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Ucraina, i russi avanzano nel Donbass: preso un altro villaggio | Presidente moldavo: "Mosca trama per rovesciare il governo"

Scoppia la polemica attorno alle parole di Berlusconi col governo di Kiev che accusa: "Bacia le mani insanguinate di Putin"

di Redazione online
13 Feb 2023 - 19:11

La guerra in Ucraina giunge al 355esimo giorno. Nel Donbass i mercenari del gruppo Wagner hanno preso il controllo del villaggio di Krasna Hora, vicino a Bakhmut. Intanto scoppia la polemica attorno alle parole di Berlusconi col governo di Kiev che accusa: "Bacia le mani insanguinate di Putin". La presidente della Moldavia, Maia Sandu, accusa Mosca di tramare per rovesciare con la forza la leadership filo-Ue del suo Paese col sostegno di "sabotatori con formazione militare, camuffati in abiti civili".



I mercenari del gruppo Wagner hanno preso il controllo del villaggio di Krasna Hora vicino a Bakhmut, nell'autoproclamata Repubblica popolare del Donetsk, nell'Ucraina orientale. Lo ha annunciato Yevgeny Prigozhin, il fondatore della compagnia militare privata Wagner. "L'insediamento di Krasna Hora è stato preso dalle unità d'assalto di Pmc Wagner", ha detto Prigozhin.


"Uccidere la popolazione inerme è un crimine di guerra e lì vedremo come intervenire: se ci sarà un tribunale ad hoc, non siamo contrari". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante una lectio magistralis all'università Luiss di Roma. "Non abbiamo mai inviato armi per colpire il territorio russo e non abbiamo mai dichiarato guerra alla Russia, abbiamo un problema con la leadership, non con il popolo - ha spiegato Tajani -. Se la leadership viola le norme di diritto internazionale non possiamo che avere una sola posizione: condanna delle violazioni del diritto, dei crimini di guerra, delle violenze".


La presidente della Moldavia, Maia Sandu, accusa Mosca di tramare per rovesciare con la forza la leadership filo-Ue del suo Paese col sostegno di "sabotatori con formazione militare, camuffati in abiti civili". Secondo Sandu, sotto l'apparenza di "proteste della cosiddetta opposizione", i presunti "sabotatori" mirerebbero a "rovesciare l'ordine costituzionale e sostituire il potere legittimo di Chisinau con uno illegittimo". Le dichiarazioni di Sandu al momento non sono verificabili. Recentemente Zelensky ha affermato che Kiev avrebbe "intercettato un piano per la distruzione della Moldavia da parte dell'intelligence russa".


"Quella di Berlusconi è una posizione a favore della pace, un messaggio per dire: 'Riflettiamo su come si possa raggiungere la pace' e lo ha ribadito votando. Il primo voto al Parlamento europeo fu la risoluzione durissima contro la Russia che ha invaso l'Ucraina e fu votata da Berlusconi. Quindi la posizione non è cambiata ma si cerca una strada per uscire dall'impasse". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.


"Veri colloqui di pace" rispetto alla guerra in Ucraina saranno possibili solo dopo che la Russia avrà ritirato le sue truppe. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino. "In questo momento è importante arrivare a una situazione in cui si possa parlare della fine di questo conflitto. Questo è interamente nelle mani della leadership russa, che può ritirare le proprie truppe, il che può portare a veri e onesti colloqui di pace". "Diciamo anche che spetta all'Ucraina decidere cosa è praticabile e fattibile per loro", ha aggiunto Hebestreit.


Feroci combattimenti fuori da Bakhmut mentre le forze russe spingono la loro avanzata verso la città orientale ucraina con pesanti bombardamenti e attacchi di fanteria. Lo ha riferito oggi l'ufficio presidenziale ucraino, che definisce "difficile" la situazione nel sobborgo di Paraskoviivka, a nord di Bakhmut, aggiungendo che le forze russe hanno continuato a bombardare l'area con "intensi bombardamenti e azioni di assalto".


Stiamo "già vedendo" l'inizio di una nuova offensiva russa in Ucraina. Lo ha detto in conferenza stampa il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.


"Le accuse insensate di Berlusconi contro Zelensky sono un tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti. Un tentativo di dimostrare la sua lealtà al dittatore russo". Lo scrive su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Nikolenko ricordando di aver lavorato in Libia nel 2010 quando l'allora premier incontrò Gheddafi e "baciò le mani del dittatore per mostrare lealtà. Diffondendo la propaganda russa, incoraggia Mosca a continuare i suoi crimini e quindi ha responsabilità politica e morale. Apprezziamo invece molto la pronta risposta di Meloni, che ha riaffermato l'incrollabile sostegno all'Ucraina".

"Mi aspetto che al prossimo incontro del formato di Ramstein, qui domani a Bruxelles, si affronterà la questione di fornire jet all'Ucraina ma sottolineo che al momento la cosa più importante è la rapidità di dare aiuti militari ed essere in grado di far funzionare tutto ciò che è stato già fornito e già questa è un compito monumentale". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa.



L'ambasciata americana in Russia ha esortato i cittadini statunitensi a lasciare "immediatamente" il Paese: è quanto si legge in un comunicato della sede diplomatica pubblicato online. I cittadini statunitensi che "risiedono o viaggiano in Russia dovrebbero partire immediatamente", recita la nota, che invita ad "esercitare una maggiore cautela a causa del rischio di detenzioni illegali".


Le truppe russe potrebbero raggiungere la capitale ucraina Kiev e conquistarla, se lo ordinasse il presidente Vladimir Putin. Lo ha dichiarato in un'intervista al canale "Rossija 1" il leader ceceno Ramzan Kadyrov. "Allo stato attuale, se dovesse arrivare un ordine del comandante supremo, le nostre unità del ministero della Difesa, della Guardia nazionale, della polizia (...) sarebbero tutte già pronte", ha affermato Kadyrov.


Il Cremlino è tornato a ribadire oggi che non è in programma una seconda ondata di arruolamenti in Russia nell'ambito della mobilitazione militare parziale dichiarata nel settembre scorso. "No", ha risposto il portavoce Dmitry Peskov a un giornalista che gli chiedeva se vi fossero programmi in questo senso. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.


"Non mi sento offeso dal Papa, è troppo vecchio per offendersi con lui". Lo ha detto il leader ceceno Ramzan Kadyrov in un'intervista alla televisione russa ripresa dall'agenzia Ria Novosti, tornando sulle affermazioni del pontefice sulla crudeltà mostrata nel conflitto in Ucraina da ceceni e buriati. "I combattenti sono le persone migliori perché si sacrificano per gli altri - ha affermato Kadyrov - ma questo lui non lo può capire. Ha vissuto tutta la sua vita da qualche parte in un monastero o non so dove, e secondo me ha dimenticato quello che succede nel mondo, cos'è la vita". 


Se l'Ucraina non riceverà urgentemente armi dai suoi alleati occidentali "nelle prossime settimane", i russi potrebbero vincere la guerra. A sostenerlo è il presidente della Polonia Andrzej Duda in un'intervista a Le Figaro riportata dalla presidenza polacca.


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto di allargare le sanzioni globali all'industria nucleare russa, a causa della guerra in Ucraina. "C'è un altro passo di sanzioni del nostro stato contro l'industria nucleare dello stato terrorista. Con il mio decreto, ho attuato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di imporre sanzioni a 200 persone che lavorano per l'industria nucleare russa", ha detto Zelensky nel suo discorso serale riportato da Ukrinform, ricordando la decisione di Kiev di sanzionare 199 russi e un ucraino, Yuriy Chernichuk, vice capo ingegnere della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

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