Meloni incontra Zelensky a Roma
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Ma il premier italiano Meloni afferma: "Non ci rassegniamo, come pure in molti suggeriscono, all'idea di abbandonare Kiev". E Scholz vuole chiedere ai partner Ue maggior sostegno militare a Zelensky
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 965. Il ministro degli Esteri finlandese, Elina Valtonen, avverte del pericolo "reale e crescente" della stanchezza dei Paesi occidentali nell'aiutare Kiev. Ma il premier italiano, Giorgia Meloni, afferma: "Non ci rassegniamo, come pure in molti suggeriscono, all'idea di abbandonare l'Ucraina". E Scholz vuole chiedere ai partner Ue di dare più aiuti militari a Zelensky. Intanto, sul fronte del conflitto una persona è morta e altre 16 sono rimaste ferite in seguito a un attacco missilistico russo lanciato la notte scorsa sulla città di Mykolaiv, nell'omonima regione dell'Ucraina meridionale.
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Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha invitato Volodymyr Zelensky al vertice del Consiglio Europeo del 17 ottobre per "fare il punto sugli ultimi sviluppi della guerra russa contro l'Ucraina e presentare il suo piano per la vittoria". Lo rende noto Michel su X. Zelensky, a quanto si apprende, parteciperà in presenza.
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz intende chiedere ai partner dell'Unione europea di fornire maggiori aiuti militari per l'Ucraina durante il Consiglio europeo in programma giovedì. E' quanto ha dichiarato un portavoce del governo. "E' necessario far superare all'Ucraina il terzo inverno di guerra, e per questo la Germania e l'Ue hanno aumentato gli aiuti per la riparazione delle infrastrutture energetiche. Tuttavia, non dovrebbe esserci un calo del sostegno militare. Se ne discuterà di nuovo al Consiglio europeo e il cancelliere farà sicuramente appello per rivedere quale ulteriore sostegno è ancora possibile'', ha dichiarato il portavoce.
L'esercito russo è avanzato nella città di Toretsk, nella regione di Donetsk, e sta distruggendo intere aree con l'artiglieria. Lo afferma l'addetta stampa del gruppo tattico-operativo "Lugansk" Anastasia Bobovnikova come riporta Ukrainska Pravda. "Il nemico - afferma - usa l'artiglieria, distrugge la città, distrugge i quartieri a Toretsk".
Il ministro degli Esteri finlandese, Elina Valtonen, avverte del pericolo "reale e crescente" della stanchezza dei Paesi occidentali nell'aiutare l'Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda, riprendendo dichiarazioni al Financial Times. Secondo Valtonen, i Paesi occidentali sperano sempre più in una qualche forma di risoluzione del conflitto e alcuni funzionari occidentali hanno iniziato a discutere in privato le modalità per raggiungere un cessate il fuoco, nonostante le forze di Putin occupino circa un quinto del territorio ucraino. Il ministro finlandese ha osservato che il conflitto in Medioriente distoglie attenzione e risorse.
"Non ci rassegniamo, come pure in molti suggeriscono, all'idea di abbandonare l'Ucraina, all'idea che di fronte alla violazione del diritto internazionale dovremmo chiudere un occhio, banalmente perché sappiamo che quando saltano le regole le crisi si moltiplicano, e tutti ne paghiamo le conseguenze. Così l'invasione dell'Ucraina sta avendo effetti destabilizzanti molto oltre i confini nella quale si consuma, contribuendo ad accendere nuovi focolai di crisi o a far detonare quelli mai spenti". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni.
Una persona è morta e altre 16 sono rimaste ferite in seguito ad un attacco missilistico russo lanciato la notte scorsa sulla città di Mykolaiv, nell'omonima regione dell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vitaly Kim, come riporta "Ukrainska Pravda". L'attacco ha provocato incendi e ingenti danni, ha aggiunto Kim. "Intorno alle 2:30 (l'1:30 in Italia - ndr), il nemico ha attaccato la città, prima con missili del tipo S-300 - ha scritto il governatore sul social -. Un'infrastruttura, un complesso di ristoranti, padiglioni commerciali, edifici residenziali e automobili sono state danneggiate. Sono scoppiati Incendi e i vigili del fuoco sono sul posto".
I Paesi nordici e baltici sono "consapevoli che se l'Ucraina venisse sconfitta, si troverebbero di fronte a una minaccia esistenziale". L'ha detto il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, intervenendo al consiglio Esteri dell'Ue in Lussemburgo.