© Ansa
© Ansa
I separatisti filorussi di Lugansk evacuano migliaia di residenti, mentre a Donetsk denunciano attacchi d'artiglieria sulle città
© Ansa
© Ansa
Gli Usa hanno informazioni di intelligence secondo cui i comandanti russi hanno ricevuto gli ordini di procedere con un'invasione dell'Ucraina. Lo riferisce il corrispondente della Cbs. Secondo la Cnn il 75% delle forze russe sarebbero posizionate per l'attacco. Intanto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo una conversazione telefonica con Macron, ha fatto sapere di essere favorevole a un "cessate il fuoco immediato" in Donbass.
Gli Usa hanno informazioni di intelligence secondo cui i comandanti russi hanno ricevuto gli ordini di procedere con un'invasione dell'Ucraina, secondo quanto riferito dal corrispondente della Cbs per la sicurezza nazionale David Martin al programma "Face the Nation". I comandanti sul terreno, ha detto, starebbero facendo piani specifici su come manovrare nei loro settori di battaglia.
La Russia ha quasi il 75% delle sue forze convenzionali in posizione contro l'Ucraina: lo riferisce la Cnn, citando un dirigente Usa a conoscenza diretta delle informazioni di intelligence. Secondo tale fonte, a circa 60 km dal confine ucraino vi sarebbero 120 dei 160 gruppi tattici di battaglione (Btg) russi, pari al 75% delle principali unità da combattimento di Mosca. Mobilitati contro Kiev 35 dei 50 battaglioni per la difesa aerea, 500 tra caccia e caccia bombardieri nonché 50 bombardieri medio-pesanti.
"Da quanto vediamo tutto sembra suggerire che siamo sull'orlo di un'invasione". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken alla Cnn, sottolineando poi: "Noi crediamo che il presidente Putin abbia preso la sua decisione, ma fino a quando i tank non si muovono davvero e gli aerei sono in volo, utilizzeremo tutte le opportunità e ogni istante a nostra disposizione per verificare se la diplomazia può ancora dissuadere il presidente Putin dall'andare avanti".
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un tweet dopo il colloquio telefonico oggi con il presidente francese Emmanuel Macron, ha sottolineato il suo sostegno per un "l'introduzione immediata di un cessate il fuoco" in Donbass.
Emmanuel Macron e Vladimir Putin sono d'accordo che bisogna lavorare ad un cessate il fuoco nell'Ucraina Orientale. Lo ha reso noto l'Eliseo al termine del lungo colloquio telefonico tra il presidente francese e quello russo.
La Russia e la Bielorussia hanno formato una task force che combatterà, se necessario. Lo rendono noto il ministro della Difesa bielorusso, Viktor Khrenin, citato dall'agenzia Interfax.
"Non c'è alcun motivo per la Russia di attaccare nessuno". Lo ha detto il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, esortando i partner occidentali a "tornare a essere ragionevoli". Lo scrive il Guardian online. "Vi esortiamo a porvi la domanda: che senso ha che la Russia attacchi qualcuno?", ha detto Peskov in un'intervista televisiva trasmessa dall'emittente statale Rossia 1.
"Questa è un'alleanza di Paesi dove ognuno ha le proprie priorità e le preoccupazioni su ciò che faremo e sull'impatto che questo potrà avere" sulle economie e sulla sicurezza. "Quindi non negherei all'Italia di avere le proprie preoccupazioni. Lo facciamo tutti, fa parte di questo processo". Lo ha detto la vicepresidente Usa Kamala Harris nel briefing con i media a Monaco rispondendo a una domanda sulle riserve dell'Italia in merito alle sanzioni nella crisi Ucraina. "L'Italia - ha aggiunto - è molto presente nei colloqui su come procedere per arrivare allo scopo di dissuadere la Russia dall'invadere".
"Crediamo che Putin abbia preso la sua decisione. Punto". Lo ha ribadito la vicepresidente Usa Kamala Harris durante un briefing con la stampa sulla conferenza sulla Sicurezza di Monaco, riferendosi all'invasione dell'Ucraina. Secondo Harris, l'Europa è sull'orlo di una possibile "guerra".
Il presidente americano Joe Biden è pronto a incontrare il leader russo Vladimir Putin "in ogni momento ed in qualunque formato". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken parlando della crisi in Ucraina, aggiungendo che "la diplomazia è possibile fino a quando i carri armati non sono realmente in movimento".
La Bielorussia continuerà le esercitazioni militari con la Russia, che sarebbero dovute terminare oggi. "In considerazione dell'aumento dell'attività militare vicino ai confini e dell'aggravarsi della situazione in Donbass, i presidenti di Bielorussia e Russia hanno deciso di continuare", ha affermato il ministero della Difesa bielorusso in un post su Telegram.
Due civili della Repubblica popolare di Lugansk sono rimasti uccisi nel tentativo delle forze armate ucraine di sfondare nel vicino villaggio di Pionerskoye, a sette chilometri dal confine con la Russia. Lo scrive la Tass citando la milizia popolare. "A seguito dell'aggressione dei militanti di Kiev, due civili sono stati uccisi e cinque edifici distrutti", sostiene. Il dipartimento della Difesa della Repubblica ha precisato che le forze di Kiev supportate dall'artiglieria hanno attraversato il fiume Seversky Donets tentando di attaccare le postazioni della milizia popolare. "Ma l'attacco è stato respinto", afferma la milizia.
Sono circa 40mila i profughi fuggiti dal Donbass e giunti nella regione russa di Rostov secondo Alexander Chupriyan, ministro russo ad interim per le situazioni di emergenza. "Più di 40mila persone, che hanno dovuto lasciare le regioni limitrofe, sono arrivate in Russia. A questo punto sono ospitate principalmente in 92 centri di accoglienza temporanea", ha detto.
Sono 950mila i residenti del Donbass che hanno richiesto la cittadinanza russa, mentre oltre 770mila l'hanno già ottenuta. Secondo Viktor Vodolatsky, deputato della Duma di Stato della regione di Rostov che ha comunicato i dati, "le persone ora continuano a rivolgersi ai servizi di migrazione e a scrivere domande per ottenere la cittadinanza russa".
I separatisti filo-russi dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, hanno chiamato la popolazione alla mobilitazione generale, evacuando - come già fatto in precedenza da Donetsk - migliaia di residenti, in particolare donne e bambini, e denunciando che le forze di Kiev sono "in piena allerta da combattimento".
"Le prove suggeriscono che la Russia stia pianificando la più grande guerra in Europa dal 1945". Lo ha detto il primo ministro britannico, Boris Johnson, secondo il quale "il piano è già iniziato".
L'agenzia di stampa russa Tass riferisce di bombardamenti d'artiglieria su Donetsk, la più grande città dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, nel Bonbass. In precedenza, la missione DPR presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento ha affermato che le truppe ucraine hanno aperto il fuoco dei mortai in diverse aree popolate della repubblica, tra cui Donetsk. Secondo i primi rapporti, il bombardamento avrebbe preso di mira Donetsk e le citta' di Dokuchayevsk, Oktyabr, Sosnovskoye, Aleksandrovka e Spartak. Successivamente, è stato riferito che anche i villaggi di Petrovskoye, Staromikhailovka e Kommunarovka sono stati bombardati.