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Zelensky a Roma, Meloni: "Aiuto a Kiev finché sarà necessario" | Conferenza di ricostruzione per l'Ucraina a Roma il 10 e 11 luglio 2025

L'Ungheria: "Se l'Ucraina entra ora nella Nato, sarà la terza guerra mondiale". Il presidente ucraino apre alla diplomazia: "Fine guerra possibile nel 2025". 

di Redazione online
11 Ott 2024 - 00:06

La guerra in Ucraina giunge al giorno 960. Volodymyr Zelensky è impegnato in un tour europeo. Dopo Londra il presidente ucraino è arrivato a Roma dove ha incontrato il premier Giorgia Meloni, mentre venerdì sarà ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. "La resistenza ucraina è eroica - ha detto Meloni -, l'Italia sarà al fianco di Kiev finché sarà necessario". Poi ha annunciato per il 10 e l'11 luglio 2025 una conferenza di ricostruzione per l'Ucraina a Roma. Secondo il ministero degli Esteri ungherese, un ingresso dell'Ucraina nella Nato "nelle attuali circostanze" provocherebbe la "terza guerra mondiale". Nella serata di mercoledì le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico all'infrastruttura portuale dell'Oblast di Odessa, uccidendo sei persone e ferendone altre nove. Lo ha reso noto il governatore Oleg Kiper su Telegram. Intanto il Cremlino torna a spaventare il mondo annunciando che il pericolo di una guerra nucleare "è seriamente aumentato", a causa delle "politiche distruttive dell'Occidente". Ma nella stessa giornata il presidente ucraino ha aperto a spiragli di pace annunciando che la "fine della guerra nel 2025 è possibile". Intanto il Parlamento ucraino approva l'aumento dall'1,5% al 5% della tassa per finanziare la guerra.

Donetsk, abitazioni danneggiate e civili feriti nella città di Kramatorsk dopo l'attacco dei russi

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La conferenza di pace per l'Ucraina si terrà a Roma il 10 e 11 luglio del prossimo anno. Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni nel corso delle dichiarazioni congiunte con Volodymyr Zelensky.


"Il popolo ucraino continua a resistere in modo eroico e compito della comunità internazionale è di aiutarlo in questa speranza. Siamo pronti a continuare a farlo finché sarà necessario". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni nel corso delle dichiarazioni alla stampa dopo l'incontro con Zelensky. "L'obiettivo dell'Italia è mettere l'Ucraina nelle migliori condizioni possibili per arrivare a un tavolo di pace - ha proseguito Meloni - La pace non è una resa, un'opzione che molti suggeriscono vigliaccamente".


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Villa Doria Pamphilj a Roma, accolto dalla premier Giorgia Meloni. Dopo un caloroso abbraccio tra i due presidenti all'esterno del Casino del Bel Respiro, Zelensky è stato salutato dal picchetto d'onore dei Lancieri di Montebello. Al termine dell'esecuzione degli inni nazionali, al via l'incontro bilaterale. Quella di Roma è la terza tappa, dopo Londra e Parigi, del tour in Europa del presidente dell'Ucraina. 


"Nell'est della Francia, ieri, ho visto il coraggio e la determinazione dei soldati ucraini della brigata Anne di Kiev, che fanno la formazione con i nostri militari, utilizzando materiali che cederemo loro e che useranno": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, salutando il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, al termine dell'incontro di oggi pomeriggio all'Eliseo. Macron ha fatto riferimento alla visita al campo militare nell'est della Francia in cui alcuni militari ucraini stanno effettuando una formazione con istruttori francesi. "Il nostro sostegno - ha garantito Macron a Zelensky - è incrollabile".


Il governo inglese sta valutando la possibilità di inviare istruttori militari in Ucraina per addestrare le truppe di Kiev. Lo rivela il Times citando fonti della Difesa di Londra.


Il "cessate il fuoco" non è un "argomento" sul tavolo delle discussioni di questi giorni con i principali governi europei. Lo ha detto a Parigi, dove all'Eliseo ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.


Il ministero della Difesa russo ha affermato che le sue forze missilistiche hanno colpito un sistema americano Patriot, un'arma fondamentale per la difesa aerea ucraina. Sono stati bersagliati due lanciatori di missili, oltre a un radar e a una cabina di controllo del puntamento.


Un ingresso dell'Ucraina nella Nato "nelle attuali circostanze" provocherebbe la "terza guerra mondiale". Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, parlando a margine del Forum internazionale del Gas a San Pietroburgo. "Noi ci siamo dichiarati contrari a provocare uno scontro diretto tra la Russia e la Nato", ha aggiunto.


Il cosiddetto "piano della vittoria" evocato da Volodymyr Zelensky per mettere fine alla guerra con la Russia nel 2025 è stato al centro di una discussione a Downing Street tra il presidente ucraino, il premier britannico Keir Starmer e il nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte, unitosi a un certo punto ai colloqui. Lo ha sottolineato lo stesso Starmer a conclusione dell'incontro.


Il Parlamento ucraino ha approvato un disegno di legge che aumenta l'imposta sul reddito per finanziare la guerra dall'1,5% al 5%, ma lascia invariato il prelievo sugli stipendi dei militari all'1,5%. A favore della decisione hanno votato 247 rappresentanti su 450. Il disegno di legge prevede un aumento retroattivo, dal primo ottobre 2024, di questa tassa sugli stipendi di tutti i cittadini (esclusi i militari) e dal primo gennaio 2025 anche sugli altri redditi dei cittadini - esclusi gli stipendi - sempre al 5%. Inoltre, le organizzazioni senza scopo di lucro pagheranno l'1% del reddito sotto forma di tassa militare e le banche saranno nuovamente soggette a un'imposta sul reddito aumentata del 50% per il 2024. Tra le altre misure, il disegno di legge prevede inoltre che dall'1 gennaio 2025 l'imposta sul reddito per gli istituti non bancari (ad eccezione delle compagnie di assicurazione) aumenterà dal 18% al 25%.


La Russia non ha ricevuto alcun segnale sulla disponibilità di Kiev per un cessate il fuoco in cambio di garanzie di sicurezza da Paesi occidentali. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.


Le forze russe hanno lanciato sull'Ucraina la notte scorsa 62 droni kamikaze, 41 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev, mentre di altri 14 sono state perse le tracce in varie regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. Attualmente sono in corso combattimenti e diversi droni si trovano nello spazio aereo ucraino, si legge inoltre nel messaggio. In seguito all'attacco russo, sono stati colpiti obiettivi civili e infrastrutture critiche nelle regioni di Odessa, Poltava e Donetsk.


Volodymyr Zelensky è giunto stamane a Londra ed è stato ricevuto dal premier Keir Starmer a Downing Street. Si tratta della prima di quattro tappe nei principali Paesi dell'Europa occidentale - dopo un passaggio ieri a Dubrovnik, in Croazia, per un vertice con i leader balcanici - nell'ambito di un tour che mira a ottenere nuove garanzie sul sostegno a Kiev in una fase difficile della guerra con la Russia. Nel pomeriggio il presidente ucraino sarà a Parigi, poi è atteso a Roma (sia da Giorgia Meloni, sia da papa Francesco) e a Berlino. Starmer più tardi vedrà invece il nuovo segretario generale della Nato, Mark Rutte.


Un deposito di carburanti è stato distrutto vicino all'aeroporto di Majkop, la capitale della Repubblica autonoma russa dell'Adighezia, nel sud del Paese. Lo ha reso noto su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, Andriy Kovalenko. Il funzionario ha precisato che ild eposito si trova "a 411 chilometri dalla linea di combattimento". 


Le difese aere russe hanno abbattuto nella notte 92 droni d'attacco ucraini in varie regioni del Paese. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. In particolare, 47 velivoli senza pilota sono stati intercettati sul territorio della regione di Krasnodar, 12 sulla regione di Kursk, nove sulla regione di Rostov, quattro sulla regione di Bryansk, due ciascuno sui territori della regione di Belgorod e della Crimea occupata, uno sulla regione di Voronezh e 15 sul Mar d'Azov.


Oltre 600mila soldati russi sono stati uccisi o sono rimasti feriti in Ucraina dall'inizio dell'invasione del Paese da parte delle forze di Mosca: lo hanno detto ai media funzionari del Pentagono che hanno voluto mantenere l'anonimato, come riportano i media internazionali. Questa stima, commenta Politico, è di 40 volte superiore alle perdite subite dalla Russia durante la sua decennale invasione dell'Afghanistan ed è in linea con le precedenti stime del governo ucraino.


Un attacco missilistico balistico russo ha ucciso sei persone e ne ha ferite altre nove nella regione costiera meridionale di Odessa, in Ucraina, hanno affermato le autorità. "A seguito dell'attacco nemico, sfortunatamente, sei persone sono state uccise e otto sono rimaste ferite, quattro delle quali in gravi condizioni. Tutte le vittime sono cittadini ucraini", ha affermato il governatore regionale di Odessa Oleg Kiper su Telegram.

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