Fonti di stampa confermano quanto anticipato da Tgcom24: gli Usa vogliono raggiungere il cessate il fuoco entro Pasqua
di Redazione online© X
La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.090. È durato tre ore il vertice ristretto tra i leader europei a Parigi. All'Eliseo il presidente francese Emmanuel Macron ha accolto i leader di sei Paesi Ue (il premier Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro polacco, Donald Tusk, quello spagnolo, Pedro Sanchez, quello dei Paesi Bassi, Dick Schoof, e la premier danese Mette Frederiksen) oltre al primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente del Consiglio europeo António Costa, il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. "Soldati in Ucraina? Ancora non ci sono le condizioni per pensarci", è stata la posizione di diversi leader. Rimane l'esigenza però di riflettere sul ruolo della difesa europea e renderla in grado di sopravvivere al sostegno usa e di fornire le garanzie di sicurezza post-belliche a Kiev. L'affondo di Zelensky: "Gli Usa vogliono compiacere Putin. Per quanto riguarda il numero di truppe da combattimento, la flotta, l'aeronautica, i droni, onestamente penso che l'Europa sia debole", ha aggiunto. Intanto a Riad il negoziato tra Usa e Russia muove i primi passi. L'inviato della Casa Bianca per il Medioriente, Steve Witkoff, conferma la sua partenza per l'Arabia Saudita in vista dei colloqui con dirigenti russi per la pace in Ucraina. E, mentre anche fonti di stampa affermano che gli Usa vogliono raggiungere il cessate il fuoco entro Pasqua - come anticipato giorni fa da Tgcom24 - Trump dichiara: "Penso che Putin voglia finire la guerra, e presto". Poi aggiunge: "Anche Zelensky vuole finirla. Il leader ucraino sarà coinvolto nei negoziati". Sull'Europa Lavrov conferma: "Non ha senso invitare i leader del Vecchio Continente".
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avuto una "telefonata amichevole" con l'omologo francese, Emmanuel Macron. Lo ha fatto sapere un funzionario della Casa Bianca, aggiungendo che il colloquio è durato circa 30 minuti. I due leader hanno "discusso la guerra in Ucraina, il vertice tra le nazioni europee e i colloqui in Arabia Saudita tra funzionari russi e statunitensi".
L'Europa deve assumere maggiori responsabilità a tutela della propria sicurezza, ma una "rete di protezione americana" resta necessaria per assicurare un accordo in Ucraina di pace poiché "solo una garanzia Usa può efficacemente scoraggiare la Russia di Vladimir Putin dall'attaccare di nuovo" Kiev. Lo ha detto il primo ministro Keir Starmer ai media britannici dopo il vertice di Parigi. Starmer ha poi aggiunto di voler "discutere con Donald Trump" la settimana prossima a Washington delle valutazioni emerse a Parigi in vista di un successivo ulteriore incontro europeo e di voler risentire nei prossimi giorni Volodymyr Zelensky.
Il destino dell'Ucraina "non mette in gioco solo il futuro di Kiev, ma è una questione esistenziale per l'Europa intera" in quanto continente. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer alla Bbc dopo il vertice di Parigi, evocando un momento di svolta "generazionale per la sicurezza collettiva europea" e britannica, non senza insistere che solo una "pace durevole che salvaguardi la sovranità dell'Ucraina farà da deterrente a future aggressioni di Putin". Nel contempo Starmer ha difeso l'approccio Usa, affermando come non possa essere "una sorpresa che Trump voglia un maggiore impegno dell'Europa per la propria sicurezza".
Gli Stati Uniti "vogliono compiacere Putin". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'emittente pubblica tedesca Ard, giudicando "debole" la capacità di difesa europea. "Il problema è che gli Stati Uniti oggi dicono cose che sono molto gradite a Putin. Penso che sia lì il problema. Perché vogliono compiacerlo", ha detto il leader nell'intervista registrata sabato e andata in onda oggi. Per quanto riguarda "il numero di truppe da combattimento, la flotta, l'aeronautica, i droni, onestamente penso che l'Europa sia debole", ha aggiunto.
Si è concluso il vertice europeo di Parigi sull'Ucraina. Attesi da una temperatura di zero gradi, i leader riuniti all'Eliseo da Emmanuel Macron stanno uscendo dal palazzo della presidenza francese uno dopo l'altro.
"Non può esserci una pace imposta che l'Ucraina deve accettare. Per noi è evidente che il Paese deve percorrere la sua strada nell'Unione europea, deve poter difendere la sua democrazia e la propria sovranità ed essere nella condizione di mantenere un esercito forte. Tutto ciò non è negoziabile". E' quanto ha detto Olaf Scholz, cancelliere tedesco, lasciando il vertice di Parigi.
L'Ucraina vuole che l'Europa nomini rapidamente un rappresentante per potenziali negoziati di pace con gli Stati Uniti e la Russia. Lo ha affermato Ihor Zhovkva, vice capo dell'ufficio di Volodymyr Zelensky, secondo il sito di Bloomberg. "Dovrebbe essere una decisione presa rapidamente", ha detto Zhovkva. "Spero subito dopo l'incontro di Parigi. Dovremmo agire, non riflettere".
È iniziato a Parigi il vertice informale sull'Ucraina convocato dal presidente francese, Emmanuel Macron. Lo riportano i media francesi. Alla riunione prendono parte oltre al capo dell'Eliseo il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, il primo ministro polacco, Donald Tusk, quello spagnolo, Pedro Sanchez, quello dei Paesi Bassi, Dick Schoof, e la premier danese Mette Frederiksen. Con loro anche il presidente del Consiglio europeo António Costa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha sentito al telefono Donald Trump appena prima dell'inizio della riunione dei leader europei sull'Ucraina convocata da Parigi. Lo riferisce l'Eliseo.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avrà un incontro martedì ad Ankara con il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan. Gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina, oltre a questioni regionali e globali, saranno al centro dei colloqui, che riguarderanno anche "tutti gli aspetti delle relazioni di partenariato strategico Turchia-Ucraina" e "i passi da intraprendere per rafforzare ulteriormente la cooperazione tra i due Paesi", ha annunciato il direttore della comunicazione di Erdogan, Fahrettin Altun, in un messaggio su X.
Niente truppe europee in Ucraina "senza il pieno coinvolgimento degli Stati Uniti". Lo afferma una fonte del governo tedesco a poche ore del summit dei principali leader Ue a Parigi per decidere la linea europea sull'impegno in Ucraina.
La Polonia non invierà le sue truppe in Ucraina, e continuerà a sostenere il suo vicino contro la Russia, ha affermato oggi il primo ministro polacco prima di volare a Parigi per un incontro informale sull'Ucraina e la sicurezza europea. "La Polonia sosterrà l'Ucraina come ha fatto finora: a livello organizzativo, in base alle nostre capacità finanziarie, umanitarie e militari. Non abbiamo in programma di inviare soldati polacchi nel territorio ucraino", ha detto Donald Tusk ai giornalisti.
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha escluso che in futuri possibili negoziati di pace ci possano essere quelle che lui definisce "concessioni territoriali" all'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Interfax. Le truppe russe hanno invaso l'Ucraina nel febbraio del 2022 annettendosi unilateralmente quattro regioni ucraine solo in parte controllate dal Cremlino con le armi. .
Mosca afferma che non ha senso invitare gli europei a negoziare sull'Ucraina. "Non so cosa i Paesi europei dovrebbero fare nei colloqui sull'Ucraina", ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, citato da Interfax.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà in visita mercoledì in Arabia Saudita. Lo riferisce un portavoce della presidenza ucraina. Domani proprio a Riad è previsto l'avvio di negoziati tra Russia e Stati Uniti alla presenza dei rispettivi ministri degli Esteri, Serghei Lavrov e Marco Rubio
"I presidenti" di Russia e Usa, "Putin e Trump, parlando al telefono, hanno concordato sulla necessità "di lasciarsi alle spalle un periodo assolutamente anormale nelle relazioni delle due grandi potenze, in cui, di fatto, non comunicavano, tranne che su alcune questioni tecniche e umanitarie". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ripreso dalla Tass.
Il Cremlino conferma che rappresentanti di Usa e Russia si incontreranno domani a Riad, capitale dell'Arabia Saudita. "Oggi, su istruzione del presidente Putin, il ministro degli Esteri Lavrov e l'assistente presidenziale Yuri Ushakov voleranno a Riad. Si prevede che martedì si terrà a Riad un incontro con i loro omologhi americani, che sarà dedicato principalmente al ripristino dell'intero complesso delle relazioni russo-americane", ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass.
"Purtroppo la situazione nel mondo, e soprattutto in Europa, è sempre più influenzata da quelle forze che non sono soddisfatte di questo corso della storia e che vorrebbero riscriverla e diventare egemoni sulla scena internazionale. Lo abbiamo visto ancora una volta. Recentemente alla conferenza di Monaco, dove i discorsi dei leader europei sono stati estremamente aggressivi". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ripreso dalla Tass.
L'Ungheria attacca l'iniziativa del presidente francese Emmanuel Macron di un vertice a Parigi per concordare una linea europea comune in relazione ai negoziati di pace tra Ucraina e Russia. "I leader europei che sostengono la guerra e sono contrari a Trump si riuniscono oggi a Parigi per bloccare gli sforzi di pace in Ucraina", ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó. Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, "l'era della politica interventista è finita" ha detto Szijjártó. "A differenza di coloro che si riuniscono a Parigi, che hanno alimentato l'escalation per tre anni, noi sosteniamo gli sforzi di pace".
Il paragone fatto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella fra la Russia e il Terzo Reich "avrà delle conseguenze". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, parlando sul canale Rossija 1 della tv russa. "Durante una lezione in un'istituzione educativa (Mattarella ndr.) ha dichiarato di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Questo non può e non potrà mai rimanere senza conseguenze", ha dichiarato Zakharova. Il riferimento è alla lectio magistralis tenuta il 5 febbraio da Mattarella, in cui aveva detto: "Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l'accentuarsi di un clima di conflitto - anziché di cooperazione - pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L'odierna aggressione russa all'Ucraina è di questa natura". Zakharova aveva già condannato queste parole di Mattarella il 14 febbraio, affermando che si trattava di "invenzioni blasfeme".
Il ministro degli Esteri svedese ha affermato di "non escludere" l'invio di peacekeeper in Ucraina. La Svezia "non esclude" dunque l'invio di caschi blu in Ucraina. Questa dichiarazione segue quella del primo ministro britannico Keir Starmer, che a sua volta ha dichiarato di essere pronto a inviare soldati in Ucraina se questo si rivelasse "necessario" per garantire la sicurezza della Gran Bretagna e dell'Europa.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani dice che "non c'è pace senza gli europei" e sottolinea come qualsiasi accordo dovrà "prevedere il nostro coinvolgimento". Ai margini della conferenza di Monaco Tajani spiega di aver avuto due incontri, sia con segretario di stato Usa Marco Rubio sia con l'inviato di Trump per Russia-Ucraina Keith Kellog: in entrambi i casi, dice il ministro, un messaggio che prevedesse l'esclusione dell'Europa nei negoziati di pace per l'Ucraina "non c'è stato". Quanto al fatto che domani a Riad si apra un primo tavolo negoziale tra russi e americani e l'Europa non ci sarà, il ministro degli esteri annota: "I negoziati non si chiuderanno in pochi giorni, sarà una questione di mesi".
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con 147 droni di vario tipo, 83 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev. Lo ha reso noto l'Aeronautica militare ucraina, aggiungendo che 59 droni-esca sono caduti in zone aperte. I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Kirovohrad, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Odessa.
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha dichiarato che l'Ucraina e i Paesi europei prenderanno parte a "negoziazioni reali" per porre fine alla guerra in corso da quasi tre anni. Il massimo diplomatico statunitense ha dichiarato che i contatti diretti tra Washington e Mosca della scorsa settimana servivano a saggiare la reale disponibilità al dialogo della Russia, e non erano un segnale della volontà degli Usa di escludere gli alleati europei dalla negoziazione di una soluzione al conflitto. Anche gli incontri tra funzionari statunitensi e russi in Arabia Saudita, ha aggiunto Rubio, sono parte di una fase preliminare. E, qualora i colloqui progredissero, i Paesi europei e l'Ucraina "vi prenderebbero parte a pieno titolo".
Le autorità ucraine affermano che le forze russe hanno attaccato nelle notte diverse zone del Paese, causando danni e disservizi. Lo riportano i media locali. In particolare dieci droni russi hanno preso di mira la città di Zaporizhzhia colpendo alcuni magazzini, che hanno preso fuoco. Interruzioni di corrente dovute ai raid si sono verificate invece a Kherson. Esplosioni anche a Kharkiv, attaccata da velivoli senza pilota di tipo Shahed.
Mosca afferma che nella notte le difese aeree hanno intercettato e distrutto 90 droni ucraini sul territorio russo e un missile guidato Neptune sul Mar d'Azov.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato di essere pronto a inviare truppe in Ucraina, qualora fosse necessario per garantire la sicurezza della Gran Bretagna e dell'Europa. Il Regno Unito sta svolgendo un ruolo di primo piano nel supportare Kiev nella guerra contro la Russia, il che "significa anche essere pronti e disposti a contribuire alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina inviando le nostre truppe sul campo se necessario", ha scritto Starmer sul Daily Telegraph.
Il presidente americano Donald Trump, parlando con i reporter della sua telefonata con Vladimir Putin ha detto di credere che il leader del Cremlino voglia "finire la guerra e presto". "Anche Zelensky vuole che finisca", ha aggiunto.
Donald Trump ha detto che il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, "sarà coinvolto" nei negoziati per terminare la guerra con la Russia ma non ha specificato il ruolo che avrebbe avuto nei colloqui.
"Nessuna data stabilita, ma potrebbe essere molto presto". Così Donald Trump ai reporter che gli chiedevano i tempi del loro incontro."Tipo questo mese?", hanno incalzato i cronisti. "Beh, sarà presto. Vedremo cosa succede, si stanno incontrando adesso", ha detto riferendosi agli imminenti colloqui a Riad tra americani e russi. "Questo avrebbe dovuto essere fatto quattro anni fa, tre anni fa, prima che iniziasse, ma avrebbe dovuto essere fatto subito dopo che è iniziato, invece di farlo ora, tre anni dopo", ha aggiunto.