L'esemplare è stato abbattuto con un colpo di fucile. A consegnare l'arma al bimbo è stato il padre cacciatore, che è stato arrestato
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Aveva compiuto un viaggio record di circa 1.900 chilometri, dal cantone dei Grigioni in Svizzera all'Ungheria, segnando la più lunga migrazione mai registrata per un lupo. Per farlo aveva anche attraversato l'Alto Adige. M237 - questo il nome dato all'esemplare - è stato però ucciso ad aprile nel nord-est dell'Ungheria, abbattuto da un colpo di fucile. Ora, riportano i media locali, le autorità hanno scoperto che a sparare sarebbe stato un bambino di nove anni, al quale il padre aveva affidato la propria arma.
La storia del "lupo dei record" - com'era stato ribattezzato - aveva meravigliato tutti, tanto che era stata ripresa da svariate testate europee, dalla Svizzera all'Ungheria. La sua migrazione è durata da giugno 2022 e si è interrotta, definitivamente, nel marzo-aprile di quest'anno. L'esemplare, un maschio di due anni, aveva fatto capolino anche in Alto Adige e in Austria: il suo percorso era infatti seguito attentamente dai guardiani della selvaggina del cantone dei Grigioni, che avevano dotato l'animale di un trasmettitore Gps.
E proprio l'interruzione dei segnali aveva fatto allarmare i guardiani, che hanno visto perdere i contatti con l'animale una volta arrivato nell'Ungheria nord-orientale. Intorno alla città di Hidasnemeti, al confine con la Slovacchia e distante 230 chilometri dalla capitale Budapest, le autorità locali avevano trovato il dispositivo di geolocalizzazione in un fiume. Da qui hanno dedotto che il lupo era stato abbattuto illegalmente. Ma da chi?
Le prime indagini si sono concentrate sul ruolo di un cacciatore - il padre del bambino - che tuttavia non era stato arrestato perché gli elementi a suo carico erano stati ritenuti insufficienti. Ora la svolta: come annunciato dalla televisione pubblica ungherese Mtv, le autorità - sulla base di nuove prove raccolte - ritengono che a sparare e uccidere il lupo sia stato il figlio di nove anni. Che però non è punibile per la legge ungherese.
E così mercoledì 2 agosto, nella città di Nyiregyhaza, a circa 90 chilometri da dove era stato ritrovato il dispositivo Gps, la polizia ha arrestato il padre del bambino e il suo compagno di caccia, al quale aveva affidato il figlio con la propria arma. Il secondo uomo sarebbe stato presente nel momento dell'uccisione di M237. I due dovranno rispondere di reati contro la protezione della natura e per aver messo in pericolo un minorenne.