"INTERESSI PROFONDI TRA POPOLI"

Ucraina, la Russia: "Con altre sanzioni, conseguenze irreversibili per l'Italia" | L'attacco al ministro Guerini: "Ci chiese aiuto per il Covid, ora è un falco"

Il ministero degli Esteri russo ammonisce il nostro Paese: "Roma ha ricevuto da noi un'assistenza significativa per il Covid". Farnesina: "No alle minacce, Mosca si muova per la pace"

19 Mar 2022 - 19:35

Da Mosca arriva un avvertimento per l'Italia, la quale potrebbe subire "conseguenze irreversibili" con la dichiarazione di "una guerra finanziaria ed economica totale" da parte dell'Unione europea contro la Russia. È quanto afferma Alexei Paramonov, direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, secondo cui le sanzioni "non sono una scelta del Cremlino". Immediata la replica della Farnesina che "respinge con fermezza le minacce di Mosca". 

"Non vorremmo che la logica anti-russa del ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire trovasse seguaci in Italia", ha precisato Paramonov.

"Italia assistita dalla Russia per il Covid, Guerini è un falco anti-russo" - L'Italia ha ricevuto "un'assistenza significativa" dalla Russia durante la pandemia di Covid-19, e "la richiesta è stata inviata anche dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che ora è uno dei principali "falchi" e ispiratori della campagna anti-russa nel governo italiano", ha dichiarato Paramonov. "È deprimente che ora, sullo sfondo dell'isteria anti-russa, le autorità italiane si siano dimenticate da un giorno all'altro di tutto - dei trattati e degli accordi bilaterali esistenti, della natura speciale dei nostri legami - e si siano unite alla frenetica campagna russofoba".

Kinzhal e Zircon: ecco le Super-armi di Putin nella guerra in Ucraina

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"Interessi profondi dei popoli europei" - Mosca si aspetta che "a Roma, come in altre capitali europee, tornino comunque in sé, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera".

Il tema energia - Il diplomatico ha poi aggiunto che "Mosca non ha mai utilizzato l'esportazione di risorse energetiche come strumento di pressione politica", affermando che "le aziende energetiche russe hanno sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi. E continuano a farlo. Data la significativa dipendenza di Roma dagli idrocarburi russi, che raggiunge il 40-45%, il rifiuto di meccanismi affidabili per il trasporto delle risorse energetiche che sono stati sviluppati in molti decenni avrebbe conseguenze estremamente negative per l'economia italiana e per tutti gli italiani", ha ammonito Paramonov.

La risposta di Guerini: "Non diamo peso alla propaganda" Il ministro Guerini ha così risposto alle accuse a lui rivolte: "Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino". 

Draghi: "Da Mosca parole inaccettabili, solidarietà a Guerini" "Esprimo piena solidarietà al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del governo russo". E' il commento del premier Draghi. "Il paragone tra l'invasione dell'Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile. Il ministro Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito  ringraziamento del governo e mio personale. 

La replica della Farnesina Non si è fatta attendere anche la replica della Farnesina che "respinge con fermezza le dichiarazioni minacciose" di Mosca. Il ministero degli Esteri italiano invita inoltre il Cremlino ad "agire per la cessazione immediata dell'illegale e brutale aggressione" nei confronti dell'Ucraina, "che la Farnesina condanna fortemente".

Lavrov: "Alcuni Paesi non si mostrano buoni partner economici" - La Russia ribadisce la sua tesi delle "provocazioni" da parte dell'Occidente in relazione al conflitto in Ucraina. Secondo il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, la condotta dei Paesi occidentali "conferma che essi non sono affidabili come partner economici. Mosca rimane aperta alla cooperazione con l'Occidente, ma non intende intraprendere tali iniziative da sola".

"La richiesta di peacekeeper della Nato è demagogica" - La richiesta di inviare peacekeeper della Nato in Ucraina è "demagogica", ha poi messo in guardia Lavrov. "È possibile che tale richiesta implichi il controllo polacco sulla parte occidentale dell'Ucraina".

"Il legame Russia-Cina ne uscirà più forte" - Lavrov si è detto convinto che Russia e  Cina "rafforzeranno la loro cooperazione sotto le attuali circostanze". Considerato che "l'Occidente sta calpestando ogni pilastro del sistemo internazionale e noi, le due grandi potenze, dobbiamo ovviamente pensare a come proseguire. Stanno continuando a cercare i corpi qui a Mykolaiv, allo stesso tempo c'è stata un'altra sirena di raid aereo, quindi tutti giù dai rifugi antiatomici".

Ucraina, continuano i bombardamenti: Leopoli sotto attacco

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