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Scholz a Zelensky: "Per Kiev pace giusta, no diktat da Mosca"| Attacco russo a Odessa con missili balistici, 4 morti

L'Ungheria: "Se l'Ucraina entra ora nella Nato, sarà la terza guerra mondiale"

di Redazione online
11 Ott 2024 - 15:07

La guerra in Ucraina giunge al giorno 961. Continua il tour europeo di Zelensky. Dopo Londra e Roma, il presidente ucraino è arrivato a Berlino dove ha incontrato il cancelliere Scholz. "Per Kiev serve pace giusta, no ai diktat da Mosca", ha assicurato Scholz. Giovedì sera il leader ucraino ha incontrato il premier Meloni. "La resistenza ucraina è eroica - ha detto Meloni -, l'Italia sarà al fianco di Kiev finché sarà necessario". Poi ha annunciato per il 10 e l'11 luglio 2025 una conferenza di ricostruzione per l'Ucraina a Roma. Intanto le truppe russe hanno colpito Odessa con missili balistici, uccidendo quattro persone. Secondo il ministero degli Esteri ungherese, un ingresso dell'Ucraina nella Nato "nelle attuali circostanze" provocherebbe la "Terza guerra mondiale".

Meloni incontra Zelensky a Roma

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La Russia ha protestato ufficialmente con Tokyo per manovre militari congiunte di forze giapponesi e Usa in programma tra alcune settimane "nelle vicinanze dei confini della Federazione russa" e ha avvertito che adotterà "adeguate contromisure". E' quanto si legge in un comunicato del ministero degli Esteri.


"Presenterò oggi il nostro piano di come si possa imporre alla Russia la pace e questo potrebbe già succedere l'anno prossimo nel 2025". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy, in uno statement a Berlino con il cancelliere Olaf Scholz, prima del loro incontro bilaterale. 


"Il supporto all'Ucraina resta fondamentale per noi. La Germania è il più forte sostenitore militare dell'Ucraina in Europa, il secondo più forte al mondo. E rimarrà tale, lo posso chiaramente assicurare oggi". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, durante la conferenza congiunta con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Berlino. "Per Kiev una pace giusta, no  ai diktat da Mosca", ha aggiunto Scholz.


"La questione di riportare a casa la nostra gente dalla prigionia è stata il fulcro del mio incontro con Papa Francesco. Contiamo sull'assistenza della Santa Sede per aiutare a riportare indietro gli ucraini che sono stati fatti prigionieri dalla Russia". Lo afferma sul social X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo l'udienza di stamane da papa Francesco.


Le relazioni con l'Iran sono una "priorità" per la Russia: lo ha affermato il presidente Vladimir Putin dopo aver incontrato oggi ad Ashgabad, in Turkmenistan, il suo omologo iraniano Masud Pezeshkian. Da parte sua Pezeskhian, citato dalle agenzie russe, ha detto che "le relazioni tra Iran e Russia sono strategiche e sincere". Il colloquio, durante il quale è stata affrontata anche la situazione in Medioriente, è durato un'ora.


Terminata la visita in Italia e dopo l'incontro di questa mattina con il Papa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è partito alle 11.24 dall'aeroporto di Fiumicino alla volta di Berlino per il meeting con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.


È durato 35 minuti l'incontro in Vaticano tra papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dopo il colloquio privato nella Sala della Biblioteca e la presentazione della delegazione ucraina, il Papa ha donato a Zelensky una fusione-bassorilievo in bronzo di un fiore che nasce, con la scritta "La pace è un fiore fragile". Il presidente ucraino ha invece donato al Pontefice un dipinto ad olio raffigurante "Il massacro di Bucha. La storia di Marichka".


Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky è arrivato in Vaticano, dove stamane è atteso dall'udienza di papa Francesco. Si tratta della terza volta per Zelensky in Vaticano, dopo le udienze del Pontefice dell'8 febbraio 2020 e del 13 maggio 2023. Francesco e il presidente ucraino si sono poi visti anche nell'incontro bilaterale del 14 giugno scorso in occasione del vertice del G7 a Borgo Egnazia, in Puglia.


Il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky ha annunciato che la Russia ha schierato 50mila truppe nella regione di Kursk, occupata dalle forze ucraine all'inizio di agosto. Lo riporta il Kyiv Indipendent. 


Per l'udienza, in programma stamane alle 9:30, di Papa Francesco al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sono stati rafforzati i dispositivi di sicurezza in tutta l'area attorno al Vaticano, con ampio spiegamento delle forze di polizia. Chiuse anche al passaggio pedonale, tramite transenne, Via della Conciliazione e Piazza Pio XII. Polizia e Carabinieri hanno svolto stamane in tutta la zona una bonifica anti-terrorismo.


Le truppe russe hanno colpito Odessa con missili balistici, uccidendo quattro persone, tra cui un adolescente, e ferendone altre dieci. Lo riporta il capo dell'Amministrazione statale regionale di Odessa, Oleh Kiper, in un post su Telegram. "L'attacco nel distretto di Odessa ha causato la distruzione di un edificio di due piani dove vivevano e lavoravano dei civili. Le persone decedute sono rimaste intrappolate sotto le macerie".


"Stiamo lavorando per arrivare alla pace il prima possibile, e voglio ringraziare Giorgia Meloni per la conferenza della ricostruzione che si terrà in Italia. Apprezzo davvero molto lo scambio di opinioni avuto oggi. Abbiamo anche discusso della preparazione di un nuovo pacchetto di difesa". Lo ha detto il presidente Ucraino Zelensky nel corso delle dichiarazioni al termine dei colloqui.


La conferenza di pace per l'Ucraina si terrà a Roma il 10 e 11 luglio del prossimo anno. Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni nel corso delle dichiarazioni congiunte con Volodymyr Zelensky.


"Il popolo ucraino continua a resistere in modo eroico e compito della comunità internazionale è di aiutarlo in questa speranza. Siamo pronti a continuare a farlo finché sarà necessario". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni nel corso delle dichiarazioni alla stampa dopo l'incontro con Zelensky. "L'obiettivo dell'Italia è mettere l'Ucraina nelle migliori condizioni possibili per arrivare a un tavolo di pace - ha proseguito Meloni - La pace non è una resa, un'opzione che molti suggeriscono vigliaccamente".

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