Dopo la telefonata tra i due leader Mosca prende tempo per le trattative con gli Usa, sottolineando che sul tavolo c'è anche "la sicurezza nel continente europeo". Peskov: "Ancora non si può parlare di un eventuale coinvolgimento della Cina nei colloqui"
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.086. Dopo la telefonata fra Trump e Putin sulla guerra, il Cremlino dice che bisogna organizzare "ma senza fretta" un incontro tra i due leader e che se i Paesi europei vogliono un ruolo nei negoziati devono parlarne con il presidente Usa. Aggiunge che i negoziati con gli Usa devono riguardare anche "la sicurezza nel continente europeo". È presto, dice il portavoce di Putin Dmitry Peskov, anche parlare di un ruolo della Cina nelle trattative. I funzionari di Pechino avevano lanciato la proposta al team del tycoon tramite intermediari di tenere un vertice per facilitare "gli sforzi di mantenimento della pace dopo un'eventuale tregua". La Russia: "Vogliamo continuare il dialogo con il Vaticano su Kiev". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che Kiev non accetterà "alcun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza di noi".
L'Occidente deve inviare in Ucraina centomila militari come garanzia di sicurezza: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato dalla rete televisiva My-Ukraine. "E quali sono le garanzie di sicurezza? NATO, armi, missili, armi nucleari... O la costruiremo come ho suggerito, o allora costruiremo la NATO in Ucraina. La NATO è qui allora. In questo caso, le armi sono a vostro carico, e il contingente è a carico degli europei e degli americani. E non è un contingente di 5.000-7.000 soldati. Ho dato ai militari il compito di contare e di mostrarmi i punti. Abbiamo disegnato una mappa, abbiamo tutto pronto per ogni evenienza, e posso parlarne a Monaco... Abbiamo bisogno di 100.000 effettivi, non si tratta di 5.000 soldati", ha concluso.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che Kiev non accetterà "alcun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza di noi". Il leader ucraino ha parlato durante la visita alla centrale nucleare di Khmelnytskyi, come riporta Ukrainska Pravda. "Come Paese indipendente, semplicemente non saremo in grado di accettare alcun accordo senza di noi. Lo sto dicendo molto chiaramente ai nostri partner", ha ribadito.
L'Ucraina ha ammesso di detenere a malapena un terzo del territorio nella regione occidentale russa di Kursk che aveva inizialmente catturato durante un'offensiva scattata lo scorso agosto. "Oggi abbiamo la nostra zona di sicurezza sul territorio della Federazione Russa, lungo il confine con l'Ucraina, che detiene circa 500 chilometri quadrati", ha scritto sui social media il comandante in capo dell'Ucraina Oleksandr Syrsky. In precedenza gli ucraini avevano rivendicato di controllare fino a 1.400 chilometri quadrati di territorio.
I Paesi dell'Unione europea devono discutere con gli Usa della possibilità di una loro partecipazione al processo di risoluzione della situazione in Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista alla tv russa di cui riferisce l'agenzia Ria Novosti. "Gli europei dovranno parlare con Washington per poter in qualche modo fissare il loro posto", ha dichiarato Peskov commentando la possibilità che i Paesi Ue partecipino ai negoziati per la risoluzione del conflitto.
L'Ucraina "in un modo o nell'altro, ovviamente, parteciperà ai negoziati" sulla fine del conflitto, ma la Russia considera gli Usa "il suo principale interlocutore". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il giorno dopo che il presidente americano Trump ha avuto colloqui telefonici separati con i leader di Russia e Ucraina. "In un modo o nell'altro, ovviamente, Kiev parteciperà ai negoziati. Ci sarà sia un percorso di dialogo bilaterale russo-americano, sia un percorso che, ovviamente, sarà collegato al coinvolgimento dell'Ucraina", ha detto Peskov in un'intervista alla TV di Stato, ripresa dall'agenzia Tass.
I preparativi per un incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo statunitense Donald Trump potrebbero comportare settimane o anche mesi: lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, le cui dichiarazioni sono state riportate dalle agenzie di stampa russe. "Certo, i preparativi per un incontro del genere richiederanno tempo. Potrebbero volerci settimane, mesi o persino diversi mesi, anche questo è possibile", ha concluso.
"Ue e Ucraina devono prendere parte ai negoziati per porre fine alla guerra che dura da quasi tre anni". Lo ha ribadito Bruxelles tramite la portavoce capo della Commissione, Paula Pinho. Quest'ultimo ha evidenziato che "è solo l'inizio del processo, è già accaduto in passato" e l'Europa ha avviato contatti con l'amministrazione Trump, che andranno sviluppati. Tuttavia, la portavoce ha confermato che l'Ue non ha avuto contatti con il presidente Donald Trump riguardo la telefonata con Vladimir Putin.
"Una bella chiacchierata con la Russia e l'Ucraina ieri. Buone possibilità di mettere fine a quella orribile e sanguinosa guerra". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.
"Qualsiasi soluzione rapida sull'Ucraina è un affare sporco che abbiamo già visto in passato, ad esempio a Minsk, e semplicemente non funzionerà. Non fermerà le uccisioni, la guerra continuerà". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue alla Nato. "Se facciamo un paragone, possiamo fare un parallelo con il 1938: non è una buona tattica di negoziazione se si dà via tutto prima ancora che le discussioni siano iniziate", ha aggiunto.
"Noi continuiamo la lotta, siamo forti, siamo capaci, ce la faremo". Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov alla Nato, ringraziando i partner per l'assistenza.
"Questa mattina ho incontrato il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov. Il ministro Umerov mi ha assicurato che gli ucraini sono fermi e non rinunceranno alla loro libertà e al loro territorio. Anche l'Europa sarà ferma e continuerà a sostenere l'Ucraina nella sua lotta". Lo scrive sui social l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
"E' prematuro" parlare di un ruolo dell'Europa nei negoziati per una soluzione del conflitto ucraino, perché "non c'è ancora una comprensione del formato di un possibile dialogo, del formato di un possibile processo di negoziazione". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Occorre organizzare "velocemente" un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin perché i due "hanno molto di cui parlare", ma al momento è "impossibile" fornire una data perché il lavoro per organizzare il vertice "comincerà in questi giorni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
"La vecchia zitella frigida Europa è pazza di gelosia e rabbia. Non è stata avvisata della chiamata Putin-Trump e non è stata consultata sul suo contenuto o sulle dichiarazioni successive. Questo mostra il suo vero ruolo nel mondo". È quanto afferma il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. "Non c'è da stupirsi - ha aggiunto - il tempo dell'Europa è passato. È debole, brutta e inutile". Lo riporta l'agenzia Tass.
"Non è un tradimento". Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, al quartier generale della Nato a Bruxelles rispondendo a una domanda sulla posizione espressa da Donald Trump. "È il miglior negoziatore del pianeta, solo lui può portare le potenze al tavolo", ha detto aggiungendo che gli Usa "riconoscono gli sforzi" compiuti dagli europei nel conflitto.
La Russia è aperta a continuare il "dialogo costruttivo" con il Vaticano sull'Ucraina. Lo ha detto Artyom Studennikov, direttore del primo Dipartimento europeo del ministero degli Esteri, all'agenzia Ria Novosti. Dall'inizio del conflitto, ha sottolineato Studennikov, la Santa Sede "ha seguito coerentemente una linea di giustizia ed equilibrio, facendo appello a una soluzione pacifica e dichiarando la sua disponibilità a contribuire a questo in ogni modo possibile".
La Russia considera la presenza delle forze Nato in Ucraina, indipendentemente da qualsiasi pretesto, del tutto inaccettabile. Lo ha dichiarato Artem Studennikov, direttore del Primo Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, in un'intervista all'agenzia di stampa Ria Novosti. "La presenza delle forze Nato in Ucraina, per quanto possano essere camuffate, è assolutamente inaccettabile per la Russia", ha affermato Studennikov in un'intervista.
Esplosioni hanno scosso mercoledì sera la città di Odessa, secondo quanto riferito dal sindaco Hennadii Trukhanov e le unità di difesa aerea sono entrate in azione. Alle 21:14 è stato emesso un avviso di incursione aerea a Odessa a causa della minaccia di proiettili vaganti. Successivamente, Trukhanov ha segnalato le esplosioni e ha esortato i residenti del distretto di Kyivskyi della città a prestare attenzione.
Mentre i presidenti Usa Donald Trump e il russo Vladimir Putin segnalano di essere pronti per i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, la Cina spinge per avere un suo ruolo di pacificatore. Nelle ultime settimane, riporta il Wall Street Journal, i funzionari cinesi hanno lanciato la proposta al team del tycoon tramite intermediari di tenere un vertice tra i due leader per facilitare "gli sforzi di mantenimento della pace dopo un'eventuale tregua", secondo fonti vicine al dossier a Pechino e a Washington. Tuttavia, Usa ed Europa guarderebbero alla mossa con scetticismo, dati gli stretti legami vantati dal Dragone con Mosca.
Donald Trump ha detto di condividere l'obiezione russa che l'Ucraina non possa entrare nella Nato. "Personalmente non credo che sia praticabile. Penso che, molto prima di Putin, i russi abbiano detto che non avrebbero mai permesso una cosa del genere. Questo va avanti da molti, molti anni. Lo dicono da molto tempo che l'Ucraina non può entrare nella Nato, e io sono d'accordo".
La Russia "ora vuole la pace", mentre "non la voleva" con l'amministrazione Biden. Lo ha affermato Donald Trump.
"Accolgo con favore il fatto che Stati Uniti e Russia tornino a parlarsi al massimo livello". Lo dichiara il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo la telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin. "Dobbiamo lavorare insieme e uniti tutti noi europei, con gli Usa, per riportare la pace nel nostro continente. Una pace giusta e duratura che non cancelli le ragioni dell'Ucraina, un accordo che non sia una tregua provvisoria ma ristabilisca le regole e determini le condizioni per impedire nuove guerre o aggressioni".
Un'adesione dell'Ucraina alla Nato non sarebbe "realistica", ha affermato Donald Trump.
"Prima o dopo saranno necessarie delle elezioni" in Ucraina, ha dichiarato ancora Donald Trump.
Donald Trump prevede il cessate il fuoco in Ucraina in un "futuro non troppo distante".
Donald Trump ha detto che incontrerà Vladimir Putin in Arabia Saudita.