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Ucraina, Kiev: "Basta tremare davanti a Putin, dateci i tank" | Ambasciata russa: "Sequestrati missili anticarro italiani"

Nove Paesi Ue promettono l'invio di carri armati. Zelensky: "Non sono sicuro che Putin sia vivo". Il Cremlino risponde: "Lo è"

di Redazione online
19 Gen 2023 - 23:02

La guerra in Ucraina giunge al giorno 330. La Russia "ha intercettato al nemico" missili anticarro "Milan", di fabbricazione italiana, che "aiutano i difensori della Repubblica Popolare di Donetsk a combattere i neonazisti ucraini". Lo riferisce l'ambasciata russa in Italia. Botta e risposta Mosca-Kiev. Zelensky non è "del tutto sicuro" che Putin sia ancora vivo e sia lui a prendere le decisioni in Russia. La risposta: "La Russia e Putin esistono ed esisteranno e il presidente ucraino dovrebbe rendersene conto il prima possibile per il bene del suo Paese". Kiev: "Basta tremare davanti a Putin, dateci i tank". E 9 Paesi Ue promettono l'invio di carri armati.


Estonia, Gran Bretagna, Polonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Slovacchia hanno emesso un comunicato congiunto - il patto di Tallinn - in cui si impegnano "a perseguire collettivamente la consegna di una serie di donazioni senza precedenti, tra cui carri armati, artiglieria pesante, difesa aerea, munizioni e veicoli da combattimento di fanteria" a favore dell'Ucraina. Lo si legge in una nota del ministero della Difesa britannico. "Venerdì ci recheremo a Ramstein e solleciteremo gli altri alleati e partner a seguire l'esempio e a contribuire con propri pacchetti di sostegno pianificati il prima possibile", viene aggiunto.


"I Paesi che hanno scelto di aiutare l'Ucraina a difendersi hanno inviato le armi necessarie a fermare l'attacco di Mosca. Ricordo all'ambasciata russa che, se i loro carri armati fossero rimasti in Russia, le armi fornite all'Ucraina per potersi difendere, e dunque per poter sopravvivere, sarebbero rimaste nei magazzini delle nazioni che le avevano in dotazione". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, commenta il post dell'ambasciata russa a Roma che su Facebook pubblica un post con alcune foto a corredo, tra le quali un dettaglio del numero di serie di un'arma in cui si legge "Oto Melara La Spezia - Italy", parlando di missili anticarro.


"Il compito chiave del nostro Stato, di tutti noi e dei nostri partner è rafforzare la sensazione negli Stati terroristi che non saranno in grado di ottenere nulla in Ucraina ogni giorno. Non importa quanto tempo hanno trascorso in guerra. Non importa quali forze spendono e quanti dei loro uomini i padroni del Cremlino lanciano sul campo di battaglia". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto messaggio serale riportato da Ukrinform "L'attuazione di questo compito consiste in vari elementi, sia difensivi sia politici - ha spiegato -. Ma uno degli elementi più importanti sono i carri armati. Moderni carri armati occidentali, la cui fornitura la concordiamo con i partner".


L'Ucraina si sta preparando per la riunione di Ramstein. "Ci aspettiamo decisioni forti dagli alleati. E ci aspettiamo un potente pacchetto di supporto militare dagli Stati Uniti", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video-messaggio su Telegram.



"La Crimea è parte integrante dell'Ucraina e Kiev ha tutto il diritto di riprenderla". Lo ha detto in un briefing la vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh, ricordando che comunque gli Usa non dettano gli obiettivi e i tempi delle operazioni militari e che gli ucraini decidono in modo sovrano.


I missili anticarro "Milan", di fabbricazione italiana, "sequestrati al nemico aiutano i difensori della Repubblica Popolare di Donetsk a combattere i neonazisti ucraini. Almeno quest'arma è in buone mani". Lo ha riferito l'ambasciata russa a Roma, pubblicando su Facebook alcune foto a corredo, tra le quali un dettaglio del numero di serie di un'arma in cui si legge "Oto Melara La Spezia - Italy". "Nel frattempo, secondo i dati dell'Europol, molte armi della Nato fornite al regime di Kiev finiscono sul mercato nero e vengono rivendute alle organizzazioni criminali in Europa e altrove", ha aggiunto l'ambasciata.


"Gli obiettivi strategici dei russi non sono cambiati e dunque è probabile che in primavera monteranno una nuova offensiva: questo è ciò a cui si devono preparare gli ucraini e anche gli alleati, studiando quali sono le necessità più probabili di Kiev e come si può sostenere il Paese". Lo ha detto il presidente del Comitato militare della Nato, l'ammiraglio Rob Bauer, al termine del vertice dei capi dello Stato Maggiore. "I carri armati sono un mezzo importante, soprattutto per poter riprendere i territori occupati, e visto che i russi li usano anche gli ucraini dovrebbero poter rispondere di conseguenza", ha aggiunto.


"La vera leadership consiste nel dare l'esempio, non nell'ammirare gli altri. Non ci sono tabù". Lo scrive su Twitter il consigliere della presidenza ucraino, Mykhailo Podolyak, aggiungendo: "Da Washington a Londra, da Parigi a Varsavia, si dice una cosa. L'Ucraina ha bisogno di carri armati. Carri armati: la chiave per porre fine alla guerra in modo appropriato. È ora di smettere di tremare davanti a Putin e fare il passo finale".


La Gran Bretagna invierà all'Ucraina 600 missili Brimstone. Lo ha annunciato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, durante la sua visita in Estonia. "Questi missili saranno incredibilmente importanti per aiutare Kiev a dominare il campo di battaglia", ha aggiunto.


"La Russia e Putin esistono ed esisteranno" e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe rendersene conto il prima possibile per il bene del suo Paese. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov rispondendo a Zelensky, che in un intervento video al vertice di Davos si era detto "non del tutto sicuro" che Putin sia ancora vivo.


Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è arrivato a Kiev "per discutere di tutti gli aspetti della cooperazione". Lo annuncia su Twitter postando la foto di un abbraccio con Olga Stefanishyna, vice primo ministro per l'integrazione europea ed euro-atlantica dell'Ucraina. "Il 2023 sia l'anno della vittoria e della pace", afferma Michel.



Ucraina chiede ai suoi alleati di rafforzare le forniture di armi. "Ci rivolgiamo a tutti gli Stati partner che hanno già fornito o stanno pianificando di fornire aiuti militari, invitandoli ad aumentare considerevolmente il loro contributo", scrivono in una dichiarazione congiunta i ministri della Difesa e degli Esteri, Oleksiy Reznikov e Dmytro Kuleba. Sono stati sollecitati circa 12 Paesi, tra cui la Turchia - che si propone come mediatore nel conflitto - e la Germania - che secondo gli ucraini è lenta nel rispondere alle richieste di Kiev - a fornire i carri armati Leopard, "uno dei bisogni più urgenti e pressanti" dell'esercito.


L'ex presidente russo Dmitry Medvedev, attualmente vice-presidente del Consiglio di sicurezza della Russia, alla vigilia della riunione di Ramstein evoca il rischio di una guerra nucleare: "La sconfitta di una potenza nucleare in una guerra convenzionale potrebbe provocare una guerra nucleare", ha scritto in su Telegram. "Domani nella base Nato di Ramstein i grandi capi militari discuteranno di nuove tattiche e strategie, nonché della consegna di nuove armi pesanti e sistemi di attacco all'Ucraina. E questo subito dopo il Forum di Davos, in cui i politicanti di bassa lega hanno ripetuto come un mantra: 'Per raggiungere la pace, la Russia deve perdere'. E a nessuno di questi disgraziati viene in mente di trarre la seguente conclusione elementare: la sconfitta di una potenza nucleare in una guerra convenzionale potrebbe provocare una guerra nucleare", recita il post di Medvedev. 


Volodymyr Zelensky non è "del tutto sicuro" che il presidente russo Vladimir Putin sia ancora vivo e sia lui a prendere le decisioni in Russia. Lo ha detto il leader ucraino durante il suo intervento in videocollegamento al Forum economico di Davos. "Non capisco bene con chi parlare e di cosa. Non sono sicuro che il presidente russo, che a volte appare contro il chroma key, sia davvero lui", ha risposto Zelensky a una domanda sulla possibilità di colloqui di pace.


L'allarme aereo che era scattato in Ucraina questa mattina e' cessato. Lo riferisce il Guardian, spiegando che sembra che sia stato causato da aerei russi decollati in Bielorussia, dove le forze aeree bielorusse e quelle russe stanno svolgendo esercitazioni congiunte.


Le forniture di nuovi armamenti all'Ucraina da parte dell'Occidente possono portare il conflitto ad un nuovo livello. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.


La Svezia fornirà all'Ucraina sistemi di artiglieria a lungo raggio Archer. Lo ha reso noto il premier svedese, Ulf Kristersson.


Due caccia russi MiG-31K capaci di lanciare i missili ipersonici Kinzhal sono decollati questa mattina dalla base di Machulishchy, in Bielorussia. Lo ha reso noto il gruppo di monitoraggio Belarusian Gayun, citato dai media ucraini. In volo c'è anche un aereo da sorveglianza e ricognizione A-50U, ha aggiunto il gruppo. Non è chiaro se i velivoli si stiano dirigendo verso l'Ucraina. Lunedì le forze aeree bielorusse e quelle russe hanno iniziato le annunciate esercitazioni aeree congiunte, che dureranno fino all'1 febbraio.


Un allarme antiaereo è scattato questa mattina in tutto il territorio ucraino. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare di Leopoli, Maksym Kozytskyi, come riportano i media nazionali. L'allarme è stato dichiarato dopo le 10:30 ora locale (le 9:30 in Italia).


Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato di essere "in viaggio verso Kiev" per discutere nuove misure di sostegno all'Ucraina con il Presidente Volodymyr Zelensky, che ha chiesto una consegna più rapida di armi. I due leader discuteranno di "misure concrete... per garantire che (l'Ucraina) sia più forte e potente", ha dichiarato Michel in un messaggio video pubblicato su Twitter. Gli alleati della Nato hanno promesso a Kiev "un maggiore sostegno con armi più pesanti e moderne" per contrastare le offensive della Russia.


Diverse teorie sulle cause della tragedia dell'elicottero del Servizio di emergenza ucraino che è caduto ieri alle porte di Kiev provocando la morte di 14 persone sono oggetto di indagine: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al forum economico di Davos in videocollegamento.


Nuovi aiuti militari per l'Ucraina dagli Stati Uniti. Il nuovo mega pacchetto avrà un valore complessivo di circa 2,5 miliardi di dollari: lo riporta la Cnn, che cita due fonti bene informate. Si tratta di uno pacchetti più consistenti annunciati da Washington dall'inizio della guerra lo scorso febbraio. Il pacchetto, che non è ancora stato finalizzato, includerà per la prima volta i veicoli da combattimento Stryker.


L'operazione di salvataggio è durata quasi nove ore a Brovary, nella regione di Kiev, sul luogo dello schianto dell'elicottero", precipitato nel sobborgo della capitale ucraina. Lo rende noto il presidente Zelensky sui suoi canali social aggiornando il bilancio a 25 feriti, tra cui 11 bambini e 14 morti. "Vorrei anche ringraziare i residenti di Brovary che hanno aiutato sia i bambini che i feriti. 25 persone sono rimaste ferite, tra cui 11 bambini. 14 persone sono state uccise, compreso un bambino. Le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari".


Le forze armate russe hanno bombardato "per tutto il giorno" le comunità di Krasnopil e Shalygin nella regione di Sumy con colpi di mortaio. Lo riporta Ukriform citando il capo dell'amministrazione militare regionale locale, Dmytro Zhivytskyi. Non risultato esserci vittime o feriti.

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