In Russia tornano anche 30 militari della Repubblica del Donetsk
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Uno scambio di 110 prigionieri russi con 110 ucraini è stato annunciato dal capo della sedicente Repubblica del Donetsk Denis Pushilin. "Oggi si svolge - ha detto Pushilin - uno scambio secondo la formula 110 per 110. Noi diamo a Kiev soprattutto donne. Dalle prigioni del regime ucraino, riportiamo a casa 80 marinai civili tenuti in ostaggio. Inoltre, 30 militari della Repubblica del Donetsk, della Repubblica Popolare di Lugansk e di altre regioni della Federazione Russa ricevono la libertà".
Il più importante scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia era avvenuto a fine settembre. Trattativa che aveva riportato in patria decine di soldati appartenenti ai due eserciti in guerra. La liberazione di un gruppo di 215 combattenti ucraini, che comprendeva anche alcunbi vertici del battaglione Azov impegnati nella difesa dell'acciaieria di Mariupol nei primi mesi del conflitto, aveva fatto scattare il rilascio da parte di Kiev di 55 soldati russi e dell'imprenditore Victor Medvedchuck, capo politico del partito filorusso in Ucraina ora messo al bando.
In quel caso era stata decisiva la mediazione di Turchia e Arabia Saudita che avevano facilitato anche la liberazione di alcuni combattenti stranieri che si erano uniti alle truppe ucraine.