Falla nei controlli e il regista filma tutto con il suo cellulare. Cortei contro il magnate in tutto il Paese, 200 arresti a Los Angeles
Michael Moore è riuscito a entrare nella blindatissima Trump Tower, nel cuore di Manhattan. Il regista americano, fiero oppositore del tycoon, si è aggirato indisturbato nel grattacielo, nonostante la massiccia presenza del Secret Service. Il regista ha filmato tutto trasmettendo le immagini in diretta sui social network.
Moore è stato poi bloccato prima che accedesse agli uffici del tycoon. "Mr. Trump sono qui, voglio parlare con te", aveva scritto su un foglio consegnato al portiere del palazzo durante la protesta.
Contro il magnate, continuano le proteste in tutto il Paese. Migliaia di personec hanno sfilato a New York da Union Square sino al grattacielo sulla Fifth avenue, dove risiede il presidente eletto. A Los Angeles, dove sono scese in piazza circa 3000 persone, che hanno manifestato pacificamente, 200 di loro sono state arrestate per non aver ottemperato all'invito delle forze dell'ordine di disperdersi dopo il corteo.
Altre marce si sono viste a Detroit, Minneapolis, Kansas City, Olympia, Iowa City. Anche a Washington, la capitale, ci sono stati rulli di tamburo, con oltre 200 persone radunatesi davanti a Capitol Hill urlando "Not my president", "No Trump, no Kkk, no Fascist Usa".