Il fondatore della struttura, Andrea Cisternino, riceve da tempo insulti e minacce. "Speriamo che questa tragedia finalmente serva a qualcosa", dice dopo il rogo
Sono 75 i cani bruciati vivi a causa dell'incendio doloso che ignoti hanno appiccato nel "Rifugio Italia", struttura costruita con amore e dedizione dal fotografo animalista Andrea Cisternino nei pressi di Kiev, in Ucraina. Il rogo è giunto dopo mesi di insulti e minacce di morte. Sui social, tramite l'hashtag #ANDREACISTERNINONONSEISOLO, è già partita la gara di solidarietà per aiutare Andrea a ricostruire il canile.
"Siccome non riesco a scrivere sul mio profilo a causa troppi post, volevo dire che stiamo bene, intossicati ma bene, una ragazza ferita lieve e purtroppo 70 nostri randagi uccisi, bruciati vivi, ora siamo stanchi, dopo cercherò di aggiornarvi", scrive su Facebook Andrea Cisternino.
In un post successivo, fa sapere: "Ci stanno telefonando molti ucraini che ci vogliono aiutare, speriamo che questa tragedia finalmente serva a qualcosa". "Per la polizia ucraina - sottolinea - come sempre non è colpa di nessuno". Ma Andrea non si arrende: "Se credono che io me la faccio sotto - assicura - si sbagliano".
"Vi prego per favore non iniziate a insultare gli ucraini -aggiunge - non serve, mi hanno telefonato ucraini che vogliono aiutarci e spero che questa mia ennesima tragedia faccia cambiare le cose, non per me ma per queste creature abbandonate da molta gente, faccio fatica a stare in piedi e ho respirato troppo fumo".
"Mi sembra ancora non sia vero - racconta - ma ho negli occhi i poveri corpi dei nostri cani carbonizzati, i cuccioli sono morti vicini, ho pianto troppo oggi, però vi chiedo di non insultare il popolo ucraino solo per pochi delinquenti, grazie".
Per chi volesse dare il proprio contributo:
BONIFICO BANCARIO
Banca Monte dei Paschi di Siena
Conto intestato a: Andrea Cisternino
Cod. IBAN : IT 02 O 01030 01661 000001396774
Cod. BIC/SWIFT : PASCITM1645
Causale: DONAZIONE BENEFICA I.A.P.L. ONLUS UKRAINA