Papa Francesco in Kazakistan, l'intervento al Congresso delle religioni
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Il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski è alla sua quarta missione nel Paese: "Per la prima volta nelle mia vita non sapevo dove fuggire", ha raccontato
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Il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, inviato di Papa Francesco in Ucraina, è rimasto coinvolto in una sparatoria dopo aver caricato un pulmino di aiuti assieme a due vescovi. Durante una delle tappe il gruppo è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco e il cardinale, insieme agli altri, è riuscito a mettersi in salvo. "Per la prima volta nelle mia vita non sapevo dove fuggire", ha detto, da Zaporizhzhia, il cardinale confermando di stare bene.
Quarta missione in Ucraina - Il cardinale Konrad Krajewski è prefetto del Dicastero per il servizio della carità ed è alla sua quarta missione in Ucraina. La notizia del suo coinvolgimento in una sparatoria è stata riportata da Vatican News. Dopo aver caricato il pulmino con gli aiuti, si è inoltrato, ha raccontato lui stesso, dove "oltre i soldati non entra più nessuno perché i colpi si fanno più fitti".
"Siamo vivi" - Krajewski ha inviato un messaggio di rassicurazione sulle sue condizioni dopo l'attacco al convoglio da lui guidato per portare aiuti sulla linea del fronte: "Siamo vivi". A corredare il messaggio l'immagine della bandiera dell'Ucraina, quella di un fiore, e una serie di fotografie del cardinale che distribuisce aiuti alla gente del luogo.
Il Covid e lo stabile abusivo - Krajweski è il "braccio della carità" di Francesco: si occupa in prima persona degli ultimi portando aiuti e anche rischiando la vita, come accaduto in Ucraina. Durante l'epidemia di Covid non si è mai risparmiato, contraendo il virus abbastanza seriamente tanto da essere stato ricoverato al Policlinico Gemelli. Molti lo ricordano per avere riallacciato la luce (con le sue competenze anche tecniche) in uno stabile di Roma che era stato occupato abusivamente.
L'ambulanza guidata fino a Kiev - Il Papa lo ha inviato diverse volte in Ucraina. In uno di questi viaggi ha portato in dono una ambulanza guidandola fino a Kiev personalmente. Il prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità è stato anche a Leopoli e in altri centri. In questa ultima missione, che è in corso in questi giorni, è stato a Odessa, poi a Zaporizhzhia, con l'intenzione di raggiunge Kharkiv.
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