Azovstal, i militari ucraini si consegnano ai russi: molti sono feriti
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Secondo fonti vicine al Cremlino, Palamar si troverebbe nel centro di detenzione preventiva di Rostov sul Don. La smentita in un video sui gruppi Telegram di Kiev: "Io e il mio comando siamo ancora qui"
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Giallo sulle sorti del vicecomandante e portavoce del battaglione ucraino Azov, Svyatoslav Palamar (conosciuto col nome di battaglia "Kalina"). Secondo i media russi, si sarebbe arreso mercoledì sera lasciando l'acciaieria Azovstal di Mariupol. Ma un video diffuso giovedì sui gruppi Telegram vicini a Kiev smentisce la notizia. Nelle immagini appare proprio "Kalina" che conferma di essere ancora "sul territorio dello stabilimento Azovstal".
A dare la notizia della resa erano stati su Telegram alcuni profili filogovernativi russi riportando le parole di un reporter inviato al fronte, Dmitrij Steshin, ma sottolineando la mancanza di conferme ufficiali. Secondo il canale Telegram Readovka, Palamar si troverebbe nel centro di detenzione preventiva di Rostov sul Don, dove sarebbe stato posto agli arresti dalle autorità russe.
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Il video di "Kalina": "Siamo ancora qui" - Giovedì sera la smentita da parte dei media di Kiev. "Oggi (19 maggio) è l'85esimo giorno di guerra. Io e il mio comando siamo sul territorio dello stabilimento Azovstal. È in corso un'operazione, di cui non darò i dettagli. Grazie al mondo, grazie all'Ucraina. Ci vediamo", dice proprio "Kalina" in un breve videomessaggio diffuso dall'Ukrainska Pravda.
Stato maggiore Kiev: prosegue evacuazione truppe da Azovstal - Intanto le misure per evacuare le truppe ucraine dall'acciaieria Azovstal di Mariupol continuano. Lo ha affermato il vice capo del dipartimento delle operazioni principali dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, Oleksiy Gromov. "In direzione di Mariupol, l'intensità delle ostilità è stata ridotta. Si stanno adottando misure per evacuare i nostri eroi", ha sottolineato Gromov. Alla domanda se l'evacuazione delle truppe ucraine da Azovstal al territorio controllato dalla Russia possa rappresentare un rischio per le loro vite, Gromov ha risposto che l'Ucraina crede che la parola data dalla Russia verrà mantenuta. "Sappiamo che il nostro nemico è' insidioso, ma crediamo che la parola data da loro sarà rispettata", ha dichiarato.