Il suo partito, "Fidesz", arriva al 44% ma perde l'8%. Affluenza record: circa il 56%. Peter Magyar lancia la sfida per il 2026
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Il risultato elettorale in Ungheria mostra una battuta d'arresto di Viktor Orban. Fidesz, il suo partito, cala al 44,62% perdendo circa 8 punti percentuali rispetto a 5 anni fa, secondo i dati definitivi. La sorpresa è la nuova forza politica Tisza guidata dall'ex Fidesz Peter Magyar. Malgrado i proclami di vittoria di Orban e gli undici seggi, il partito di governo magiaro deve fare i conti col suo peggior risultato elettorale europeo di sempre.Negli ultimi 20 anni, Fidesz è sceso sotto il 50% solo una volta, nel 2004, quando era all'opposizione e ottenne il 47,4%. Magyar da parte sua ha parlato di "inizio della fine" per Orban.
Secondo i risultati preliminari, in Ungheria l'affluenza è stata del 55,99%, un record per le Europee. Sebbene Fidesz domini la politica ungherese dal 2010, molti elettori sono profondamente insoddisfatti del governo. Una profonda crisi economica e una recente serie di scandali che hanno coinvolto politici di Fidesz hanno scosso il partito che si vanta di sostenere i valori della famiglia e il conservatorismo cristiano. Questi fattori hanno portato all'emergere di uno dei più formidabili sfidanti che Orban abbia mai affrontato, Peter Magyar. Questo avvocato a febbraio ha rotto i ranghi con il partito di Orban e in pochi mesi ha costruito il più forte partito di opposizione, Tisza, cioè "Rispetto e Libertà". Questo movimento con il 29,69% dei voti si aggiudica sette delegati al Parlamento europeo. Sul sito del Parlamento europeo dedicato alle elezioni, Tisza figura già tra i partiti appartenenti al gruppo dei Popolari europei (Ppe) che dovrebbe annunciare a breve la sua adesione.
Magyar intende utilizzare queste elezioni come spinta per sconfiggere Orban nel 2026. L'avvocato 43enne accusa il governo di una corruzione diffusa e denuncia che Fidesz avrebbe usato una "macchina della propaganda" per seminare profonde divisioni sociali. Le sue parole hanno fatto presa su molti ungheresi che desiderano un cambiamento.
Il partito di estrema destra Nostra Patria ha intanto ottenuto il 6% e manderà per la prima volta un eurodeputato a Bruxelles. L'Ungheria assumerà la presidenza semestrale a rotazione dell'Ue a luglio.
"Il messaggio politico delle elezioni del Parlamento europeo di oggi è chiaro: il popolo ungherese vuole la pace", ha affermato Viktor Orban, a scrutinio in corso. Orban ha ribadito l'impegno del suo governo a tenere l'Ungheria fuori dal conflitto. "Con questo mandato, il nostro governo lotterà con rinnovato vigore per tenere l'Ungheria fuori dalla guerra", ha promesso. E ha anche scandito un messaggio per l'Ue: "Stop alla migrazione, stop al gender, stop alla guerra, stop a Soros, stop a Bruxelles". Orban ha inoltre sottolineato l'affluenza record del 57%: "La democrazia in Ungheria è viva e vegeta", ha detto. Tra gli eurodeputati rieletti tra le fila del partito sovranista, Tamas Deutsch, capolista di Fidesz, e Eniko Gyori, ex ambasciatrice di Budapest a Roma.
Ai 7 rappresentanti di Tisza nel Ppe, se ne aggiunge un altro del Partito Popolare Cristiano Democratico (Kdnp), che forma con Fidesz un'alleanza elettorale permanente. Kdnp figura ancora nel Ppe, nonostante la sospensione di Fidesz dal gruppo, cosa che spiega anche perche' tra i non iscritti figurano 10 deputati proventi da Fidesz. Supera la soglia di sbarramento la Coalizione Democratica, affiliata al Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) al Parlamento europeo, con l'8,1% e due seggi. Il partito di estrema destra Mi Hazánk Mozgalom elegge un rappresentante guadagnando il 6,76% dei voti. In linea con le aspettative della vigilia, Tisza ha fagocitato i consensi di altri partiti di opposizione, come i liberali di Momentum (Renew), i Verdi di Lmp e l'estrema destra di Jobbik che non eleggono alcun deputato.