Dopo il caos del primo confronto - frutto soprattutto delle continue interruzioni del tycoon - si corre ai ripari: i candidati potranno esporre i loro programmi per due minuti a testa senza interruzioni
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Due minuti affinché un dibattito torni ad essere... un dibattito. Dopo lo "spettacolo" mostrato a fine settembre da Trump e Biden nel primo confronto televisivo, la Commissione sui Dibattiti Presidenziali è corsa ai ripari e per evitare inconvenienti - vista soprattutto l'esuberanza del tycoon - ha deciso di imporre un galateo minimo: ogni candidato potrà parlare per due minuti all'inizio di ognuno dei sei blocchi tematici senza essere interrotto dal rivale, che avrà il microfono spento.
Punto più basso - Più che un dialogo con opposte visioni, il primo duello tra gli sfidanti alla Casa Bianca si era rivelato infatti una vera rissa verbale, con interruzioni continue soprattutto da parte del presidente uscente, tanto che molti osservatori lo hanno definito "il peggior dibattito di sempre". Non a caso nelle ore successive alla Commissione erano arrivate moltissime lamentele.
Polemiche inevitabili - Le nuove "regole d'ingaggio" sono state accettate - a sorpresa - da entrambi i candidati, pur con qualche frecciata arrivata dal team Trump, che ha definito la modifica "un tentativo di dare un vantaggio al candidato preferito dai commissari". Non sono mancate le polemiche anche sui temi che saranno affrontati, visto che non verrà trattata la politica estera. Una scelta che ha fatto infuriare il tycoon, che sperava di incalzare Biden "sulla domanda numero uno, e cioé se si sia compromesso con il Partito Comunista cinese".
Dibattito vivace - C'è da scommettere che Trump sfrutterà comunque lo spazio restante dedicato al contraddittorio per indossare - metaforicamente - i guantoni e spingere Biden a qualche gaffe verbale, per le quali in passato è diventato famoso.