L'ALLARME SULLA SICUREZZA EUROPEA

Ue, allo studio un vademecum su cosa fare in caso di guerra | Esercitazioni e scorte: cosa prevede il piano per la crisi

L'iniziativa degli europarlamentari di Renew Europe sul modello di Finlandia, Svezia e Danimarca. Un hub di crisi europeo, investimenti a doppio uso civile-militare e task force: tutti i punti della strategia Ue

26 Mar 2025 - 13:04

I membri del Parlamento europeo di Renew Europe hanno chiesto alla Commissione europea di sviluppare e pubblicare una guida completa per la preparazione alle crisi a livello dell'Ue, da inviare a tutte le famiglie europee. In una lettera alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, gli europdeputati Grégory Allione, Anna-Maja Henriksson e Nathalie Loiseau hanno esortato Bruxelles a seguire l'esempio di Finlandia, Svezia e Danimarca, che hanno già implementato iniziative di preparazione nazionali per aiutare i cittadini a rispondere alle emergenze, tra cui calamità naturali, pandemie, minacce informatiche e potenziali conflitti. La strategia dell'Ue propone una serie di azioni: dalle esercitazioni militari alle scorte essenziali per almeno 72 ore.

La strategia Ue Preparedness Union

 La Commissione Ue presenterà presto la sua strategia Ue Preparedness Union. "Si tratta di un passo importante per garantire la nostra sicurezza e rafforzare la nostra resilienza, in un contesto di drammatiche turbolenze geopolitiche e crisi climatiche. Per affrontare queste sfide, l'Europa deve creare una vera cultura della preparazione, che coinvolga tutti i cittadini europei", ha affermato l'eurodeputato francese Grégory Allione (Renaissance).

Esercitazioni e scorte per 72 ore: cosa prevede il piano per le crisi

 Incoraggiare i cittadini ad adottare misure pratiche, come il mantenimento di scorte essenziali per un minimo di 72 ore in caso di emergenza. E ancora: integrare lezioni sulla preparazione nei programmi scolastici e introdurre una giornata europea sulla preparazione. Sono alcune delle azioni previste nella strategia dell'Unione europea per prevenire e reagire alle minacce e alle crisi emergenti. Trenta le attività chiave e un piano d'azione dettagliato per promuovere gli obiettivi Ue per la preparazione "al peggio".

L'Ue si prepara a scenari di pericolo: ecco come

 La prima sfida evidenziata all'Europarlamento è proteggere le funzioni sociali essenziali dell'Europa, sviluppando criteri minimi di preparazione per servizi come ospedali, scuole, trasporti e telecomunicazioni. Migliorando da un lato le scorte di attrezzature e di materiali critici e dall'altro l'adattamento al clima e la disponibilità di risorse naturali critiche, come l'acqua. La strategia Ue prevede l'istituzione di un hub di crisi europeo per migliorare l'integrazione tra le strutture di crisi esistenti e coordinare meglio la risposta agli scenari avversi. Tra gli obiettivi chiave del piano c'è il rafforzamento della cooperazione civile-militare, con esercitazioni periodiche di preparazione in tutta l'Ue che coinvolgano forze armate, protezione civile, polizia, sicurezza, operatori sanitari e vigili del fuoco. Si prevede anche la facilitazione degli investimenti a doppio uso. Bruxelles intende anche sviluppare una valutazione completa dei rischi e delle minacce a livello europeo, con l'obiettivo di prevenire crisi come disastri naturali o minacce ibride. Il piano suggerisce poi la creazione di una task force di preparazione pubblico-privata e lo sviluppo di protocolli di emergenza con le imprese per garantire la rapida disponibilità di materiali, beni e servizi essenziali e assicurare le linee di produzione critiche.

Collaborazione con la Nato

 Un capitolo della strategia è poi dedicato alla collaborazione con partner strategici come la Nato su mobilità militare, clima e sicurezza, tecnologie emergenti, cibernetica, spazio e industria della difesa. Nel complesso, adottando un approccio proattivo alla preparazione, l'Ue mira a costruire un continente più resiliente e sicuro, meglio equipaggiato per affrontare le sfide del XXI secolo.

Quali minacce preoccupano l'Ue

 L'Ue si sta preparando per un ampio spettro di rischi e minacce, che comprendono sia disastri naturali sia disastri indotti dall'uomo. Inondazioni, incendi boschivi, terremoti ed eventi meteorologici estremi esacerbati dai cambiamenti climatici, ma anche guerre e incidenti industriali, guasti tecnologici e pandemie. I decisori guardano con particolare attenzione alle minacce ibride: attacchi informatici, campagne di disinformazione e manipolazione e interferenza di informazioni straniere e sabotaggio di infrastrutture critiche. Inclusa la possibilità di aggressione armata contro gli Stati membri.

Il kit di sopravvivenza della Commissaria Ue

 In un video, tra il serio e l'ironico, la commissaria Ue per la Gestione delle Crisi Hadja Lahbib illustra il proprio kit di sopravvivenza in un minuto e mezzo sintetizzando, con il suono di un pianoforte di sottofondo, l'iniziativa lanciata oggi dalla Commissione.

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