Anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani è intervenuto alla Conferenza a Londra per rinnovare l'impegno del nostro Paese a "ricostruire tutti insieme"
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"La Russia deve pagare per la distruzione che ha inflitto", così il primo ministro britannico Rishi Sunak alla Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina, in corso oggi e domani a Londra. Il premier ha sottolineato che si stanno "piantando i semi del futuro" del Paese, con l'intenzione degli alleati di Kiev di "mantenere in vigore le sanzioni fino a quando Mosca non pagherà".
Alla Conferenza partecipano i delegati di 61 governi, istituzioni finanziarie internazionali, più di 400 aziende e gli esponenti della società civile ucraina. A rappresentare l'Italia è il ministro degli Esteri Antonio Tajani. L'obiettivo è mobilitare le risorse. "Prima di questa terribile guerra, l'economia ucraina stava diventando un’enorme opportunità di business", ha affermato Sunak. Secondo i dati della Camera di Commercio Italiana per l'Ucraina, il granaio d'Europa aveva esportato 31 milioni di tonnellate di grano negli ultimi sei mesi del 2019. Il conflitto ha provocato un calo del PIL del 29% lo scorso anno, ma "la verità è che l'opportunità è ancora lì oggi", ha commentato il primo ministro britannico, "la guerra ha solo dimostrato quanto l'Ucraina ha da offrire". "Come abbiamo visto a Bakhmut e Mariupol, ciò che la Russia non può prendere, cercherà di distruggerlo. Vogliono fare lo stesso con l'economia ucraina", ha affermato Sunak.
L'impegno di Londra e dei Paesi alleati di Kiev è volto a promuovere investimenti e talenti. Sunak ha annunciato l'introduzione di un nuovo pacchetto di aiuti per Kiev: 240 milioni di sterline (quasi 280 milioni di euro) e un aumento degli investimenti internazionali britannici in Ucraina. A questi si aggiungono circa 3 miliardi di dollari sotto forma di prestiti garantiti dalla Banca Mondiale per tre anni. Anche gli istituti finanziari stanno collaborando, con lo stanziamento di 15 miliardi di dollari in Ucraina nei prossimi quattro anni. Il contributo del Fondo Monetario Internazionale rientra nei "115 miliardi di dollari da parte del G7 e dei suoi partner", ha dichiarato Sunak. Oltre al sostegno economico, il premier britannico ha confermato la pubblicazione, prevista per lunedì, di una nuova legislazione per mantenere in vigore le sanzioni nei confronti di Mosca.
"Se vogliamo preparare un futuro migliore, se vogliamo preparare la piena partecipazione dell'Ucraina all'Unione europea e alla Nato, dobbiamo lavorare per la ricostruzione tutti insieme", ha dichiarato il ministro degli Esteri alla Conferenza di Londra. Il messaggio deve essere "chiaro a tutti, soprattutto alla Russia: noi siamo uniti nella difesa della legge internazionale", ha proseguito, sottolineando che "una pace senza giustizia non è una pace giusta". Nel suo discorso, Tajani ha rinnovato l'impegno dell'Italia nella "difesa della libertà", perché "la vostra libertà è la nostra libertà". Un obiettivo che non può essere raggiunto senza "la ricostruzione" dell'Ucraina, premessa fondamentale per l'adesione di Kiev "all'Unione europea". Il ministro ha anche annunciato la nomina di un inviato speciale della Farnesina, l'ex ambasciatore a Kiev Davide La Cecilia, concludendo il suo intervento ricordando agli "amici ucraini, amici europei, amici americani" che "voi potete contare sull'Italia e sul governo italiano. Slava Ukraini".