Tra i quattordici punti la creazione di un corridoio per consentire ai "mercenari" di lasciare il Paese e la protezione della lingua russa
© -afp
Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha presentato il suo piano di pace per l'Ucraina sud-orientale. Tra i 14 punti del piano ci sono il disarmo, l'impunità per i separatisti che non si sono macchiati di gravi reati, la creazione di un corridoio per consentire ai "mercenari" di lasciare il Paese, "il decentramento del potere e la protezione della lingua russa attraverso emendamenti alla Costituzione".
Nella notte Poroshenko e il leader del Cremlino, Vladimir Putin, hanno avuto una conversazione telefonica sul piano della presidenza di Kiev per mettere fine alle violenze nel sud-est del Paese. La telefonata è avvenuta su iniziativa di Poroshenko, che ha ribadito la necessità di liberare tutti gli ostaggi e stabilire un sistema di controlli efficiente sulla frontiera russo-ucraina. Putin dal canto suo ha posto l'accento sulla fine immediata dell'operazione militare di Kiev nelle regioni di Donetsk e Lugansk.
Kiev ha ripreso il controllo dei confini con la Russia - Intanto le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo del confine con la Russia. Lo ha annunciato il presidente del Parlamento ucraino, Oleksandr Turcinov, aprendo una seduta dell'organo legislativo. "Il ministero della Difesa - ha dichiarato Turcinov - ci informa che unità delle forze armate si sono avvicinate a Izvarino, e così di fatto hanno concluso l'operazione".
Ma i combattimenti non si fermano - Nei pressi di Sloviansk, roccaforte separatista nella regione di Donetsk, sette soldati di Kiev sono morti e 30 sono rimasti feriti. Lo fa sapere il portavoce delle forze di Kiev, Vladislav Selezniov, sostenendo che i miliziani uccisi sarebbero addirittura 300. Uno dei leader separatisti, Igor Strelkov, ha parlato di "gravi perdite" tra i suoi uomini. Gli scontri si svolgono nella zona di Krasni Liman, vicino ai villaggi di Iampil e Zakotnie.