Tallinn, "sangue" sul fondoschiena: la protesta fuori dall'ambasciata russa contro gli stupri in Ucraina
© Priit Mürk
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Lyudmila Denisova è stata licenziata perché la sua attività ha "danneggiato Kiev". La sua replica: "Farò ricorso"
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Il parlamento ucraino ha sfiduciato e rimosso dal suo incarico la commissaria per i Diritti umani Lyudmila Denisova, sostenendo che avrebbe concentrato il proprio lavoro su crimini di natura sessuali "che non possono essere confermati con prove, danneggiando l'Ucraina e distraendo i media mondiali dai reali bisogni dell'Ucraina". Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Interfax-Ucraina, i parlamentari hanno anche lamentato gli scarsi risultati ottenuti dalla commissaria nella creazione di corridoi umanitari e nello scambio di prigionieri di guerra, così come il fatto che abbia trascorso del tempo nella "calda Europa occidentale" durante l'invasione russa, "ma non in Russia o Bielorussia, dove il suo status e i suoi poteri potevano aiutare i prigionieri". La replica: "Farò ricorso".
L'accusa - Pavlo Frolov, deputato di Servitore del Popolo, il partito del presidente Volodymyr Zelensky, ha spiegato i motivi del licenziamento di Denisova che comprendono il ripetuto mancato adempimento alle sue funzioni relative all'istituzione di corridoi umanitari, alla protezione e scambio di prigionieri, al contrasto alla deportazione di adulti e bambini dai territori occupati e ad altre attività per i diritti umani. Secondo il parlamento, Denisova ha concentrato la sua attività mediatica sui numerosi dettagli relativi agli abusi sessuali su adulti e minori nei territori occupati che non erano supportati da prove e hanno danneggiato solo l'Ucraina. Inoltre, ha sottolineato Frolov, Denisova ha trascorso molto tempo all'estero non nell'ambito di viaggi di lavoro dopo il mese di febbraio.
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La replica - Denisova, in risposta, ha annunciato un ricorso contro la mozione di sfiducia nei suoi confronti votata dall'Aula. Lo riporta Unian. "Sono stata licenziata contrariamente alla Costituzione, alle leggi dell'Ucraina e agli standard internazionali. Farò ricorso contro questa decisione in tribunale. La legge è uguale per tutti", ha scritto su Facebook.