La famiglia del senatore, una delle voci più critiche contro Trump, chiede l'allontanamento di Kelly Sadler nonostante una telefonata di scuse dello staff del presidente
"Che importa di John McCain? Tanto sta morendo.....". Il commento shock di una delle assistenti personali del presidente americano Donald Trump, Kelly Sadler, ha scatenato una nuova bufera sulla Casa Bianca e soprattutto l'ira della famiglia del senatore repubblicano, che da tempo lotta contro un tumore al cervello. Non è bastata la telefonata di scuse dello staff dl tycoon: la moglie e la figlia di McCain chiedono l'allontanamento della Sadler.
"Una cheafferma certe cose non può continuare a ricoprirequell'incarico", hanno dichiarato i parenti.
Eroe di guerra del Vietnam, McCain, 81 anni, gode inCongresso e nel Paese di un'enorme stima bipartisan ed e' unadelle figure nobili del partito repubblicano, all'interno delquale è stato fin dall'inizio una delle voci più critichesull'ascesa al potere di Donald Trump. Con quest'ultimo irapporti non sono mai stati facili.
L'ultimo sgarbo del senatore- secondo i detrattori - è quello di aver scritto una lettera aisuoi colleghi in Congresso esprimendo tutte le sue perplessitàsulla nomina di Gina Haspel alla guida della Cia, tuttora inbilico. Perplessità che hanno provocato la risposta sprezzantedella Sadler e fondate sul passato della Haspel, una dellemassime responsabili del programma di torture varatodall'agenzia di intelligence nell'era Bush, all'indomani degliattentati dell'11 settembre.
Prigioniero di guerra, McCain è stato torturato in Vietnam eanche nel corso della campagna elettorale del 2106 ha duramentepolemizzato con Trump, che a più riprese parlando della lotta aiterroristi lasciò intendere una possibile riesumazione delletecniche di interrogatorio da parte della suaamministrazione, vedi il waterboarding. Possibilità che laHaspel, parlando in Senato, ha escluso categoricamente: "Non lopermetterò mai", ha detto, anche se lo dovesse ordinare ilpresidente.
Durante la campagna elettorale per le presidenzialiil tycoon mise anche in discussione il fatto che McCain fosse uneroe di guerra: "A me piacciono quelli che non si fannoprendere", ironizzò scatenando un'enorme polemica e dividendo ilPaese sulla figura del senatore. Intanto la Sadler trema per il suo posto, e l'essersigiustificata definendo le sue parole una battuta riuscita malepotrebbe anche non bastare.