Donetsk, abitazioni danneggiate e civili feriti nella città di Kramatorsk dopo l'attacco dei russi
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L'Ue arranca sulla proroga delle sanzioni ai beni russi
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 956. "Il nostro patrimonio informativo statale, uno dei più grandi, ha dovuto affrontare un attacco hacker senza precedenti alla sua infrastruttura digitale". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, commentando la notizia di un presunto attacco hacker contro l'emittente radiotelevisiva statale russa Vgtrk. La stessa emittente ha dichiarato a Interfax che "la notte del 7 ottobre, i servizi online" della radiotelevisione statale russa "sono stati sottoposti a un attacco hacker senza precedenti, ma non è stato causato alcun danno significativo al lavoro della holding mediatica". Intanto, secondo il Financial Times, l'Ucraina e suoi alleati starebbero valutando un possibile compromesso che prevede "l'ingresso di Kiev nella Nato in cambio di alcuni territori occupati alla Russia".
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L'attacco alle tv di Stato russe è stato rivendicato dal gruppo hacker anonimo filo-ucraino Sudo rm-RF: lo riporta Rbc Ukraina. Nel giorno del compleanno di Vladimir Putin, gli hacker hanno sospeso le trasmissioni online dei canali televisivi Rossiya 1 e Rossiya 24, interrompendo alcune trasmissioni online del mattino.
L'oppositore russo Ildar Dadin è morto sul fronte ucraino, dove stava combattendo al fianco delle forze di Kiev. Lo ha confermato attraverso Facebook l'ex deputato e oppositore russo Ilia Ponomarev, attualmente in esilio a Kiev. "E' con profondo rammarico che devo informarvi che Ildar Dadin - (nome di battaglia) Gandhi - è morto ieri nei combattimenti nella regione di Kharkiv", ha precisato Ponomarev. Dadin era stato rilasciato nel 2017 dopo che la Corte suprema aveva annullato la sua condanna. Dadin era stato condannato a due anni e mezzo di carcere per aver partecipato nel 2015 a delle manifestazioni, in violazione della cosiddetta "legge anti-proteste".
Il Piano per la Vittoria "può rafforzare rapidamente le posizioni dell'Ucraina, in particolare in prima linea" ed è considerato "interamente realizzabile dai nostri partner". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. "Il nostro obiettivo, la nostra missione, è garantire una pace sicura e duratura per l'Ucraina - aggiunge - Ciò può essere raggiunto solo sulla base del diritto internazionale, senza alcun compromesso sulla sovranità o sull'integrità territoriale". L'Ucraina "cerca una pace vera e giusta che garantisce una protezione dalla guerra. Ciò è possibile solo da una posizione di forza e solo quando sia il nostro popolo che i nostri partner sono veramente uniti". Sono grato a tutti coloro che stanno aiutando e a coloro che sono pronti, come noi, a rendere la prossima settimana storica in molti modi.
Le forze di difesa aerea dell'Ucraina hanno abbattuto questa notte 56 droni russi d'attacco e 2 missili. Lo rende noto l'Aeronautica di Kiev sul suo canale Telegram, precisando che nell'azione 25 droni questa mattina (intorno alle 9) sono caduti in varie regioni del Paese "presumibilmente a seguito delle contromisure attive". Secondo l'Aeronautica ucraina, sono stati rilevati e abbattuti "più di 90 mezzi di attacco aereo" da parte della Russia tra cui 2 missili balistici Iskander-M, 1 missile da crociera Iskander-K; 1 missile aereo guidato Kh-59/69; 87 droni del tipo 'Shaheed'". Gli abbattimenti sono avvenuti "nelle regioni di Mykolaiv, Odessa, Kyiv, Cherkasy, Kirovohrad, Dnipropetrovsk, Sumy, Chernihiv, Poltava, Vinnytsia, Khmelnytskyi, Zaporizhzhia, Zhytomyr e Kharkiv"
Mosca ha annunciato di aver lanciato un attacco contro una nave carica di munizioni inviate dall'Europa alle forze armate ucraine durante le operazioni di scarico nel porto di Yuzhnyi, nella regione di Odessa. "Il sistema missilistico Iskander-M delle forze armate russe ha lanciato un attacco sul sito di scarico di una nave portacontainer con munizioni nel porto di Yuzhnyi, dell'insediamento di Novi Biliari, regione di Odessa", ha riferito il ministero della Difesa russo in un comunicato.
La Nato chiederà agli alleati un aumento significativo delle forze militari per contrastare la minaccia russa. Secondo documenti riservati citati da Welt, l'Alleanza prevede di portare a 131 le brigate da combattimento, con un incremento di 49 unità, e da 293 a 1467 le unità antiaeree terrestri, inclusi sistemi Patriot, Iris T-Slm e Skyranger. Anche il numero di elicotteri dovrebbe salire da 90 a 104. I nuovi requisiti saranno sul tavolo dei ministri della Difesa della Nato il 17-18 ottobre a Bruxelles. Centrare gli obiettivi, si evidenzia nel documento, "probabilmente richiede molto più del 2% del Pil da investire per la difesa".