Per la Commissione il nostro Paese ancora non consente agli altri Stati di accedere ai dati in suo possesso
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La Commissione Ue ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione Europea per il mancato rispetto di alcuni obblighi in materia di scambio di informazioni stabiliti dalle norme in materia di cooperazione transfrontaliera nella lotta al terrorismo e alla criminalità. Tali norme, ricorda la Commissione, "sono uno strumento fondamentale nella lotta al terrorismo e alla criminalità".
"Queste informazioni consentono di scambiarsi rapidamente informazioni su Dna, impronte digitali e dati nazionali di immatricolazione dei veicoli, permettendo alle autorità di identificare i sospetti e di stabilire collegamenti tra i casi penali in tutta l'Unione".
Gli Stati membri dovevano attuare pienamente le norme entro agosto 2011. La Commissione, dopo ripetute indagini sull'Italia per l'adempimento dei suoi obblighi, ha constatato che, a tutt'oggi, il nostro Paese ancora non consente agli altri Stati membri di accedere ai dati in possesso.