instabilità ai confini orientali, pertanto è necessario adottare misure adeguate", ha affermato Peskov.


Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente della Russia, Dmitri Medvedev, ha proposto di creare un "database pubblico aperto" con i "dati personali" di quelli che definisce "nemici". Lo riportano diversi media russi citando il canale Telegram di Medvedev. "Nonostante una serie di evidenti questioni legali, vale la pena pensare alla creazione di una banca dati pubblica e aperta dei nostri nemici con i loro dati personali, per scopi piuttosto pratici", ha dichiarato, secondo la Tass. 


Nelle ultime 24 ore infrastrutture civili dell'energia in Ucraina sono state attaccate dai russi in cinque regioni: quelle di Donetsk, Kharkiv, Cherkasy e Chernihiv, oltre a quella di Sumy, sono finite sotto il fuoco nemico. Lo fa sapere il servizio stampa del ministero dell'energia di Kiev, citato dall'Ukrainska Pravda e da altri media ucraini. In particolare, nell'oblast di Sumy le sottostazioni sono state disattivate durante un raid aereo. Un incendio è scoppiato in una sottostazione per un attacco missilistico e di droni, provocando l'interruzione della fornitura di elettricità a più di 281mila consumatori in 601 insediamenti, nonché alle imprese industriali in due regioni. 


Il numero di ucraini e russi uccisi o feriti nella guerra che ormai dura da due anni e mezzo ha raggiunto circa un milione di persone. Lo scrive il Wsj in un articolo esclusivo sostenendo che determinare l'esatto numero di morti e feriti nel conflitto è stato difficile, con la Russia e l'Ucraina che hanno rifiutato di rilasciare stime ufficiali o, a volte, hanno diffuso cifre che sono evidentemente inesatte.


La Gran Bretagna "non agirà di propria iniziativa" per quanto riguarda la concessione all'Ucraina del permesso di lanciare attacchi con missili a lungo raggio contro obiettivi in Russia, poiché i sistemi di guida statunitensi sono considerati cruciali per garantire che i missili Storm Shadow colpiscano il loro obiettivo. Lo scrive The Times citando fonti dopo che la settimana scorsa il premier laburista Keir Starmer è stato alla Casa Bianca da Joe Biden.


Le navi Meishan e Xiushan della Guardia costiera cinese sono arrivate nel porto di Vladivostok, nell'Estremo oriente russo, per condurre esercitazioni e pattugliamenti congiunti. A quanto riferito dall'agenzia di stampa russa "Ria Novosti", le manovre dureranno fino al 20 settembre.


Il gruppo americano Meta, proprietario di Facebook, TikTok, Instagram e WhatsApp, ha annunciato il divieto per i media statali russi di accedere alle sue piattaforme in tutto il mondo, per evitare qualsiasi "attività di interferenza straniera". Questo divieto arriva mentre il segretario di Stato americano Antony Blinken ha denunciato le attività destabilizzanti dei media russi RT, trasformati secondo lui in un "ramo" dell'intelligence russa nel mondo.


Dieci persone sono rimaste ferite in un attacco ucraino che ieri ha colpito la città russa di Belgorod e la regione circostante, affermano oggi le autorità locali citate dall'agenzia Tass. "Sette sono ancora in ospedale, tra cui due in terapia intensiva", specifica il governatore Vyacheslav Gladkov su Telegram.


Il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev ha detto al cancelliere tedesco Olaf Scholz che la Russia non può essere sconfitta militarmente. Lo riportano i media ucraini. "È un dato di fatto" che Mosca non può essere battuta "in senso militare", ha detto ieri Tokayev durante la visita di Scholz ad Astana.


Ogni Paese della Nato potrà prendere una decisione individuale se consentire o meno all'Ucraina di usare armi occidentali per attacchi a lungo raggio in Russia, ha affermato il segretario generale uscente Jens Stoltenberg in un'intervista con la radio britannica Lbc. "Spetta ai singoli alleati prendere queste decisioni ma è importante che ci consultiamo attentamente su queste questioni, come facciamo", ha detto Stoltenberg. "Non ci sono opzioni prive di rischi in guerra", ha commentato poi il segretario in merito alle affermazioni di Mosca secondo cui una mossa del genere significherebbe che la Nato è direttamente in guerra con la Russia. "Ma continuo a credere che il rischio più grande per noi sarà se il presidente Vladimir Putin vincerà in Ucraina".


"Sono sicuro che la Russia non intende usare armi nucleari. Mosca ha tuttavia un atteggiamento aggressivo che non può essere sottovalutato e che minaccia l'intera Europa. Questo significa che dobbiamo essere tutti preparati". Lo ha affermato il presidente estone, Alar Karis, in un'intervista rilasciata all'edizione ucraina della rivista Forbes. Nell'intervista Karis ha ribadito che l'aumento della spesa per la difesa rimane, in combinazione con il multilateralismo europeo e nordatlantico, il principale antidoto alle mire di Mosca.

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