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L'operazione è stata condotta dalle forze navali dell'esercito e del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu). Le vittime sono due coniugi, salva invece la figlia. Russia: "Coinvolgimento diretto di Usa e Gb"
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Nel giorno numero 509 della guerra in Ucraina, le truppe di Kiev hanno attaccato con i droni il Ponte di Crimea. Il bilancio è di almeno due morti e una campata crollata. L'operazione, avvenuta nella notte del 17 luglio alle 3:05, è stata condotta dalle forze navali dell'esercito e del Servizio di sicurezza di Kiev (Sbu). L'attacco è stato definito "terroristico" da Vladimir Putin, che ha anche annunciato che la risposta di Mosca "sarà adeguata".
Kiev conferma l'attacco - A confermare la paternità dell'attacco è stato il portavoce dell'Sbu, Artem Dekhtyarenko, che intervistato da Rbc-Ukraine ha affermato che "tutti i dettagli dell'incidente sul Ponte di Crimea della notte scorsa saranno rivelati dopo la vittoria dell'Ucraina sulla Russia". E ha aggiunto: "Nel frattempo osserviamo con interesse come uno dei simboli del regime di Putin non sia riuscito ancora una volta a resistere agli attacchi".
In precedenza il capo dell'Sbu, Vasyl Malyuk, aveva affermato che il ponte era un obiettivo perfettamente legittimo per l'Ucraina. Lo stesso Servizio di sicurezza ha commentato l'attacco con un comunicato ironico: "Usignolo, mio caro fratello, il ponte si è addormentato di nuovo. E una volta... due! P.s. La musica è folk. Parole dell'Sbu". Una fonte militare ucraina ha aggiunto che l'operazione è stata condotta "con l'ausilio di droni di superficie".
La prima reazione di Mosca - Come riporta la Tass, il Comitato investigativo russo ha promesso di individuare i responsabili dell'attacco. "Nella notte del 17 luglio, a seguito di un atto terroristico commesso dai servizi speciali dell'Ucraina, una delle sezioni del ponte di Crimea è stata danneggiata. Due civili sono stati uccisi: un uomo e una donna che stavano guidando un'auto attraverso il ponte. La loro figlia minorenne è rimasta ferita", hanno affermato da Mosca. "L'indagine sta individuando le persone tra i servizi speciali ucraini e le formazioni armate coinvolte nell'organizzazione e nell'esecuzione di questo crimine", aggiungono.
Quello contro il ponte della Crimea è stato un "attacco terroristico del regime di Kiev. Si tratta di un crimine insensato dal punto vista militare e crudele perché civili innocenti sono stati feriti e uccisi". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando alla televisione di Mosca. Putin ha chiesto all'Fsb, il servizio di sicurezza federale, di "indagare in dettaglio su quanto accaduto" e rafforzare la sicurezza. Inoltre ha affermato che Mosca "ovviamente risponderà all'attacco terroristico del regime di Kiev" e il ministero della Difesa sta preparando "proposte adeguate" in merito.
Zakharova: "Coinvolgimento diretto di Usa e Gb" - A stretto giro è arrivata anche la dichiarazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "L'attacco al Ponte di Crimea è stato condotto dal regime di Kiev. Questo regime è un regime terroristico e ha tutte le caratteristiche di un gruppo criminale internazionale e organizzato", ha scritto su Telegram. E poi l'accusa all'Occidente: "Le decisioni vengono prese da funzionari e militari ucraini con il coinvolgimento diretto dei servizi segreti e dei politici americani e britannici. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono a capo della struttura terroristica organizzata dallo Stato" ucraino.
Peskov: "Non interromperemo le relazioni con Usa e Gb" - Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha in ogni caso specificato come sia "improbabile che le relazioni diplomatiche della Russia con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna vengano interrotte". Come riporta la Tass, Peskov ha evidenziato come "nei momenti più acuti" siano "ancora necessari canali di dialogo. Non significa che si stanno sviluppando in qualche modo delle relazioni, cosa fuori questione al momento, ma i canali di dialogo sono ancora necessari". Il portavoce ha anche detto che la sospensione della partecipazione russa all'accordo sul grano è stata annunciata prima dell'attacco, che non ha in tal senso influenzato nella decisione. "No, questi eventi non sono assolutamente correlati tra loro", ha affermato.
Medvedev: "Sono insetti, vanno cercati ed eliminati" - Dopo l'attacco è tornato a parlare anche il numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev. "Il mondo e la nostra stessa esperienza dimostrano che è impossibile combattere i terroristi con sanzioni internazionali, intimidazioni o esortazioni. Capiscono solo il linguaggio della forza", ha detto. "È quindi necessario far saltare in aria le loro case e le case dei loro parenti. Cercare ed eliminare i loro complici, abbandonando l'idea insipida di un processo contro di loro. Ma l'importante è distruggere i vertici delle formazioni terroristiche, in qualunque crepa si nascondano questi insetti. È difficile ma possibile", ha concluso.
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Chi erano le vittime - Le due persone rimaste uccise nell'attacco di Kiev al Ponte di Crimea si chiamavano Alexey e Natalya Kulik ed erano coniugi. A riferirlo il canale Telegram dei Servizi di intervento, citato dal media russo RbK. Un parente ha raccontato che i due stavano andando in Crimea per una vacanza sulla costa del mar Nero e aveva deciso di viaggiare di notte per evitare gli ingorghi. "Verso le tre del mattino hanno sentito la prima esplosione, poi le luci del ponte si sono spente. È quindi seguita un'altra esplosione e si è perso il contatto telefonico", ha detto.
La donna - 36 anni - lavorava nel dipartimento dell'Istruzione del distretto urbano di Novooskolsky, nella regione di Belgorod. L'uomo - 40 anni -lavorava invece come camionista. In macchina con loro, al momento dell'esplosione, c'era anche la figlia di 14 anni, rimasta ferita con una lesone al torace e una cranio-cerebrale.
La situazione in Crimea - Mentre a Kiev e in diverse regioni dell'Ucraina sono stati dichiarati in giornata altri allarmi aereo, le autorità filorusse della Crimea fanno sapere che sono già iniziati i rilievi per la ricostruzione del ponte. Anche il servizio di autobus che collega la penisola alla terraferma è stato ripristinato dopo l'esplosione. Tuttavia, la tratta prevede che alcune zone vengano percorse con treni elettrici. Come annunciato dalle autorità locali, "il traffico di autobus è diretto alla stazione di Yuzhnaya, vicino a Kerch, la più vicina al ponte. Da lì, treni elettrici fino a Temryuk. E poi trasferimento di nuovo con gli autobus fino al punto di destinazione".