I droni esca russi che ingannano le difese ucraine
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Mosca: "Pronti a negoziare, ma non a congelare la guerra". Allarme per un maxi-attacco a Kiev, riapre l'ambasciata americana: "Restiamo vigili".
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.002. Il Guardian ha riferito di aver appreso che missili Storm Shadow di fabbricazione britannica sarebbero stati lanciati per la prima volta contro obiettivi all'interno della Russia. Nuova svolta di Biden: il presidente uscente degli Stati Uniti ha autorizzato la fornitura a Kiev di mine antiuomo non persistenti. Dopo i missili, un altro passo per frenare l'avanzata russa. Dura la reazione di Mosca, che si dice pronta ad aprire un negoziato, ma non a congelare la guerra sulle posizioni acquisite. Allarme a Kiev per la possibilità di un maxi-attacco aereo russo: chiuse le ambasciate occidentali, compresa quella italiana. Mercoledì notte riapre quella americana: "Restiamo vigili".
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Amnesty International ha condannato la decisione degli Stati Uniti di inviare mine antiuomo in Ucraina definendola "sconsiderata" e una "battuta d'arresto" nella lotta contro l'uso di quel tipo di arma. "È devastante e francamente scioccante che il presidente Biden abbia preso una decisione così pericolosa proprio prima che la sua eredità sia consegnata ai libri di storia", ha sottolineato il portavoce di Amnesty Ben Linden esortando il presidente a riconsiderare la decisione. "Le mine antiuomo sono armi intrinsecamente indiscriminate che mutilano e uccidono i civili molto tempo dopo la fine dei conflitti e non dovrebbero avere posto nell'arsenale di nessun Paese", ha dichiarato.
L'ambasciata americana a Kiev ha riaperto dopo la chiusura dovuta al timore di un potente attacco aereo sulla capitale ucraina. "Abbiamo ripreso i servizi dopo una sospensione temporanea questa mattina", si legge sull'account X della sede diplomatica. "Continuiamo a incoraggiare i cittadini statunitensi a rimanere vigili, monitorare le fonti ufficiali ucraine per gli aggiornamenti ed essere pronti a rifugiarsi sul posto nel caso un allarme per un attacco aereo".