"Se un viaggio a Kiev non è possibile - continua il primo cittadino della capitale ucraina -, chiediamo gentilmente una videoconferenza congiunta, da registrare o trasmettere in diretta"
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Il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ha invitato papa Francesco a recarsi in visita nella capitale ucraina. "Crediamo che la presenza di persona dei leader religiosi mondiali a Kiev sia la chiave per salvare vite umane e aprire la strada alla pace nella nostra città, nel nostro Paese e oltre", ha scritto in una lettera inviata al Pontefice e datata 8 marzo. "Se un viaggio a Kiev non è possibile - continua Klitschko -, chiediamo gentilmente una videoconferenza congiunta, da registrare o trasmettere in diretta".
Il nunzio apostolico in Ucraina, monsignor Visvaldas Kulbokas, ha confermato l'invio dell'invito al Papa da parte del sindaco di Kiev. "Ci appelliamo a Lei, come leader spirituale - si legge ancora nella lettera -, perché mostri la Sua compassione, e stia con il popolo ucraino diffondendo insieme l'appello alla pace", conclude il sindaco.
"Il Santo Padre ha ricevuto la lettera del sindaco della Capitale ucraina ed è vicino alle sofferenze della città, alla sua gente, a chi ne è dovuto fuggire e a chi è chiamato ad amministrarla", lo ha detto il Direttore della Sala Stampa, Matteo Bruni. "Il Santo Padre - aggiunge - prega il Signore che siano protetti dalla violenza. E per loro e per tutti ribadisce l’appello fatto domenica scorsa con la Preghiera dell’Angelus: "Davanti alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano: c’è solo da cessare l’inaccettabile aggressione armata, prima che riduca le città a cimiteri”.
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