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Speciale Guerra Ucraina

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Seul: Putin ha dato a Kim Jong-un missili antiaerei in cambio di soldati | Leader russo: "Con i missili occidentali la guerra diventa mondiale"

Zelensky: "Il mondo deve reagire. Ora non c'è una reazione forte. È chiaro a tutti chi è l'unico colpevole di questa guerra"

di Redazione online
22 Nov 2024 - 09:58

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.003. La Russia avrebbe fornito a Kim Jong-un missili anti-aerei in cambio del dispiegamento di truppe nordcoreane in Russia per combattere contro le forze ucraine. Lo ha affermato un consigliere di sicurezza nazionale sudcoreano, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Yonhap. Con gli attacchi missilistici occidentali in terra russa, il conflitto ha assunto un "carattere globale". Lo ha detto Vladimir Putin, tuonando nuovi scenari di escalation: "Abbiamo il diritto di colpire anche i Paesi che hanno fornito a Kiev armi" per attaccare il territorio della Federazione. Secondo il presidente russo, gli Usa "stanno spingendo il mondo intero verso un conflitto mondiale". Per l'ambasciatore russo a Londra, Andrei Kelin, la Gran Bretagna è ora "direttamente coinvolta" nella guerra in Ucraina dopo che i suoi missili Storm Shadow sono stati utilizzati per colpire obiettivi all'interno della Russia. L'uso dei missili britannici era già stato definito da Mosca "l'inizio di una nuova escalation". La Casa Bianca replica: "E' la Russia che ha provocato l'escalation in Ucraina". E Zelensky va al contrattacco: "Il mondo deve reagire. Ora non c'è una reazione forte da parte del mondo. Putin è molto sensibile a questo. Vi sta controllando, cari partner. È chiaro a tutti chi è l'unico colpevole di questa guerra, chi ha iniziato questa guerra il 24 febbraio e investe tutte le sue risorse per garantire che la guerra continui. Deve essere fermato".

Da 77 a 560 km, la gittata dei missili occidentali forniti a Kiev

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© Withub

© Withub

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La Russia ha avvertito gli Stati Uniti 30 minuti prima del lancio di un missile balistico ipersonico sull'Ucraina. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, come riportano le agenzie di Mosca. "L'allarme è stato inviato in automatico 30 minuti prima del lancio", ha detto Dmitri Peskov, precisando che Mosca ha mantenuto "una comunicazione costante" con gli Stati Uniti sulla questione delle armi nucleari.

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