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L'ex presidente al centro della seconda serata: "La nostra scelta è un uomo che si assume le sue responsabilità e non le scarica su altri". L'ex vicepresidente Biden incassa commosso la nomination
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Se Donald Trump verrà rieletto, continuerà per altri quattro anni a dare colpe agli altri, a fare il bullo e a denigrare". A dirlo è l'ex presidente americano Bill Clinton, stella della seconda serata della convention dem. "La nostra scelta è Joe Biden, un presidente che va al lavoro, un uomo che porta a termine quello che fa. Un uomo che unisce e non divide, con una missione: assumersi le responsabilità, non scaricare le colpe", ha aggiunto.
Con Donald Trump nello Studio Ovale "c'è solo caos, solo una cosa non cambia: la sua determinazione a negare ogni responsabilità", ha sottolineato Clinton in un video dalla sua casa di Chappaqua, L'ex numero uno della Casa Bianca ha attaccato il tycoon anche per la gestione della pandemia e della conseguente crisi economica, ricordando l'altissimo numero di vittime e il tasso di disoccupazione: "Siamo l'unico Paese industrializzato ad averlo triplicato".
"Biden unisce e non scarica le colpe" - "Il nostro partito è unito nell'offrirvi una scelta molto diversa: un presidente che va al lavoro, un uomo semplice, che porta a termine quello che fa. Un uomo con una missione: assumersi le responsabilità, non scaricare le colpe, concentrato, non distratto, che unisce, e non divide. La nostra scelta è Joe Biden", ha affermato convinto Clinton.
La serata, in cui interviene anche Jill Jacobs, la moglie di Biden pronta a diventare la prima first lady italo-americana, è quella del "roll call", l'appello dei 57 Stati e territori Usa, con i loro rappresentanti che annunciano i voti per la nomination ufficiale del candidato presidente prima dell'accettazione prevista per giovedì. Clinton ha sempre parlato da protagonista in tutte le convention democratiche dal 1988 e resta ancora molto popolare, ma questa volta ha avuto meno di cinque minuti dalla sua casa a Chappaqua.
La foto che imbarazza Clinton Una presenza ridotta che sembra riflettere anche il calo della sua influenza e la minor sintonia delle sue passate politiche di centro in un partito che guarda sempre più a sinistra. Qualcuno era addirittura perplesso sul fatto di giocare la carta Bill in epoca #Metoo, con la coda della vicenda Epstein, nella quale è spuntata come una bomba a orologeria una nuovo foto che ritrae l'ex presidente mentre si fa fare un messaggio al collo da una delle accusatrici del finanziere.
L'attacco a Trump e le lodi di Biden Nonostante tutto le sue parole sono state efficaci: "In un tempo come questo l'ufficio Ovale dovrebbe essere un centro di comando. Invece è solo un centro di tempeste. C'è solo caos. Solo una cosa non cambia mai: la sua determinazione a negare ogni responsabilità e a scaricarla su altri". "Il nostro partito - ha continuato - è unito nell'offrirvi una scelta molto diversa: un presidente che va al lavoro, un uomo semplice, che porta a termine quello che fa. Un uomo con una missione: assumersi le responsabilità, non scaricare le colpe, concentrato, non distratto, che unisce, e non divide. La nostra scelta è Joe Biden".
Biden incassa la nomination - "Grazie, grazie a tutti. Ci vediamo giovedì", ha detto Biden dopo aver incassato la nomination democratica per la Casa Bianca. L'ex vicepresidente è apparso felice e commosso: "E' l'onore della mia vita accettare la nomination del partito democratico per la presidenza degli Stati Uniti d'America".
Riflettori anche sulla moglie di Biden Non ha deluso neppure l'educatrice Jill, l'ex second lady ed ora consigliera ombra di Biden. "Come si ricostruisce una famiglia distrutta? Nello stesso modo in cui si ricostruisce un Paese. Con amore e comprensione, con piccoli atti di empatia. Con coraggio e con una fede irremovibile", ha detto. Tra i relatori anche l'ex presidente Jimmy Carter con la moglie Rosalynn e l'ex ambasciatrice Caroline Kennedy, figlia dell'iconico Jfk. Di fronte alla platea virtuale inoltre l'ex segretario di Stato John Kerry, il leader dem al Senato Chuck Schumer e l'ex attorney general Sally Yates.
Le congratulazioni di Obama e Ocasio-Cortez - Non si sono fatti attendere le congratulazioni da parte di grandi nomi della politica a stelle e strisce., con l'ex presidente Barack Obama in prima linea: "Congratulazioni Joe, sono orgoglioso di te". Soddisfatta anche la deputata di New York Alexandria Ocasio-Cortez, intervenuta a favore di Bernie Sanders: "Se siete confusi, non vi preoccupate. Le regole della convention richiedono la roll call e le nomination per tutti i candidati che superano la soglia dei delegati. Mi è stato chiesto di essere la seconda per la nomination di Sanders per il roll call. Le mie profonde congratulazioni a Joe Biden, ora andiamo e vinciamo a novembre".
Nell'aria è rimasta intanto l'eco vibrante dell'appassionato attacco di Michelle Obama a Donald Trump, "il presidente sbagliato per questo Paese, non all'altezza della sfida", capace di seminare solo "caos, divisioni e una totale carenza di empatia". "It is what it is", "è quello che è", lo ha seppellito usando le sue stesse, criticatissime parole quando ha parlato dei pesante bilancio di vittime di coronavirus in Usa. Mai una ex first lady aveva criticato così aspramente e direttamente un presidente in carica, mettendolo sotto accusa in questo caso per la gestione della pandemia, dell'economia e delle proteste razziali.