LOTTA ALLE BUFALE

Ue: "Le fake news sono una minaccia per le nostre democrazie"

Il presidente del gruppo di esperti: "La nostra preoccupazione riguarda l'argomento in generale, e quello delle campagne elettorali sarà un aspetto di cui ci occuperemo"

15 Gen 2018 - 12:58
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"Le false informazioni si diffondono ad un ritmo inquietante, e minacciano la reputazione dei media, il benessere delle nostre democrazie e i nostri valori democratici". Lo ha detto il commissario Ue al Digitale, Mariya Gabriel, in occasione della prima riunione del Gruppo di alto livello per elaborare strategie contro le fake news. "Se non prendiamo misure a livello europeo, c'è il forte rischio che la situazione si avveleni".

Rispondendo a una domanda relativa a eventuali preoccupazioni per le elezioni che si svolgono quest'anno in Europa, e in particolare per quelle italiane, la Gabriel ha spiegato che "ci concentreremo su vari aspetti, e quello politico sarà uno di questi. Prenderemo in considerazione i processi elettorali, ma senza che ci si concentri su un caso particolare. Al contrario, grazie a questo gruppo, possiamo portare la riflessione al livello europeo perché vediamo che a livello nazionale preoccupa gli spiriti".

"La nostra preoccupazione - ha aggiunto Madeleine de Cock Buning, presidente del Gruppo di esperti - riguarda l'argomento in generale, e quello" delle campagne elettorali in Europa "sarà di certo un aspetto di cui ci occuperemo. Ma non ci concentreremo su una situazione specifica, cercheremo di affrontare il fenomeno in modo multi-dimensionale, cercando di essere al tempo stesso concreti".

Commentando infine la legge evocata dal presidente francese Emmanuel Macron contro le fake news, la commissaria Gabriel ha sottolineato che: "Mi rafforza perché mostra che c'è bisogno di un approccio europeo, per evitare tutti i rischi di frammentazione. E dimostra anche che tutte le soluzioni devono essere riflettute al meglio, e questo faremo col Gruppo di alto livello, dando spazio alla diversità, alla trasparenza, alla credibilità dell'informazione, perché si possa dare a questo dibattito un approccio europeo".

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