Il ritratto

Ue, chi è Kaja Kallas: l'anti-putiniana di ferro pronta a diventare Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza

La madre fu deportata in Siberia nel 1941, il padre è stato primo ministro dal 2002 al 2003 e commissario europeo dal 2004 al 2014

28 Giu 2024 - 09:32
 © Ansa

© Ansa

Anti-putiniana convinta, lady di ferro dell'Europa orientale e prima premier donna della storia dell'Estonia. Ecco chi è Kaja Kallas, la 47enne, si prepara a diventare Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

La madre, la nonna e la bisnonna deportate in Siberia

 La madre di Kallas, Kirsti, fu deportata in Siberia insieme alla madre e alla nonna nel 1941. Aveva sei mesi, fece ritorno in Estonia dieci anni dopo.

La politica "nel sangue"

 Invece, il padre di Kallas, Siim, è stato primo ministro dal 2002 al 2003 e commissario europeo dal 2004 al 2014. Prima di buttarsi in politica e seguire le orme del genitore, Kaja ha studiato Legge e si è specializzata in competizione europea. Bruxelles, per lei, è sempre stata un punto di arrivo fin da giovane. Nel 2010, è iniziata la sua militanza nel Partito Riformista. Eletta deputata nel 2011, nel 2014 si è trasferita all'Eurocamera, dove è rimasta fino al 2018. Nell'aprile di quell'anno, ha vinto la corsa per la guida del partito. La premiership è arrivata, però, solo nel gennaio del 2021, dopo una crisi di governo. Nulla in compenso a ciò che stava per abbattersi sull'Europa, specialmente nel suo quadrante orientale.

Il forte sostegno all'Ucraina

 L'invasione russa in Ucraina ha cambiato lo scenario internazionale e Kallas è diventata una delle voci più forti a sostegno di Kiev. La padronanza delle lingue - parla fluentemente inglese, russo e francese - nonché la sua esperienza di europarlamentare le ha permesso di muoversi a suo agio a Bruxelles, dove spesso e volentieri ha ottenuto risultati ben superiori alla stazza del suo Paese. Kallas, infatti, è stata la prima a proporre una manovra comune per fornire munizioni all'Ucraina (trasformata in realtà dall'Alto rappresentante Josep Borrell) e ha spronato i suoi colleghi a fornire aiuti militari a Kiev sulla base di una quota predeterminata del Pil (lo 0,25%, come deciso da Tallin). Un'idea che ha fatto capolino anche alla Nato, questa volta per mano del segretario generale Jens Stoltenberg.

Le polemiche su Kallas

 La sua stella, in patria, però, si è offuscata. La crisi inflattiva ha intaccato la sua popolarità, così come lo scandalo che ha colpito suo marito, azionista di una società che ha continuato a fare affari (con profitto) in Russia nonostante le posizioni intransigenti della premier.

Mosca ha emesso un mandato di arresto contro di lei

 Mosca, ad ogni modo, la detesta: a febbraio ha emesso un mandato di arresto contro di lei per aver rimosso monumenti celebrativi dell'Armata Rossa in Estonia.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri